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Edizione del 16/09/2022
Estratto da pag. 1
Elezioni 2022, le ultime news di oggi 16 settembre 2022. Meloni su Ungheria: "È un sistema democratico" - politica
Tutte le ultime news in diretta sulle elezioni politiche 2022. La leader di Fratelli d''Italia Giorgia Meloni:
«Se si vota un documento contro l'Ungheria lo si deve fare circostanziando le accuse. Il documento è politico. Vorrei un'Europa in cui non ci fossero scelte sulla base della discrezionalità». Giorgia Meloni a Radio anch'io spiega il no di Fdi al voto dell'Europarlamento contro l'Ungheria di Viktor Orban, definita dai parlamentari «un regime ibrido di autocrazia elettorale» e anche «una minaccia sistemica ai valori dell’Ue». La risoluzione – che chiede alla Commissione e al Consiglio di agire al più presto per punire con il taglio dei fondi europei il mancato rispetto dello Stato di diritto – è stata votata a larga maggioranza ma ha infiammato la campagna elettorale perché tra i 123 voti contrari ci sono quelli di Lega e Fratelli d’Italia. «Di fronte a un conflitto» in Ucraina «serve avvicinare le nazioni europee piuttosto che allontanarle – torna sul punto oggi Meloni –. Non siamo nella condizione di regalare gli alleati» afferma, riferendosi al contesto europeo nei confronti della Russia e agli attacchi sia all'Ungheria ma anche alla Polonia. «Orban ha vinto le elezioni», insiste il presidente Fdi, «l'Ungheria è un sistema democratico». E osserva: «I modelli dei paesi dell'est sono diversi dal nostro perché fino agli anni 90 li abbiamo abbandonati al modello sovietico». Un punto su cui si spacca il centrodestra. Silvio Berlusconi boccia Meloni e Salvini: «Se questi signori, i nostri alleati, di cui ho fiducia e rispetto, dovessero partire per direzioni diverse noi non ci staremmo». Il segretario del Pd parla di «vergogna»: «La posizione che Lega e Fratelli d'Italia hanno espresso a Strasburgo è incompatibile con la guida di un grande partito occidentale – sentenzia Enrico Letta –. Vogliono imitare Orban, sono inadeguati come premier in Occidente». Sulla stessa linea il leader del M5s Giuseppe Conte: «O Meloni e Salvini chiedono scusa o sono inidonei a governare».L’intervista – Letta: “Vogliono imitare Orban, Salvini e Meloni inadeguati come premier in Occidente” Il punto – Il parlamento europeo condanna l’Ungheria: “Non è più una democrazia, minaccia i nostri valori”Il retroscena – Strappo di Berlusconi con gli alleati: “Io garante di un governo europeista”Aggiornamenti ora per ora 11.53 – Renzi: dimmi chi vai a votare e ti dirò chi sei «Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei: in Europa Meloni e Salvini stanno con Orban , noi con Macron. A ciascuno il suo», lo ha detto Matteo Renzi nel corso di un incontro con la stampa a Trieste.11.41 – Letta: il centrodestra è un'alleanza 'fake' «È una brutta campagna elettorale, con indecisi in aumento e astenuti pure. Noi parliamo a loro perché sono quelli che ci consentiranno la rimonta, una rimonta possibile perchè già da due settimane, dieci giorni è venuto fuori che l'alleanza del centrodestra e' una fake-alleanza». A dirlo è Enrico Letta, incontrando i giornalisti a Verona. «E' già emerso in maniera evidente. E' un'alleanza - ribadisce il segretario Pd - in cui tutti sono divisi su questioni essenziali».11.24 – Fonti: al Copasir Gabrielli conferma: al momento no italiani nel dossier Usa Non ci sarebbero allo stato attuale nomi né di politici né di partiti italiani nel dossier Usa. A quanto si apprend, è quanto confermato dal sottosegretario alla presidenza del consiglio e autorità delega Franco Gabrielli nel corso dell'audizione davanti al Copasir sul rapporto dell'intelligence statunitense secondo cui, dal 2014 a oggi, la Russia ha finanziato con 300 mln di dollari i partiti politici in diversi Paesi del mondo. 11.26 – Gabrielli: non dico nome 'assassino' ma non ce ne sono «È istituzionalmente sgarbato che io vada ad essere audito su questo argomento e vi dica chi è l'assassino». Così l'Autorità delegata alla sicurezza Franco Gabrielli, prima di essere sentito dal Copasir, ha risposto ad Agorà su Rai3 alla domanda se ci sia un livello di preoccupazione anche per l'Italia relativamente ai contenuti dei dossier Usa. Ed alla successiva domanda se vi sia un assassino risponde: «Fortunatamente no».11.12 – Conte: ci insultano ma gente ci dà forza politica «Ci insultano, ci agg
rediscono, ma voi ci state restituendo una forza politica incredibile». Lo ha detto Giuseppe Conte, leader del M5s, durante un comizio elettorale a Messina.11.11 – Conte: gente che ha poco non va toccata «Noi abbiamo alzato la soglia dell'impignorabilità, e oggi chi prende meno di mille euro non viene mai aggredito economicamente, neppure del quinto dello stipendio. Perché la gente che ha poco non va toccata. Ma questa notizia non l'avete trovata scritta sui giornali o in tv». Così il leader del M5S Giuseppe Conte incontrando i cittadini a Messina. «Sale da 700 a 1.000 euro - prosegue Conte - il ''minimo vitale'' sotto il quale non si possono pignorare le pensioni. Lo prevede un emendamento del M5S, a prima firma della senatrice Agnese Gallicchio, al dl Aiuti bis che introduce 'modifiche al limite di impignorabilità delle pensioni».11.06 – Governo si costituisce contro ammissione lista Cappato Il Governo si è costituito contro l'ammissione della Lista 'Referendum e Democrazia con Cappato'. Lo rendono noto gli stessi esponenti della lista. La presa di posizione del Governo a pochi giorni dalla udienza, in programma il 19 settembre, per la trattazione del ricorso dei legali della lista. «Di fatto il provvedimento cautelare auspicato dai ricorrenti imporrebbe di differire lo svolgimento delle elezioni», scrive l'avvocato dello Stato nella memoria depositata a nome del Governo, nella quale è contestato anche nel merito il riconoscimento della firma digitale.11.00 – Letta: disponibili a discutere ma no bandiere ideologiche «Noi siamo disponibili a una discussione sul tema dell'autonomia differenziata, quindi all'applicazione della Costituzione, ovviamente disponibili purché sia una cosa utile per i cittadini di tutto il Paese, senza dividersi in due. Non sono d'accordo se è semplicemente una bandiera ideologica e di identità politica come, purtroppo, sembra essere per la Lega». Così il segretario del Pd Enrico Letta, a margine di un incontro elettorale a Padova. «Per noi la discussione istituzionale, quando è fatta di bandiere non va da nessuna parte». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta parlando a Padova. «FdI e presidenzialismo, Lega e autonomia differenziata, noi siamo con lo spirito dei padri costituenti: nessuno di loro aveva una bandiera - ha poi aggiunto -. Tutti insieme hanno fatto la Costituzione più bella del mondo. Quando si parla di istituzioni non si deve arrivare con bandiere o clave. Le istituzioni sono di tutti».10.55 – Berlusconi alle donne: io più bello di Letta e sempre a caccia vostro amore Il 25 settembre, «in quanto cittadine e in quanto donne, avrete tutto l'interesse a dare il vostro voto a Forza Italia, a noi, a me che non solo sono più bello di Letta e per tutta la vita sono andato a caccia del vostro amore, che sinora ho mantenuto sempre le nostre promesse elettorali. Grazie e, auguro a tutte voi serenità, salute, gioia e amore». Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, nella 'pillola del programma' di oggi dedicata alle donne.10.55 – Zingaretti: destre contro Costituzione e diritti «In tutto il pianeta Terra, dove governano le destre populiste, si restringe la sfera dei diritti civili e dei cittadini. Ma non è un'opinione politica, è un dato di fatto, è un dato storico. Per questo noi dobbiamo combattere. In primo luogo, perché già si nota da dichiarazioni e prese di posizioni; ma poi perché è nella natura stessa della destra populista e nazionalista, di aggredire o attaccare quella che e' la sfera dei diritti individuali, che non ci dimentichiamo mai in questo Paese non sono un lusso per qualcuno, ma sono difesi e tutelati dall'articolo 3 della Costituzione della Repubblica che parla dell'universalità dei diritti: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione di opinioni politiche o convinzioni personali e sociali». Lo ha detto Nicola Zingaretti in una intervista a Radio Popolare. «Se si aggredisce questa sfera dei diritti consolidati – conclude –, si aggredisce non solo un diritto individual
