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Dir. Resp.
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Edizione del 18/09/2022
Estratto da pag. 1
Anna Rita Tateo, deputata uscente e candidata della Lega al Senato nel collegio plurinominale Puglia. La campagna elettorale è ormai agli sgoccioli e la Puglia rappresenta una delle terre ritenute in qualche modo anomale, sia per la forza dei 5s al Sud sia per l’anomalia regionale che li vede insieme al centrosinistra. Che risultato vi aspettate? «Ci aspettiamo un risultato vincente di tutto il centrodestra, il centrodestra unito dimostra di poter governare questo Paese nella maniera migliore». Il ritorno alla grande coalizione mette Lega e Forza Italia sull’avviso rispetto al crescente potere di Fdi nel centrodestra. Ci sono state anche varie tensioni tra Salvini e Meloni negli ultimi giorni, tanto che lei lo ha sollecitato a occuparsi più degli avversari che degli alleati. Si aspetta un accordo duraturo? «L’accordo c’è e non si tratta di tensioni ma di un normale dibattito politico all’interno del centrodestra, dove ovviamente ci sono delle diverse visioni che hanno comunque un unico obiettivo: salvaguardare la politica nazionale e la politica economica dei cittadini e delle imprese». Il centrodestra ha un programma per il mezzogiorno più stringato rispetto a quello degli avversari. Da cosa dipende? «Non credo che avere un programma più lungo significhi fare qualcosa di concreto per il Ccentro-Sud, anzi. Il problema del Sud è che da anni è governato dal centrosinistra, vediamo la Puglia e la Campania, ade esmpio. Quest’area, che potrebbe essere una forza per il Paese intero, non viene valorizzata dai governatori del Pd. A me appare assolutamente ridicolo che Letta sciorini un lungo programma per il Mezzogiorno quando qui il Pd governa da anni e non fa che sperperare denaro. Ed è lampante». Ci faccia un esempio tra tutti. «Un esempio che balza agli occhi è quello dell’ospedale Covid voluto a Bari da Michele Emiliano, che è venuto a costare ai cittadini pugliesi la bellezza di 25 milioni di euro. Per non parlare degli altri sperperi della Regione. Questo i cittadini lo sanno e non saranno certo i programmi a cambiare la realtà». Secondo lei su cosa occorre puntare in Puglia? «In Puglia bisogna puntare sulla crescita delle piccole e medie imprese e sull’abbassamento delle tasse. In Puglia sono loro a creare posti di lavoro e far crescere la nostra economia. Con un’adeguata politica di decontribuzione e sostegno non avremmo nulla da invidiare a Lombardia e Veneto. Il problema è che non c’è una politica regionale di sostegno. In questi anni le imprese sono state lasciate sole». Uno degli argomenti caldi della campagna elettorale è quello relativo all’aborto. Intanto la Lega, proprio con una proposta di legge di cui lei è prima firmataria, prevede stretta sulla maternità surrogata: fino a 5 anni di carcere anche per chi la pratica all’estero. Crede che in Italia occorra normare diversamente questo tipo di tematiche? «Un utero in affitto significa considerare una donna un oggetto e per me è aberrante. Non si tratta di una stretta ma di fare maggiore attenzione e disciplinare questi temi al meglio, rispettando anche il diritto alla vita che fa parte della nostra Costituzione.
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