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Edizione del 26/10/2022
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26 Ottobre 2022 - 13:10 - ‘In Sardegna sanità nel caos’, opposizioni vogliono la testa dell’assessore
"L''assessore Mario Nieddu pretende poteri straordinari per gestire la sanità? È l''ammissione di un''incapacità di governare con gli strumenti ordinari che hanno tutte le regioni. Per questo ribadiamo le nostre richieste: Nieddu si dimetta, la sanità sarda deve essere commissariata". Così Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd nel Consiglio regionale sardo, nel suo intervento durante la conferenza stampa convocata stamane da tutti i componenti della commissione Salute.
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CAGLIARI – “L’assessore Mario Nieddu pretende poteri straordinari per gestire la sanità? È l’ammissione di un’incapacità di governare con gli strumenti ordinari che hanno tutte le regioni. Per questo ribadiamo le nostre richieste: Nieddu si dimetta, la sanità sarda deve essere commissariata“. Così Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd nel Consiglio regionale sardo, nel suo intervento durante la conferenza stampa convocata stamane da tutti i componenti della commissione Salute. Incontro con i giornalisti convocato a pochi giorni dalla grande manifestazione sulla sanità organizzata dai sindacati- che ha visto sabato migliaia di persone in piazza a Cagliari- e soprattutto per replicare alla successiva intervista di Nieddu all’Unione sarda, dove l’assessore aveva argomentato le sue ragioni.

“Il vero, enorme problema della sanità in Sardegna, è la mancanza di personale- le parole di Nieddu-. Medici e infermieri non ce ne sono più, in tre anni e mezzo abbiamo assunto quasi seimila persone, e per formarne di nuovi serve tempo. Continuiamo a pagare i disastri che ci ha lasciato in eredità la precedente giunta”. E ancora: “Al neo ministro Schillaci chiederò poteri emergenziali per gestire il personale. Sabato in piazza è stata rivendicata la garanzia dell’articolo 32 della Costituzione, ebbene, lo faccio anch’io”.Oggi dunque la conferenza convocata per ribattere alle affermazioni dell’assessore e per fare il punto- hanno spiegato lo stesso Ganau, Francesco Agus (Progressisti), Michele Ciusa (M5s) e Daniele Cocco (Leu)- sulle “gravi problematiche organizzative del sistema sanitario regionale”. Su tutte, è emerso durante il confronto con i giornalisti, la situazione dei pronto soccorso- “ormai è il caos”- e quella dei piccoli ospedali, “dove è a rischio il diritto alle cure primarie”.

Nieddu, attacca Ganau, “deve smetterla di guardare indietro e di raccontare falsità evidenti. La giunta precedente non ha mai voluto chiudere gli ospedali periferici, questa è una balla elettorale che non corrisponde alla realtà: lo sfidiamo a portare un solo atto che certifichi un tentativo di chiusura, da parte della giunta Pigliaru, dei presidi periferici”. Altro punto: “Nieddu lamenta la carenza di medici? Anche qui, i dati del ministero della Sanità smentiscono l’assessore- spiega il capogruppo dem-. Nel 2018 erano presenti nel servizio sanitario sardo 4.116 medici, al 2020 ne risultano 4.031: come si può giustificare il disastro attuale della sanità con la carenza di 85 professionisti?”.

Quindi Agus: “Il presidente Christian Solinas ha annunciato l’azzeramento della giunta, ma probabilmente qualcuno si è dimenticato di comunicarlo all’assessore alla Sanità, che pensa di essere ancora pienamente in campo. Manca di fatto una guida politica: tutti i governatori- compresi quelli che non ci stanno simpatici, come Luca Zaia e Massimiliano Fedriga- in questi anni si sono occupati in prima persona della sanità. L’unico ad aver delegato tutto è stato proprio Solinas”.I problemi che si riscontrano oggi, prosegue, “non sono circoscritti solo nei piccoli ospedali, sono comuni in tutta la Sardegna, non c’è presidio a non essere in crisi. Nieddu nei suoi interventi sulla stampa parla di una sanità che esiste in un altro pianeta, e fa specie vedere che nessuno nella sua maggioranza- e nemmeno nel suo partito, la Lega- abbia alzato la mano per difendere la sua linea”.L’emergenza dei pronto soccorso, ricorda il capogruppo dei Progressisti, “ha superato il livello del collasso, e questo è legato soprattutto alle decisioni sbagliate di chi governa la nostra isola. In Sardegna l’emergenza Covid è finita ovunque, tranne che negli ospedali, che continuano ad avere reparti Covid ipertrofici che continuano a sottrarre posti ai reparti delle altre specialità: il risultato è che la carenza di posti nei pronto soccorso è preoccupante”.

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