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Edizione del 02/10/2022
Estratto da pag. 1
Totoministri governo Meloni: Colosimo verso le politiche giovanili, Rocca per la Salute, Abodi allo Sport
La certezza sulla formazione del governo Meloni al momento è una sola: il rompicapo è ben lontano dall’essere risolto. Ogni giorno nomi nuovi, veti e triangolazioni inattese sparigliano tutto. Eppure, lo sanno perfettamente Giorgia e i suoi fedelissimi, provarci è l’unico modo per farlo. E anche se Silvio Berlusconi invoca una natura il più politica possibile, ecco che per la Salute - dicastero considerato fondamentale da FdI per dimostrare la rottura con l’esecutivo precedente - spuntano due tecnici. I nomi sono l’ex direttore generale dell’Ema Guido Rasi e, soprattutto, il presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca. Entrambi considerati inattaccabili e per questo capaci di disinnescare le recriminazioni di Forza Italia che a Trastevere vorrebbe Licia Ronzulli. Di contro, per la senatrice azzurra, potrebbero aprirsi le porte del ministero per la Famiglia e le Pari opportunità dopo aver guidato la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. A FI sarebbero anche destinati la Scuola (in corsa Anna Maria Bernini) e, soprattutto, la Difesa. Una casella di “peso” per cui il nome giusto è quello di Antonio Tajani (in corsa anche il presidente del Copasir Adolfo Urso, considerato però vicino allo Sviluppo economico), che avrà inoltre il ruolo di capo-delegazione azzurro nel governo e pure quello di vicepremier.
APPROFONDIMENTI
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Idem per Matteo Salvini che potrebbe tenere per sé il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - spostando il fedelissimo Edoardo Rixi all’Innovazione tecnologica - allettato dal poter avere un ruolo nella questione immigrazione pur restando lontano dal Viminale (il Mit “gestisce” la Guardia costiera). Per l’Interno il nome è sempre quello del prefetto di Roma Matteo Piantedosi. E trovano conferme anche i nomi “tecnici” - o più o meno super partes nella trattativa tra FdI, Lega e FI - di Elisabetta Belloni per la Farnesina, Domenico Siniscalco per l’Economia, Luca Ricolfi al Lavoro e Maurizio Lupi per i Rapporti con il Parlamento. Tra le novità invece spuntano il manager Andrea Abodi per lo Sport (in corsa però anche per guidare la Fondazione Milano-Cortina 2026, con in alternativa la conferma in quota Lega di Valentina Vezzali) e la neo-deputata Chiara Colosimo. Da molti considerata “erede” di Meloni per il passato molto simile - entrambe vengono dalla Garbatella, hanno guidato i movimenti giovanili di An e sono state elette a Latina - potrebbe ottenere le Politiche giovanili, proprio il primo dicastero guidato dalla probabile futura premier nel 2008. Per completare il quadro ampio spazio alle prime linee di Fratelli d’Italia. Posto che Ignazio La Russa è destinato a guidare il Senato e Guido Crosetto a fare il jolly (per lui si parla di un ruolo da sottosegretario o da ministro in diverse forme), Francesco Lollobrigida potrebbe lasciare il ruolo di capogruppo per indossare i galloni della Funzione pubblica. Fabio Rampelli invece, potrebbe guidare la Transizione ecologica o il nascente ministero del Mare. Poi al Turismo papabile Daniela Santanché, al Sud l’ex governatore siciliano Nello Musumeci e agli Affari europei Raffaele Fitto. Alla guida di Montecitorio potrebbe invece approdare il leghista Riccardo Molinari, con Roberto Calderoli agli Affari regionali, Gian Marco Centinaio all’Agricoltura ed Erika Stefani confermata al ministero per la Disabilità. In cerca di collocazione gli azzurri Maurizio Gasparri, Alessandro Cattaneo e Paolo Barelli, ma la partita è ancora lunga.
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