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Edizione del 20/10/2022
Estratto da pag. 1
Al via le consultazioni al Quirinale. Verso incarico a Giorgia Meloni venerdì - HuffPost Italia
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"Non credo a una strategia. Berlusconi non è mai stato incline al low profile e al politicamente corretto, e forse sottovaluta la gravità di certe affermazioni. Su argomenti delicati come la guerra frasi del genere possono creare problemi". Lo afferma Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria e leader di Italia al Centro, in un'intervista al quotidiano 'Secolo XIX'. "Più che le cancellerie, temo qualche signore di Wall Street che spostando un mouse può creare seri problemi a un paese indebitato come il nostro", aggiunge Toti. Riguardo alla fase di fibrillazione politica, Toti definisce la situazione "surreale. Se mettiamo in fila i singoli episodi delle ultime ore sembra di assistere a un reality show. Credo che le dichiarazioni di Berlusconi vadano contestualizzate, ma sono inopportune e improvvide. La più moderata, per contegno, sobrietà e riflessività, mi sembra proprio Giorgia Meloni".
Il neo vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, è convinto che il governo si farà, "ma non si deve chiudere in qualsiasi modo". La rigidità, dice in un'intervista alla Stampa, "si deve trasformare in capacità di dialogo". Il riferimento è alla premier in pectore Giorgia Meloni, sulla quale "viene avvertita troppa rigidità, come se non si volesse aprire un confronto". La verità è una, afferma Mulè: "Senza Forza Italia il governo non vive".
Silvio Berlusconi "resterà il leader" del partito, "il faro che indicherà la soluzione", "e quindi supererà delle divergenze in fondo normali in questa fase", assicura l'azzurro. Mentre il coordinatore Antonio Tajani potrebbe delegare l'incarico nel caso venisse scelto come ministro e vicepremier.
Mulè sostiene infine che Licia Ronzulli "è stata immolata sull'altare di una demonizzazione e strumentalizzazione interessata nel centrodestra, ma anche in Forza Italia".
Le parole di Silvio Berlusconi sulla Russia e Putin non minano la nascita del governo secondo il leader di Noi con l'Italia Maurizio Lupi. "Il governo di centrodestra che nascerà - dichiara in un'intervista al Corriere della Sera - sarà europeista e atlantista senza se e senza ma". Lupi si domanda "chi vuole indebolire la nascita di questo governo facendo uscire audio rubati o estrapolati dal contesto".
Alle consultazioni "andremo tutti insieme", sottolinea l'esponente di centrodestra, "e martedì o mercoledì il governo avrà la fiducia delle camere". Eppure Forza Italia ha fatto mancare i suoi voti per l'elezione del presidente del Senato. "Non nascondo che ci possano essere fibrillazioni o problemi da parte di Forza Italia - ammette - Ma i voti non si misurano con l'elezione del presidente del Senato, ma quando ci sarà la fiducia", che per Lupi ci sarà.
"Non rinnego affatto i miei passati rapporti di amicizia con Vladimir Putin, ma oggi le circostanze sono cambiate", afferma il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un'intervista al Corriere dopo la pubblicazione dei fuori onda in cui sembra addossare la colpa della guerra in Ucraina a Kiev e parla del suo riavvicinamento a Putin. "Il tutto è fuori contesto - si difende l'ex premier - è stato diffuso senza conoscere il senso globale delle mie parole, con il solo scopo di diffondere calunnie e disinformazione".
"Le affermazioni che mi sono state carpite", tiene a precisare, "si riferivano a notizie che mi sono state date da fonti autorevoli". Berlusconi sostiene che si trattava di "un ragionamento più ampio" che "si concludeva con la condanna dell'invasione russa e con l'auspicio di una soluzione negoziata, che ponga fine a questo massacro e che tuteli i diritti del popolo ucraino".
Con la premier in pectore Giorgia Meloni "non parlerei di dissidi - ricostruisce - ma di normali discussioni fra forze politiche alleate, leali, ma diverse fra loro". Alle consultazioni al Quirinale "proporremo il nome di Giorgia Meloni, in coerenza con il risultato elettorale",
afferma.
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