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Edizione del 11/10/2022
Estratto da pag. 1
Pubblico e privato a braccetto per la formazione nelle scuole - HuffPost Italia
Dall’efficienza energetica alla raccolta differenziata, dall’alimentazione alla pubblica sicurezza fino alla sanità e alla finanza, si molti…
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Dall’efficienza energetica alla raccolta differenziata, dall’alimentazione alla pubblica sicurezza fino alla sanità e alla finanza si moltiplicano le collaborazioni tra il mondo della scuola, imprese, enti pubblici e privati per promuovere quella che, una volta, era definita “educazione civica”. È il caso dell’energia, tema assai sensibile in un momento così delicato come quello attuale. Il ministero dell’Istruzione ha sposato, infatti, il documento “Risparmio ed efficienza energetica” predisposto da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), con cui s’impegna come Pubblica Amministrazione a ridurre la domanda volontaria di gas ed energia attraverso semplici comportamenti virtuosi a costo zero che permettono un considerevole risparmio energetico senza particolari rinunce. Il problema della crisi energetica è così serio che molti operatori del comparto “energy e utility” hanno avviato da tempo collaborazioni con le scuole per insegnare i comportamenti virtuosi da adottare tra le mura domestiche, consapevoli che gli studenti possano rappresentare il volano per consumare meno e meglio l’energia all’interno delle famiglie.

Altro tema sensibile è la raccolta differenziata dei rifiuti. Anche in questo caso le principali municipalizzate, da nord a sud, hanno stretto collaborazioni con istituti primari e secondari dei rispettivi territori per portare la cultura della prevenzione, della sostenibilità e della responsabilità tra i banchi di scuola. Lo stesso si può dire sul tema dell’educazione alimentare. In questa ottica, fa da apripista l’intesa tra Miur e Fondazione Barilla per istituire corsi di formazione multidisciplinare per una corretta alimentazione attraverso l’uso della didattica digitale.

Continua ad essere meno presente nella scuola l’educazione sanitaria nonostante la pandemia abbia messo a nudo alcune inadeguatezze storiche del sistema scolastico italiano e, in particolar modo, un’offerta didattica e formativa non sempre aggiornata ovvero in grado di offrire a tutti gli studenti opportunità migliori (e più eque) per sviluppare le proprie potenzialità. Sul tema, per gli studenti, le offerte formative sono poche, a macchia di leopardo, ma non mancano. Anche se spesso si riducono a indicazioni riferite alle misure di prevenzione da adottare per prevenire il virus, predisposte dall’Istituto superiore di Sanità, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle regioni e delle province autonome. In altri ambiti, invece, si distinguono alcuni progetti interessanti come quelli di: Fondazione Airc per la ricerca sul cancro; Croce Rossa italiana, con i corsi di primo soccorso; Fondazione Veronesi per portare la cultura della scienza nelle scuole.

Non potevano mancare, infine, il risparmio e la finanza con iniziative formative qual è quella promossa da Banca d’Italia e Ministero per l’Istruzione che vede Poste Italiane in prima linea. In questo ambito, l’azienda guidata da Matteo Del Fante si è distinta con il progetto “Il risparmio che fa scuola”, rivolto ai ragazzi in età scolare, organizzato in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e con il Miur. Altre iniziative su tematiche importanti per i cittadini riguardano l’Educazione digitale e l’Educazione sui servizi di recapito.

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