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Edizione del 03/10/2022
Estratto da pag. 1
Caro energia, Masi: “Il Comune si ricordi di aiutare il terzo settore”
Caro energia, Masi: "Il Comune si ricordi di aiutare il terzo settore"...
“Dato che su questo tema la voce dell’opposizione non cambia la scelta dell’Amministrazione, almeno si tenga conto che oltre alle famiglie e alle imprese è in sofferenza anche il terzo settore della Città”.

Lo chiede in una nota il consigliere comunale del Pd Alessandro Masi parlando del tema caro bollette. Per Masi il volontariato “dimostra spesso un ruolo primario e decisivo nella risposta ai nuovi bisogni, soprattutto di questi ultimi anni”.

Masi ha ricordato del tavolo tra sindaco, Enti, contrade e associazioni per decidere come destinare a famiglie ed imprese il fondo da un milione 340mila euro ed ha poi parlato di una manovra “propagandata per il caro energia, senza specificarne regole e beneficiari, perché si sapeva che sarebbe arrivato un grande intervento del Governo, com’è accaduto quasi in contemporanea con nuovi bonus famiglie e crediti d’imposta per le imprese”.

La posizione PD, prosegue “è stata chiara: in un fase di crisi cicliche sempre più frequenti, le famiglie e le imprese si aiutano non solo con le agevolazioni, ma prima di tutto con meno tasse e più servizi. Come hanno dimostrato i quasi 40 milioni di risorse aggiuntive statali negli anni del covid al Comune di Siena, le agevolazioni risolvono il bisogno di oggi, ma non costruiscono soluzioni di medio e lungo periodo. Sul caro energia, ad esempio, il Comune sostenga la costruzione di comunità energetiche di quartiere e di aree produttive o di servizi”.

Quanto al terzo settore, aggiunge Masi, “si pensi, ad esempio, alle associazioni che hanno in carico il trasporto sanitario: tra covid e caro carburante Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa non ce la fanno più, nonostante le risorse stanziate dalla Regione Toscana già a luglio e l’emendamento presentato da Simone Bezzini alla Conferenza Stato-Regioni per il Governo e il Parlamento in fase di conversione del decreto Aiuti ter per i ristori al terzo settore. Patiscono anche le organizzazioni impegnate nel sociale: la Caritas raccontava giorni fa del caro bollette ed alimenti. E poi le associazioni impegnate sul versante della non autosufficienza e nell’auto-aiuto, nell’ambito culturale e ricreativo a quello sportivo: ci ha colpito tutti l’appello del presidente Uisp Simone Pacciani per sostenere il funzionamento della piscina dell’Acquacalda. Dopo il covid, infatti, tutte le azioni che promuovono la socialità sono importanti, soprattutto per i giovanissimi”.

Ed ancora: “pensare anche al terzo settore significa sorreggere un tessuto connettivo della Città che, insieme alle Contrade, a sua volta aiuta la vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese”.

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