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Edizione del 12/10/2022
Estratto da pag. 1
Allerte meteo “lampo”, la Liguria si candida alla sperimentazione del sistema via sms per gli eventi estremi
Giampedrone: "Ci candidiamo a trascinare le altre regioni, bisogna agire in fretta". Curcio a Genova: "Il sistema va aggiornato"
Liguria. Un messaggio che arriva automaticamente sullo smartphone, senza iscriversi ad alcun servizio, per avvisare che è in corso un evento meteo estremo (anche se non previsto dai bollettini ufficiali) e fare scattare le misure di autoprotezione. È il nuovo sistema di allertamento al quale sta lavorando la protezione civile nazionale e che a breve potrebbe essere sperimentato in Liguria tra le prime regioni in Italia.

Un sistema simile (piattaforma Nowtice), in realtà, è già stato adottato – per gli utenti iscritti – nei Comuni di Loano e Finale Ligure.

“Ho candidato la Liguria a essere una regione sperimentale – ha spiegato l’assessore regionale Giacomo Giampedrone a margine delle celebrazioni per la settimana dalla Protezione civile in piazza De Ferrari alla presenza del capo dipartimento nazionale Fabrizio Curcio – se decideremo come Conferenza delle Regioni e come dipartimento di ragionare su un certo tipo di nuova allerta per gli eventi estremi. Credo che la Liguria oggi abbia una maturità tale, come centro funzionale, come sala operativa e come forze in campo, per potersi candidare a essere una regione che trascina il sistema verso una riflessione che credo si debba fare in maniera molto accelerata. Gli eventi sono sempre meno prevedibili e sempre più impattanti”.Il problema riguarda in sostanza l’allerta meteo per temporali che oggi è strutturata solo su due livelli di criticità: gialla e arancione. La differenza non sta nell’intensità dei fenomeni ma nella loro diffusione sul territorio. Ma dopo la disastrosa alluvione nelle Marche, avvenuta durante un’allerta gialla e perciò inattesa dai sindaci dei territori colpiti, è emersa la necessità di ritoccare in sistema. Anche in Liguria nei mesi scorsi si sono verificati fenomeni particolarmente violenti, seppur localizzati, mentre era in vigore il primo livello di allerta.

A cambiare non sarà però la scala dei colori, ma la comunicazione in corso di evento. Il sistema allo studio della Protezione civile nazionale si chiama IT Alert: in pratica, durante un evento estremo, un sms arriva in automatico a tutti i cellulari agganciati alle celle telefoniche del territorio interessato. La differenza con gli attuali servizi di allertamento (ad esempio GenovaAlert via Telegram) è che la comunicazione arriverebbe a tutti i dispositivi senza necessità di iscriversi. Il nodo da sciogliere, spiega Giampedrone, è quello della privacy, perché a rigor di logica si tratterebbe di una violazione.

“Il sistema di allertamento sta subendo un’analisi in confronto agli eventi estremi che si stanno verificando – ha spiegato il capo della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio – Dobbiamo verificare come rispondere meglio con i sistemi di monitoraggio attualmente disponibili agli eventi estremi. C’è un tema di prevedibilità importante, ma non è un tema solo italiano. Lo stesso problema se lo stanno ponendo i francesi e i tedeschi, lo abbiamo visto quest’anno in Corsica e in altre parti della Francia. Il sistema di allertamento va aggiornato per capire se possiamo fare passi in avanti”.