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Edizione del 04/11/2022
Estratto da pag. 1
“Basta con i comitati del no, se vogliamo superare il problema energetico e far ripartire l’economia dobbiamo passare alla cultura del sì”: così Vincenzo Briziarelli, presidente di Confindustria Umbria, in apertura dell’assemblea generale dell’associazione degli industriali che si è svolta ieri pomeriggio al Teatro Lyrick di Assisi. Presente anche il presidente nazionale Carlo Bonomi. “Come primo anno di mandato non mi sono fatto mancare niente”, scherza Briziarelli per sdrammatizzare una situazione che vede gli imprenditori schiacciati da mesi complicatissimi tra emergenza sanitaria, guerra in Ucraina, rincari energetici e delle materie prime devastanti. Poi, però, si fa serio e punta l’indice contro il no a tutto: “No al nucleare. No ai rigassificatori. No alle trivelle. No alla Tap. No alle pale eoliche. No al fotovoltaico. No agli inceneritori. Sempre e solo no. Per risolvere il problema energetico - rimarca - bisogna cominciare a dire parecchi sì”.
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Poi evidenzia le mancanze dell’Europa e le difficoltà che un’azione regionale può trovare in un contesto europeo e nazionale. “Eppure - ci tiene a sottolineare - ai primi di agosto, con i sindacati, abbiamo incontrato la presidente della Regione per dare una risposta a una situazione che sarebbe stata di lì a poco davvero drammatica. E la presidente Tesei ha portato il tema alla Conferenza delle Regioni che, dopo alcuni passaggi interni, il 14 settembre ha approvato all’unanimità un documento di proposte da sottoporre al Governo. L’Umbria è stata così, anche per iniziativa della presidente, la prima regione ad avere sollecitato un confronto interno alla Conferenza delle regioni e aver proposto, indirettamente, al Governo un pacchetto di misure condivise dai governatori”. Ed è su questa sinergia e unità d’intenti, per Briziarelli, che occorre puntare.
Tesei raccoglie e rilancia: “Oggi l’Umbria, rispetto ai dati del 2019, è più forte di prima - dice - e affrontiamo ora questa ulteriore crisi, l’ennesima sfida legata a temi come energia, materie prime, inflazione e credito, con maggiore consapevolezza e forza”. Il lavoro per il futuro, per la presidente della Regione, è già tutto sul tavolo. “Stiamo andando avanti - evidenzia - per supportare e sostenere le nostre imprese in vari settori grazie a quello che è stato il risultato del Pnrr, grazie alle misure che metteremo ancora in campo per sostenere l’economia dal punto di vista anche dell’efficientamento e del miglioramento energetico con nuovi bandi che usciranno e grazie alla nuova programmazione comunitaria”. In particolare, Tesei pone l’accento su una imponente manovra regionale di supporto economico per lo sviluppo del fotovoltaico per autoconsumo su cui la Regione sta lavorando e su azioni altrettanto forti a sostegno della natalità, dei giovani e delle famiglie. “Voi imprenditori non siete soli ad affrontare questa nuova crisi - dice seria la presidente rivolgendosi alla platea del Lyrick - la Regione è sempre al vostro fianco con idee chiare e azioni già pronte su tutti i livelli”.
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Nel corso dell’assemblea, è stato presentato anche un progetto per l’Umbria 2032: lo studio realizzato insieme ad Ambrosetti e The European House, vuole elaborare un riposizionamento dell’Umbria con un nuovo modello economico basato su proposte innovative e progetti bandiera, realizzati attraverso un confronto con stakeholder ed esperti. Lo studio proverà a rispondere a sei domande: perché una impresa dovrebbe investire in Umbria? O perché dovrebbe rimanerci? Perché dovrebbe farlo una famiglia o un contribuente? Un talento perché dovrebbe restare qui? E un turista perché dovrebbe venirci? Perché uno studente dovrebbe sceglierci? I risultati dei lavori saranno presentati in un forum che è stato programmato per il prossimo mese di marzo.
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