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Edizione del 11/10/2022
Estratto da pag. 1
Cattani: “Pharma in difficoltà, nuovo governo garantisca subito un cambio di passo”
Roma, 11 ottobre – Si intensificano i segnali dell’industria farmaceutica al governo che verrà, con allarmi e sollecitazioni che hanno ormai cadenza quotidiana. Dopo l’allarme sui rischi di uno stop alla produzione dei farmaci a causa del caro energia, con i costi aumentati del 600% per le aziende, lanciato lo scorso fine settimana dal congresso Fimmg di Villasimius, il presidente di Farmindustria Marcello Cattani (nella foto) è tornato a rivolgersi all’esecutivo  che prenderà in mano la guida del Paese  chiedendo “un cambio di passo culturale, che dia sostegno all’innovazione e un rapido accesso a tutti i farmaci, accompagnato anche dalla capacità di sostenere gli investimenti di filiera”, alla luce della fase estremamente delicata attraversata dal settore pharma.

“Il settore farmaceutico in Italia è un asset strategico per la sicurezza, lo sviluppo economico e sociale” ha detto Cattani  intervenendo al Forum Sistema Salute a Firenze, alla Stazione Leopolda di Firenze. “Siamo i primi in Europa e vogliamo continuare ad esserlo. Occorrono nuove regole, al passo con i tempi, e risorse. Oggi il fabbisogno non è in linea con quello che chiedono i cittadini: abbiamo una spesa ospedaliera che richiede di essere sostenuta, occorre il superamento dei tetti della spesa farmaceutica, partendo dall’impiego dell’avanzo della spesa convenzionata”.

“Dobbiamo superare le regole vecchie che definiscono la sanità e la spesa farmaceutica”  ha quindi aggiunto il leader degli industriali. “Serve uno sforzo congiunto fin da subito per gestire in modo positivo la legge di Bilancio per superare il payback e prepararci a una programmazione di più lungo periodo, dove il superamento del meccanismo dei tetti e del payback diventi una realtà in grado di dare sviluppo economico al Paese attraverso l’accesso a nuove terapie e capacità di continuare ad attrarre nuove competenze e investimenti alle aziende”. Ma “servono nuove regole anche a supporto della ricerca clinica” ha reclamato Cattani. “Oggi nella conferenza Stato-Regioni è ancora in attesa l’approvazione di tre decreti per attuare il nuovo regolamento europeo sulla ricerca clinica: investimenti e opportunità di accesso ai nuovi farmaci che i cittadini italiani stanno quindi perdendo“.

“Gli impatti della crisi, energetica, inflattiva e delle materie prime sono anche a carico nostro”  ha quindi voluto ricordare ancora una volta il presidente di Farmindustria. “Non possiamo trasferire i costi degli aumenti sui prezzi finali che sono negoziati e amministrati. Serve una moratoria su ogni azione di taglio di prezzi. Così come sui concetti di sostituibilità ed equivalenza terapeutica a vantaggio della scelta e delle opportunità di accedere alle migliori terapie per i cittadini e anche di prescrizioni da parte dei clinici”.

Quindi la conferma di una immediata richiesta, già espressa a Vilolasimius, di “un incontro al prossimo ministro e al Governo per definire una cabina di regia, un coordinamento forte tra Presidenza del Consiglio, ministero della Salute, Mef, Mise, l’industria e le Regioni”.

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