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Edizione del 15/10/2022
Estratto da pag. 1
Alluvioni e terremoti: ad Andora tavola rotonda con la protezione civile per conoscere e ridurre i rischi durante le emergenze
L’iniziativa si è svolta presso il porto andorese nell’ambito della campagna “Io non rischio” del dipartimento nazionale di protezione civile
Andora. Si è tenuta nel pomeriggio presso il porto di Andora la dodicesima edizione della campagna di comunicazione nazionale sulle buone pratiche di protezione civile “Io non rischio” organizzata dal dipartimento nazionale. L’iniziativa è in programma oggi e domani (domenica 16 ottobre) in molte piazze italiane (cliccando qui è possibile consultare la mappa interattiva delle città in cui si svolgerà l’evento).

Si tratta di una due giorni che ha l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e la conoscenza delle buone pratiche di protezione civile accrescendo al contempo la consapevolezza dei rischi naturali presenti sul nostro territorio. I volontari del gruppo comunale di Protezione Civile di Andora hanno organizzato due punti informativi; dopo quello di oggi dalle 11 alle 19 nel porto turistico di Andora, domani dalle 10 alle 18 saranno nell’isola pedonale di viale Roma per distribuire schede e pieghevoli della campagna spiegando quali misure adottare in caso di rischio alluvione.

Oggi era prevista anche una tavola rotonda con le autorità civili e militari per spiegare ai cittadini come comportarsi in caso di evento e quali rischi corrono. Presenti il sindaco Mauro Demichelis, il presidente A.M.A. Fabrizio De Nicola, il luogotenente dell’Aeronautica Militare Maurizio Sabatino, il vice referente Volontariato di Savona Fabio Curto, il comandante la Delegazione di Spiaggia di Andora Piero Desantis, il comandante della Polizia Locale Paolo Ferrari, il comandante dei carabinieri di Andora Giorgio Santopoli, il responsabile della Protezione Civile di Andora Alberto Petrucco e il responsabile Piazza Io Non Rischio, Daniela Fenoggio. L’iniziativa è stata trasmessa in diretta anche sui social della protezione civile andorese.

“Due giornate davvero importanti – ha detto il sindaco Mauro Demichelis – Il sindaco, che è il primo responsabile della protezione civile, deve intervenire innanzitutto lavorando sulla prevenzione: c’è un piano comunale che nessuno guarda mai ma che poi, quando ci sono le emergenza, diventa ‘la Bibbia’. Dobbiamo assolutamente creare delle condizioni e delle formule facili in modo tale che quando c’è l’emergenza tutti sappiano esattamente cosa devono fare senza andare nel panico. Le persone che sono qui oggi sono quelle che devono rassicurare le persone che si trovano in una alluvione o un incendio. Dobbiamo essere pronti, la ‘catena di comando’ deve assolutamente sapere cosa fare e come muoversi quando c’è un’emergenza”.

Maurizio Sabatino ha poi spiegato che il territorio di Andora è ben attrezzato dal punto di vista delle previsioni meteo, perché oltre agli strumenti comuni a tutti (come radar e dati satellitari) può contare anche sulle due stazioni meteorologiche installate di recente (la prima nel 2016) e una boa meteomarina altamente tecnologica.Anche se, ha puntualizzato Fabio Curto, previsioni e allerte meteo sono due strumenti diversi: “Una previsione è tale proprio perché non è una certezza, mentre l’allerta meteo è uno strumento per prepararci a un ipotetico evento sul nostro territorio. Una allerta gialla, ad esempio, indica un fenomeno localizzato all’interno di un’area: magari ad Andora non cade una goccia d’acqua mentre da qualche altra parte della zona A, tra Ventimiglia e Noli, nell’entroterra esonda un rio. In un caso simile l’allerta è stata emanata in modo corretto. Le allerte aiutano a prevenire i danni, e hanno linee guida su come prepararci prima, durante e dopo l’evento”.

Il rischio alluvione è entrato a far parte della campagna nel 2014. Nelle piazze in cui si svolge “Io non rischio – Alluvione” i cittadini incontrano i volontari di protezione civile formati e preparati a diffondere le buone pratiche da adottare per ridurre le conseguenze di un’alluvione, sin da quando viene diramata un’allerta.Per veicolare al meglio le informazioni, i volontari portano in piazza alcuni oggetti: la tenda alluvione –  uno strumento semplice ma efficace che consente ai cittadini di diventare parte attiva nel processo di riduzione del risch
io – e la linea del tempo, un’istallazione con cui è possibile compiere un viaggio simbolico tra gli eventi del passato e da cui trarre preziosi insegnamenti in termini di consapevolezza e prevenzione. ?Il roll up sul sistema di allertamento meteo-idro fornisce invece le informazioni essenziali sui livelli di allerta e gli scenari di evento a cui corrispondono determinati effetti e danni.“Io non rischio” è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Reluis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), Fondazione Cima (Centro Internazionale in Monitoraggio Ambientale), Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Sul sito ufficiale www.iononrischio.it e sui profili social della Campagna (Facebook, Twitter e Instagram) è possibile consultare materiali informativi, reperire informazioni utili e aggiornamenti sugli appuntamenti in programma.A livello nazionale “Io non rischio” si svolgerà in circa 600 Comuni e vedrà l’impegno di 8400 volontarie e volontari appartenenti a oltre 770 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia.