irpinia24.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: n.d.
Edizione del 26/03/2020
Estratto da pag. 1
m5s“La filiera di trasformazione della mozzarella di bufala, Dop e non, hasubito un durissimo colpo a seguito dell’emergenza sanitaria, che ha comportatoil fermo di alcuni canali distributivi e il food-service, provocando unadiminuzione del mercato di oltre il 50%, con un’inevitabile crisi dell’interocomparto. Un danno che ha colpito in prevalenza i piccoli allevamenti, checontinuano a sostenere per intero i costi di gestione nella loro interezza,rischiando di dover far fronte anche alla mancata raccolta del latte, conripercussioni irreparabili per la componente zootecnica della filiera”. Lodenunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano eGennaro Saiello. “Con una nota – rivelano Saiello e Cammarano - abbiamo chiesto che la RegioneCampania rappresenti al tavolo della Conferenza delle Regioni e all’attenzionedel Ministro delle Politiche Agricole le principali priorità di intervento. Apartire dal potenziamento dei sistemi di controllo della tracciabilità dellatte di bufala negli allevamenti, nelle strutture casearie e nelle celle dicongelamento e stoccaggio in Campania. Riteniamo inoltre che si debba disporrecon urgenza un’accelerazione nei pagamenti relativi al Piano di SviluppoRurale, prevedendo inoltre forme di indennizzo per gli allevatori in base allatte invenduto e promuovere presso la Grande distribuzione organizzatal’approvvigionamento di prodotti a base di latte di bufala. Sulle attualicriticità del comparto – ricordano i due consiglieri regionali – è intervenutoanche il ministero dell’Agricoltura, che ha temporaneamente modificato ildisciplinare di produzione della Mozzarella di Bufala Campana, così daautorizzare il congelamento del latte di bufala e il suo utilizzo in tempisuccessivi per la produzione di mozzarella di bufala. Intervento non risolutivoconsiderato che oggi il consumo non assorbe più del 30-35% di quanto prodottonello stesso periodo dell’anno 2019 e che i trasformatori, ove pure volesserocontinuare a congelare o liofilizzare il latte, non hanno più liquidità perpoterlo acquistare”.