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Edizione del 23/09/2022
Estratto da pag. 1
Lavoro, il Pd vuole rivoluzionare gli stage: “Vanno ridotti e serve aumentare l’indennità a 500 euro”
Muro della Regione: “Il tirocinio è opportunità, fucina di formazione. E’ utile al tirocinante così come all’impresa. Si può migliorare? Si, certo, ma potenziandolo non di certo limitandolo”
Gli stage extracurricolari e la “questione lavoro” fanno discutere il Partito Democratico e la Giunta regionale. Sono due visioni del mondo diametralmente opposte quelle messe in campo dai dem e da Elena Chiorino, assessore al Lavoro della Regione.

La proposta del Pd

Per recuperare il contatto con il mondo del lavoro, dopo aver ammesso errori e mancanze, il Partito Democratico ha infatti avviato una battaglia per rivoluzionare i tirocini extracurricolari. Uno strumento molto utilizzato in Piemonte (87.000 quelli attivati tra il 2018 e il 2020), ma che in meno della metà dei casi porta poi a una stabilizzazione del tirocinante, con un contratto a tempo indeterminato. Da qui la proposta Pd, una vera e propria stretta che preveda l’attivazione dei tirocini solo per soggetti fragili o non occupati, un massimo di sei mesi di stage per i soggetti non occupati e, soprattutto, un’indennità minima non inferiore ai 500 euro mensili.

“Vogliamo mettere al centro la lotta al precariato e rendere conveniente il contratto a tempo indeterminato” ha affermato il segretario regionale Paolo Furia. “Per noi lo scandalo non sono gli immigrati che entrano in Italia in cerca di lavoro, ma i 200.000 emigrati che ogni anno vanno via dall’Italia per cercare un lavoro che qui non trovano, perché non valorizza le loro competenze” ha sottolineato l’esponente dem.

“Ci teniamo a parlare di giovani e di lavoro, in questi anni è stato fatto poco e non ci sono state proposte in Regione. Vogliamo aprire un nuovo fronte con la Giunta Cirio” ha affermato invece il capogruppo Pd Raffaele Gallo, che a ottobre presenterà una mozione perché sia la stessa Regione Piemonte a sollevare la questione all’interno della conferenza Stato-Regioni.

La risposta di Chiorino

Una proposta, quella avanzata dal Pd, ritenuta di fatto irricevibile dall’assessore al Lavoro Elena Chiorino. “Sono in granitico disaccordo con questa idea, peraltro già avanzata dal Ministro Andrea Orlando: il tirocinio è opportunità, è fucina di formazione, è utile al tirocinante così come all’impresa. Si può migliorare? Si, certo, ma potenziandolo non di certo limitandolo”. “Limitare il tirocinio significa ridurre opportunità: proponiamo ai consulenti del lavoro di essere gli anelli di congiunzione nella partnership pubblico/privato e di diventare “garanti della legalità”, attraverso il protocollo Asseco, anche per i tirocini” ha rimarcato Chiorino.