e di qualcuno, ma il cuore stesso della Costituzione che ci permette di essere liberi». 10.41 – Tajani: inequivocabili scelte europeiste FI «Per noi l'appartenenza alla famiglia dei liberali e' fondamentale. Noi siamo una forza europeista, cristiana e atlantica. Le nostre scelte sono inequivocabili e i giovani sono parte di queste scelte». Cosi' il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, intervenendo in conferenzta stampa a Roma insieme con Lidia Pereira preidente del movimneto giorvanile del Ppe (Yepp).10.25 – Conte: o Meloni e Salvini chiedono scusa o sono inidonei a governare «Ieri Lega e Fratelli d'Italia hanno votato a favore della svolta illiberale dell'Ungheria. Da cittadino, prima che da politico, dico che o la Meloni e Salvini fanno marcia indietro e riconoscono pubblicamente di avere sbagliato su Orban, oppure dico che sono inidonei a governare l'Italia». Lo ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte parlando a Messina. «Voi siete testimoni del fatto che ho detto che non spetta a nessuno distribuire patenti di legittimazione democratica - aggiunge -. Stiamo parlando della Lega, di Fratelli d'Italia e di partiti che sono nell'arco costituzionale da tempo e ci sono legittimamente e legittimamente possono aspirare al governo di questo paese. Ma ieri si è consumato un passaggio molto serio. Di fronte a una relazione documentata, non a un documento politico, che ha certificato la svolta autocratica dell'Ungheria di Orban e stiamo parlando di un esecutivo che ha messo sotto di se il potere giudiziario, mette il bavaglio ai giornalisti, che costringe e tortura le donne che vogliono interrompere la gravidanza, a costringendole ad ascoltare il battito del feto», «di fronte a questi fatti puntuali, ieri, Fratelli d'Italia e la Lega, al Parlamento europeo, hanno votato a favore di questa svolta, illiberale e autarchica del governo di Orban – ha concluso –. Questo fatto è un fatto serio, puntuale». 10.14 – Letta: Meloni-Salvini usano maschera, inaffidabili «Credo che sia stato gravissimo il voto di ieri di Meloni e Salvini per non condannare, come fatto da tutti in Europa, le scelte antidemocratiche di Orban. Orban è un pericolo per tutta l'Europa e il fatto che Meloni e Salvini non si siano schierati contro di lui è la dimostrazione della loro inaffidabilità come eventuali leader del nostro Paese». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, intervenendo questa mattina a Padova, a margine della visita alla cooperativa Giotto. «Noi siamo gli unici che stanno presentando agli italiani una proposta veramente alternativa a Meloni e Salvini - ha aggiunto -. Ieri hanno dimostrato che quella messa nei giorni scorsi è una maschera ad uso esclusivo dell'elettorato moderato del nostro Paese, per cercare di nascondere l'idea di destra estrema che rappresentano».10.04 – Letta: come in Svezia la destra moderata non esiste più «In Italia, come in Svezia, quello che è stato un centrodestra moderato ha sostanzialmente alzato bandiera bianca e ha deciso di imbarcarsi dentro un estremismo guidato dalla destra estrema». Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta incontrando i giornalisti a Padova. «Oggi, In Italia, come in Svezia, è la destra estrema che guida e per piccole convenienze il vecchio centrodestra moderato si è semplicemente imbarcato, non guida nulla, non da' garanzie di alcun tipo, e credo che questo sia il messaggio più inquietante che viene da queste ultime elezioni, in Svezia e nella situazione politica italiana - ha poi concluso - non esiste più un centrodestra moderato, esiste una destra estrema e il centrodestra ha deciso di mettersi su un percorso guidato dalla destra estrema».09.46 – Della Vedova: Meloni difende Orban e getta la maschera «Meloni getta la maschera nella sua difesa di Orban 'democratico'. La democrazia non è (solo) vincere le elezioni ma rispettare i diritti delle minoranze politiche, garantire l'indipendenza dei media, rispettare i diritti umani e civili di tutti, persone LGBT incluse, non chiudere le università, non parlare di 'razza', etc etc.». Lo afferma il segretario di Più Europa B
enedetto Della Vedova. «Quanto alla guerra di Putin, Orban è più vicino alla Russia che all'Europa. Il voto del 25 settembre, come abbiamo sempre detto, deciderà se l'Italia vuole proseguire nel solco di Draghi protagonista in Europa o andare verso l'Ungheria di Orban», conclude Della Vedova.09.28 – La Russa: nessuna distanza con Berlusconi «Non c'è distanza con Berlusconi. Meloni ha voluto dire che spera che l'Italia, in futuro, abbia le stesse chance di Francia e Germania di essere considerata in Europa». Lo dice in una intervista al Corriere della Sera, Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d'Italia. «In Europa non ci devono essere paesi di serie A e paesi di serie B – aggiunge –. Se Berlusconi avesse messo la dichiarazione nel giusto contesto l'avrebbe condivisa: Germania e Francia difendono gli interessi nazionali, solo se lo fa l'Italia, qui da noi, viene considerata lesa maestà».09.25 – Meloni: serve