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Dir. Resp.
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Edizione del 29/09/2022
Estratto da pag. 1
L’INTERVISTA pavia La colpa del flop della Lega alle ultime elezioni politiche non è di Matteo Salvini, ma della “struttura intermedia”, cioè dei segretari regionali, provinciali e cittadini che, adesso, dovranno essere eletti in un congresso. Angelo Ciocca, europarlamentare leghista, spiega così il post su Facebook nel quale aveva scritto che la battaglia contro il Barbarossa fu combattuta a Legnano e non a Cefalù.Onorevole, intendeva dire che Salvini sbagliò a trasformare la Lega Nord in un partito nazionale?«Salvini non sbaglia, ha ben chiaro che la Lega nacque per dare una risposta al Nord. Se al Sud, o in qualsiasi altra parte del mondo, c’è chi condivide con noi la battaglia per l’autonomia, che sia il benvenuto. Ma l’obbiettivo è l’autonomia del Veneto e della Lombardia, che attendiamo da tempo. In Lombardia. Purtroppo al Nord abbiamo carenza di insegnanti, medici, vigili del fuoco e la pressione fiscale è aumentata».Quindi lei non ha “bocciato” Matteo Salvini?«Io faccio l’amministratore pubblico, non l’insegnante. A bocciare, casomai, sono gli insegnanti. E chi amministra male può essere bocciato dai cittadini. Dico solo che è necessario riorganizzare il partito».Facendo cosa?«Bisogna commissariare i commissari. Ad oggi, l’unico eletto è il segretario federale Salvini. Tutto il sistema sottostante prevede delle figure che sono state nominate e non elette ed è per questo che non c’è il coinvolgimento della base. Le racconto un episodio: nel 2014 si votava per le Europee e Salvini mi mise davanti un sondaggio che dava la Lega al 2,9%. Mi disse “ho bisogno di una mano”. Quella mano, la diede un sistema di partito organizzato, con Giorgetti segretario regionale e Roberto Mura segretario provinciale. Alla fine conquistammo il 6,2% ».Insomma, serve un congresso?«Esatto, e ieri lo ha riconosciuto lo stesso Salvini Sono i commissari che hanno commesso un errore. Lo ripeto: io non ce l’ho con Salvini. Dove lo troviamo un altro leader che faccia tutti i chilometri che ha fatto lui in campagna elettorale e ci metta lo stesso impegno? Però non basta uno al comando, ci vuole un sistema. Altrimenti succede che passiamo da 130mila voti delle europee a 31mila voti».Però Fratelli d’Italia non è che abbia questa grande organizzazione. «Per i voti persi dalla Lega ci sono solo due spiegazioni: o la gente non è andata a votare o hanno votato Fratelli d’Italia come voto alternativo di centrodestra. Forse l’elettorato è rimasto disorientato, anche per i fatti che sono accaduti, come ad esempio la storia della mia sospensione. Per questo hanno cercato un’alternativa. E per questo bisogna fare presto prima del voto delle regionali nel 2023». Con Attilio Fontana come candidato?«Non vedo motivi per i quali lo si debba sostituire. E credo che come commissario regionale sarebbe utile mettere proprio un consigliere regionale, sarebbe più adatto a traghettare la Lega verso una vittoria che non possiamo fallire. In via Bellerio c’era aria di “prospettiva”. I momenti negativi capitano, la fede rimane».Salvini merita un ministero “pesante”?«Io penso che Salvini, per Giorgia Meloni, sia una risorsa. Lei è una persona intelligente e le risorse le sa usare». —
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