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Edizione del 29/09/2022
Estratto da pag. 1
Bonaccini: "Al partito serve cambiamento" • TAG24
Stefano Bonaccini ha rilasciato un’intervista che lascia intendere una sua candidatura per la guida del partito.
Il governatore della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha rilasciato al Corriere della Sera un’intervista che lascia intendere una sua candidatura per la guida del partito: “Noi senza un progetto forte, ora un cambio profondo. Al congresso dirò la mia”.

Bonaccini si candiderà a segretario del Pd?

Alla domanda diretta sulla sua candidatura, risponde: 

Certamente farò il presidente della Regione Emilia-Romagna. È una fase molto delicata per famiglie e imprese e servono risposte rapide e concrete. Per questo auspico che il nuovo governo si formi presto.

 E sul futuro del partito afferma: 

Serve una discussione molto schietta, alla quale mi dedicherò con impegno e determinazione. Il Pd ha bisogno di un forte contributo da parte di tutti. Siamo arrivati alle elezioni senza un progetto forte per l’Italia e senza un’alleanza all’altezza della sfida, nonostante tutti gli sforzi fatti da Letta. Lo certifica il voto dei cittadini.

Sul Congresso Pd, “Non è il momento dei nomi”

Per quanto riguarda il Congresso, il presidente della Regione Emilia-Romagna sostiene che non bisogna partire dai nomi:

Non è una frase di rito: o cambiamo profondamente o bruceremo in fretta anche il prossimo segretario. Serve una leadership, ma serve anche un partito. Il problema non è di forma o di ruoli, ma di sostanza. Iniziamo per esempio col dire che nel gruppo dirigente servono molti più amministratori locali, donne e uomini, spesso giovani, che ogni giorno devono dare risposte ai cittadini sui problemi reali e che in questi anni hanno tenuto in piedi con il loro lavoro silenzioso il partito: non possiamo più tenerli in panchina.

“Conte e Renzi? Sono andati per i fatti loro”

Sul Movimento 5 Stelle, Bonaccini ha detto:

Il Movimento ha dimezzando i voti del 2018. Stavolta però ha raccolto nel voto il disagio sociale e una richiesta di protezione, più che istanze antisistema. E Conte è riuscito a consolidare la sua leadership. Ho collaborato bene con Conte.

In merito a Renzi e Calenda, spiega:

Io sto ai fatti: sono andati per conto loro e hanno perso esattamente come noi. Tant’è che governerà la destra. In compenso siamo insieme in tante città. Anche nella mia Regione sono lealmente in maggioranza e per me è un valore. Adesso che il voto c’è stato fermiamo le polemiche. C’è un’opposizione efficace da fare e ci sono altre competizioni che ci aspettano nei prossimi mesi, a partire dalle regionali: non do nulla per scontato e non ci sono schemi da calare dall’alto nel territorio, ma potersi confrontare liberamente credo serva a tutti.

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