stabilità governo «Viviamo in una situazione molto complessa e serve avere stabilità di governo per sviluppare iniziative di lungo periodo senza che ci siano cambi ogni sei mesi o un anno. Servono i 5 anni della legislatura per realizzare i programmi e utilizzare le risorse su tutti i temi specifici». Lo ha detto Giorgia Meloni parlando a Radio Anch'io.09.24 – Speranza: alleanza Pd-M5s non è discussione odierna Un'alleanza tra Pd e M5s «non è una discussione di oggi». Lo dice il ministro della Salute, Robero Speranza, intervistato da Rtl. «Questa legge elettorale assegna il 37% dei seggi a chi prende un voto in più. Dobbiamo fare una grande campagna elettorale per vincere le elezioni – prosegue –. Oggi i Cinque stelle hanno fatto una scelta chiara: Grillo e Conte. Bisognava lavorare di più per interpretare questa legge elettorale. Il problema dei Cinque stelle è stato sfiduciare Draghi».09.10 – Meloni: Ungheria? Non possiamo regalare alleati ai nostri avversari «Il documento votato a Strasburgo è un documento molto politico. Forse non ci siamo resi conto della situazione in cui ci troviamo. C'è un conflitto, la scelta intelligente sarebbe avvicinare le nazioni europee piuttosto che allontanarle. Non possiamo regalare alleati ai nostri avversari». Lo dice a Radio Anch'io su Radio 1 il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, parlando del voto contrario di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo al documento contro l'Ungheria. «E' un testo in cui si dice che l'Ungheria non deve prendere lo risorse europee, ma questo va fatto circostanziando quali sono le accuse. Io vorrei - spiega - che non ci fosse una discrezionalità, cioè dire quanto mi fa simpatia e antipatia il governo di quella nazione, perché poi diventa difficile per tutti. In quel testo c'è una serie di materie risolte da tempo». Parlando sempre della guerra, Meloni aggiunge: «Leggo continuamente di attacchi alla Polonia. Dobbiamo renderci conto che la Polonia si sta caricando tutti i profughi ucraini senza chiedere niente all'Europa. Vogliamo davvero aprire questo fronte? La Polonia, lo dice la Nato, rischia di trovarsi in guerra con la Russia. E noi cosa facciamo? Attacchiamo la Polonia esattamente come l'Ungheria?».09.05 – Letta: una vergogna Salvini e Meloni con Orban «La posizione che Lega e Fratelli d'Italia hanno espresso a Strasburgo è incompatibile con la guida di un grande partito occidentale. Vogliono imitare Orban, sono inadeguati come premier in Occidente». Lo dice Enrico Letta, segretario del Partito democratico, in una intervista a La Stampa. «L'ho trovata una cosa gravissima perché quando ci dicono che non c'è alcun allarme democratico, che quel che diciamo da mesi non è vero, semplicemente sbagliano. Quando si tratta di prendere posizioni chiare e nette contro i regimi illiberali, Meloni e Salvini stanno sempre sistematicamente dall'altra parte - afferma -. Leggiamo il rapporto: a essere considerati problematici in Ungheria sono il funzionamento della costituzione e del sistema elettorale, l'indipendenza della giustizia, la corruzione, i conflitti di interesse, la libertà di espressione, il pluralismo dei media. Poi la libertà accademi
ca, religiosa, di associazione, la parità di trattamento, i diritti delle persone Lgtbq+, i diritti delle minoranze, dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Non serve continuare, basta ascoltare quanto detto da Orban a luglio sulla omogeneità etnica. Un discorso passato come una cosa normale. E aggiungo che il premier ungherese è in questa fase chiaramente collaterale a Putin».08.57 – Meloni: Orban vinto elezioni. Ungheria sistema democratico «Se si vota un documento contro l'Ungheria lo si deve fare circostanziando le accuse. Il documento è politico. Vorrei un'Europa in cui non ci fossero scelte sulla base della discrezionalità». Così Giorgia Meloni a 'Radio anch'io' sul no di Fdi al voto dell'Europarlamento contro l'Ungheria. «Di fronte ad un conflitto» in Ucraina «serve avvicinare le nazioni europee piuttosto che allontanarle. Non siamo nella condizione di regalare gli alleati» afferma, riferendosi al contesto europeo nei confronti della Russia e agli attacchi sia all'Ungheria ma anche alla Polonia. «Orban ha vinto le elezioni», ricorda il presidente Fdi, «l'Ungheria è un sistema democratico. I modelli dei paesi dell'est sono diversi dal nostro perchè fino agli anni 90 li abbiamo abbandonati al modello sovietico», osserva.

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