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Edizione del 21/09/2022
Estratto da pag. 1
(AGENPARL) – mer 21 settembre 2022 [Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui](https://confagritorino.musvc2.net/e/r?q=Q7%3d84Q8I_2xkp_C8_0qcw_J6_2xkp_BCsR8X1Y.oJs9vP8.3yJ_0qcw_J6p_OisZ_YxHxI.sIzU_0qcw_J6_2xkp_CCx5v_OisZ_ZvF_2xkp_BC_0qcw_J64VxYvJ_0qcw_K4xVy4._2xkp_CAFG5UF-6Agx_Hazh_Sn0-_0qcw_K1AIu.7-_2xkp_BcF_Hazh_SnM8_Hazh_RFNFZG-DsRv_Oi8s1ksZ_ZsX-pVuTv_OisZ_ZvP4TGnMse%263%3dAYRQIf%26v%3dC5PD3B.KwJ%26sP%3dMWIZ%264%3dQ%26x%3dZLWB%26L%3dKWGd%26B%3dQIcISDfQSA&mupckp=mupAtu4m8OiX0wt)
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Mercoledì 21 Settembre 2022 – S. Matteo, apostolo e evangelista
Il piacere più grande nella vita è fare
ciò che le persone dicono che non puoi fareWalter Bagehot
ISMEA, pronto un bando per 60 milioni di euro ai giovani agricoltori
L’Ismea ha annunciato che entro la fine dell’anno verrà attivato lo sportello per la presentazione telematica delle domande di sostegno da parte dei giovani agricoltori.
I soggetti che possono accedere agli aiuti appartengono a categorie differenti:
– giovani imprenditori agricoli con età inferiore a 40 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda, anche già insediati, che intendono ampliare le aziende da loro condotte tramite l’acquisto di terreni coltivati da altri. Sono ammesse all’intervento anche le società, a condizione che siano amministrate da giovani iap;
– giovani startupper con esperienza, cioè soggetti che sono iscritti da almeno due anni a forme di previdenza (come Inps, Enpaia e Epap) con qualifiche di lavoro collegate al settore primario e che intendono avviare un’attività imprenditoriale acquistando un fondo agricolo.
-i giovani startupper con titolo, cioè soggetti oggi non attivi come agricoltori, ma dotati di un diploma o laurea attinente alle discipline agrarie. Il requisito anagrafico in questo caso prevede una soglia di età inferiore a 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda.
L’operazione fondiaria prevede l’acquisto del terreno da parte di Ismea e l’assegnazione dello stesso con patto di riservato dominio a favore del giovane agricoltore beneficiario. La restituzione del mutuo agevolato avviene con rata costante, semestrale e posticipata, con un eventuale pre-ammortamento massimo di 24 mesi. Il richiedente può scegliere tra l’interesse a tasso fisso o variabile; l’Ismea applica uno spread che va dallo 0,6 al 2,2%, determinato sulla base della solidità del richiedente.
Per il 2022 sono stati stanziati 60 milioni, di cui 10 milioni sono riservati ai giovani startupper con titolo, mentre i rimanenti 50 sono divisi in parti uguali tra le regioni del Sud e il resto d’Italia, da destinare alle altre due categorie di beneficiari.
I giovani startupper beneficiano dell’aiuto di primo insediamento, con un’agevolazione complessiva di 70.000 euro, che può essere erogata fino al 60% all’atto di concessione dell’aiuto e per la parte rimanente dopo che Ismea abbia accertato l’esecuzione del piano aziendale di sviluppo, che è una delle condizioni di ammissibilità da rispettare. L’aiuto è utilizzato per abbattere l’importo della rata del mutuo. I giovani imprenditori agricoli insediati da almeno due anni che accedono all’intervento fondiario non beneficiano del contributo pubblico di primo insediamento, poiché non soddisfano le condizioni di ammissibilità previste nella normativa comunitaria per questo regime di aiuto.
Aiuti per i risicoltori
La Conferenza Stato-Regioni, nella riunione del 14 settembre scorso, ha dato parere favorevole al decreto del Ministero delle politiche agricole che stanzia 15 milioni di euro (nell’ambito delle risorse per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura) per i risicoltori italiani a parziale ristoro dei maggiori costi sostenuti a seguito della crisi causata dalla guerra in Ucraina, del livello record raggiunto dai prezzi delle materie prime energetiche e della siccità che ha compromesso in parte le produzioni.
Per favorire il ragg
iungimento degli obiettivi che si pone il decreto, la Conferenza ha formulato però alcune richieste specifiche al Governo. In particolare le Regioni hanno chiesto di individuare una procedura informatica che consenta di ai beneficiari di evitare la presentazione di una nuova domanda, procedura che graverebbe anche sugli uffici preposti al ricevimento e all’istruttoria delle richieste. Si sottolinea anche che l’AGEA è in possesso di tutti i dati necessari per la gestione dell’intervento, pertanto, può essere individuata quale unico soggetto gestore, senza prevedere il coinvolgimento degli Organismi pagatori regionali.
L’aiuto è determinato in ragione degli ettari di superficie coltivata nella campagna 2022. Ai soggetti beneficiari sarà concesso un aiuto fino a 100 euro per ogni ettaro coltivato a riso e fino a esaurimento delle risorse disponibili.
Biogas e biomasse: via libera al potenziamento non incentivato degli impianti
Il GSE ha reso note le modalità con le quali gli operatori possono procedere al potenziamento degli impianti alimentati a biogas e a biomasse di potenza fino a 1 MW in esercizio al 21 maggio 2022.
E’ stato confermato che l’incremento di capacità produttiva nei limiti del 20% non è subordinato all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso, e che il contratto di incentivazione in essere rimarrà valido anche qualora la capacità tecnica dell’impianto, a valle del potenziamento, dovesse comportare il superamento delle “soglie” (es.100 KW, 300 KW, 999 KW) previste nell’ambito dei pertinenti decreti di incentivazione per il riconoscimento della Tariffa omnicomprensiva in luogo della Tariffa incentivante e l’accesso diretto agli incentivi in luogo della partecipazione ai Registri;
Il GSE ha inoltre specificato che la produzione di energia elettrica aggiuntiva rispetto alla potenza nominale dell’impianto ammessa agli incentivi non sarà incentivata, per cui non ci saranno effetti sulle bollette e sugli oneri generali di sistema.
Dal punto di vista operativo, il titolare del contratto di incentivazione (Contratto ex D.M. 18 dicembre 2008 di Tariffa omnicomprensiva – Contratto FER di Tariffa Onnicomprensiva) sarà tenuto a trasmettere, entro 60 giorni dalla data di completamento dell’intervento, un’istanza di “Potenziamento non incentivato” ai sensi delle Procedure Operative esclusivamente mediante l’applicativo informatico SIAD, disponibile nel Portale Informatico del GSE.
Anche se non sono previste ulteriori permessi, Confagricoltura consiglia di comunicare agli enti preposti all’autorizzazione alla costruzione ed esercizio dell’impianto, l’effettuazione dell’intervento di potenziamento, ciò al fine di evitare eventuali contestazioni dai soggetti preposti ai diversi controlli sugli impianti.
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