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Edizione del 22/10/2022
Estratto da pag. 1
Buoni spesa e contributi alle imprese nei 23 emendamenti Pd alla manovra - Il Piccolo
Presentato il pacchetto da 50 milioni targato dem. «Obiettivo aiutare famiglie e imprese scongiurando tensioni sociali»
«Esiste il rischio di una forte crisi sociale e in questo momento servono risorse per aiutare famiglie e imprese e non impegni futuri». Il Partito democratico ieri ha presentato il pacchetto di 23 emendamenti, dal valore di circa 50 milioni di euro, per le variazioni di bilancio autunnali che andranno in discussione la prossima settimana in Consiglio regionale.
La giunta guidata da Massimiliano Fedriga ha predisposto un provvedimento da circa 280 milioni di cui 100 destinati a un provvedimento - «ancora da scrivere» - precisano il capogruppo Diego Moretti e il consigliere Roberto Cosolini - per l’installazione nelle case e nei condomini di impianti che consentano un risparmio energetico. «Negli ultimi tre anni - ha spiegato Moretti - abbiamo visto assestamenti autunnali di piccolo importo, in questo invece le risorse sono importanti. Come Partito democratico abbiamo sempre presentato delle controproposte costruttive, mai animati da intenti distruttivi. A confermarlo ci sono tanti provvedimenti bocciati che poi il centrodestra ha ripresentato a propria firma. I dati di previsione ci dicono che ci saranno 100 mila nuovi poveri in Fvg e in questa manovra, alla luce della crisi economica e sociale che esiste e sta crescendo, abbiamo presentato delle proposte rivolte alle famiglie e alle imprese che possano essere subito realizzabili».
Cosolini, prima di dettagliare gli emendamenti, ha aggiunto che «da sempre il primo testo di bilancio, o quello delle variazioni, che arriva in Consiglio viene poi modificato con un maxi emendamento di giunta con l’obiettivo di ridurre il ruolo del Consiglio e produrre un annuncio eclatante ed efficace per la comunicazione politica ma meno per i cittadini». Non è poi mancato un passaggio in risposta al governatore che aveva ribattuto alle opposizioni dopo le critiche sul provvedimento da 100 milioni di euro per i privati per l’installazione di impianti per la riduzione delle spese energetiche. «Vogliamo anche chiarire - hanno precisato Cosolini e Moretti - che non siamo contrari al contributo: semplicemente, visto non esiste una norma e che comunque arriverà dopo quella nazionale, quindi se tutto va bene tra sei mesi, pensiamo che quelle risorse debbano invece essere immediatamente utilizzate invece di restare ferme in una tabella».
Nel dettaglio delle proposte dem si parte da 5 milioni di contributo straordinario per far fronte al caro bollette da inserire nella Carta famiglia e quindi rivolto ai cittadini. Pari importo è previsto per la distribuzione tramite i Comuni di buoni spesa alimentari e farmaceutici. Non manca poi un passaggio per le microimprese con 10 milioni per l’ammodernamento energetico e altrettanti per il fondo rivolto alle imprese del settore manifatturiero per l’installazione di impianti fotovoltaici. Dieci milioni sono poi destinati al caro bollette sempre delle aziende.
«La misura voluta dall’assessore Sergio Emidio Bini da 40 milioni - ha attaccato Cosolini - non sarà sfruttata appieno e sono pronto a scommettere che al termine delle istruttorie i richiedenti saranno meno di quelli previsti. Noi chiediamo di rivedere le regole conteggiando gli aumenti sui primi 10 mesi dell’anno e non solo sui primi mesi quando i rincari non erano ancora attivi. Poi vogliamo portare l’attuale contributo da mille euro fino a 10 mila euro e per questo abbiamo previsto una implementazione». Nel lungo elenco di emendamenti, e sempre per contrastare il caro energia, non mancano aiuti a società e associazioni sportive, parrocchie e associazioni no profit.
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