facebook.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: n.d.
Edizione del 25/10/2022
Estratto da pag. 1
Gli arieccoli. Indovinate chi ha rilasciato questa intervista. Un militante di base, penserete voi. Forse la segretaria o il segretario di un circolo di...
Gli arieccoli.Indovinate chi ha rilasciato questa intervista.Un militante di base, penserete voi. Forse la segretaria o il segretario di un circolo di periferia. Al più una parlamentare di “seconda fascia”. No. Questa intervista l’ha rilasciata Nicola Zingaretti, l’ex segretario del Partito Democratico. L’ex segretario del Partito Democratico che parla del suo partito, del partito e dell’epoca in cui era segretario, in terza persona, come se lui fosse del tutto alieno da quella segreteria e da quell’epoca.A me cadono le braccia.Perché vedete quella segreteria fu quella che decise non solo di fare il governo nel 2019 ma che decise, proprio per dar vita a quel governo, di votare la riforma costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. E poi trascinò il partito - ma molte e molti di noi dissero di no - in quell’assurdo referendum populista.Perche quella prospettiva - del governo a tutti i costi - non era neppure dettata da esigenze di gravissima crisi economica come nel 2011. Era dettata solo dallo star dietro a un giochetto di palazzo orchestrato da un altro ex segretario, Renzi, e dalla assurda necessità di alcuni nostri dirigenti di stare per forza al governo, del tutto incuranti dell’eventualità di tornare a elezioni. Magari perdendole, ma rimanendo con le mani pulite.Non è un fatto personale solo su Nicola Zingaretti, intendiamoci. La politica non è mai fatto personale. Di interviste così, dal 26 settembre scorso, ne abbiamo lette a dozzine. Dall’attuale segretario in giù.E ora eccoli qui, di nuovo tutti qui: i nostri dirigenti perpetui che perdono le elezioni, ci trascinano comunque al governo, non fanno quel che ci eravamo proposti, riperdono le elezioni e, dopo una doccia veloce, sono di nuovo freschi davanti ai taccuini dei giornalisti a dirci cosa abbiamo sbagliato e cosa dovremmo fare.Gli arieccoli.