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Edizione del 14/09/2022
Estratto da pag. 1
Politiche, bufera sulle parole di Michele Emiliano: «Votate per il Pd o i 5Stelle»
L’intervista rilasciata dal governatore pugliese a un quotidiano ha scatenato polemiche nel centrosinistra
verso le elezioni

Mezzogiorno, 14 settembre 2022 - 09:28

Politiche, bufera sulle parole di Michele Emiliano: «Votate per il Pd o i 5Stelle»

L’intervista rilasciata dal governatore pugliese a un quotidiano ha scatenato polemiche nel centrosinistra

di Francesco Strippoli

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Enrico Letta l’11 settembre a Bari con Emiliano e i candidati Lacarra, Decaro, Capone e Torsi



Un’intervista che ha fatto rumore e suscitato polemiche. Ma che ha provocato pure qualche solidarietà politica. Michele Emiliano ha parlato ieri mattina con il Fatto Quotidiano e riproposto la sua antica predilezione per il M5S. Questa volta con un carico in più, quello elettorale. Il presidente della Regione chiede agli elettori di scegliere, «collegio per collegio», il candidato che ha più possibilità di imporsi sulla destra, «erede di Mussolini», cercando «di far confluire il più possibile i voti, non importa se al Pd o ai 5 Stelle». È il contrario di quello che sostiene il leader del Pd, Enrico Letta, quando sollecita il voto utile. Ossia un suffragio per il centrosinistra, l’unico che ha possibilità di battere i candidati di centrodestra. «Legittimo che il segretario del Pd lo chieda. Io - dice Emiliano - amministro con una maggioranza che comprende il M5S non posso fare mia quella richiesta».

A distanza di 48 ore dalla visita domenicale (dell’11 settembre) di Letta in Puglia, il presidente della Puglia sembra voltargli le spalle. Ma il leader dem non si scompone: «Il Fatto quotidiano - dichiara Letta parlando su Rai 3 - tira acqua al suo mulino essendo organo ufficiale del M5S». Non la pensa diversamente il segretario del Pd pugliese Marco Lacarra: «Le parole di Emiliano sono state strumentalizzate da un giornale notoriamente vicino al M5S. Il presidente sa benissimo come funziona la legge elettorale e conosce l’andamento del voto in Puglia. Del resto, domenica scorsa si è espresso chiaramente sulla necessità di votare il Pd. Ha sostenuto che in Puglia un Movimento 5 Stelle con voti alti, che toglie spazi a destra, aumenta la possibilità per il centrosinistra di vincere nei collegi uninominali. Le sue parole sono state distorte e vanno in direzione opposta all’interpretazione fornita dal Fatto Quotidiano». Emiliano, tuttavia, non rettifica e, a richiesta del cronista, aggiunge: «Io invito a votare il Pd e se proprio questo non è possibile a non votare in ogni caso la destra scegliendo altri partiti». Insomma nessuna marcia indietro rispetto ai contenuti dell’intervista. L’opzione per «altri partiti» non è certo il voto utile chiesto da Letta.

Le reazioni nel centrosinistra«La realtà - commenta il pd Fabiano Amati, sempre polemico nei confronti del governatore - supera ogni immaginazione. Emiliano prima si prende i posti sicuri nella lista Pd, in violazione dello statuto e quindi soffiandoli, e poi fa campagna elettorale anche per i 5 Stelle e tutti gli altri. A me, che segnalo la “invotabilità” delle liste del Pd, si dichiara guerra e inimicizia perpetue. Per Emiliano fra qualche ora vedremo avviato il processo di beatificazione». Non arriva a tanto Nico Bavaro, segretario regionale di Sinistra Italiana (formazione che in alleanza con i Verdi costituisce la seconda gamba della coalizione di centrosinistra, anche questa potenzialmente danneggiata dalle dichiarazioni di Emiliano). Tuttavia quella di Bavaro non è una condanna senza appello.

«Emiliano - afferma il segretario di SI - come al solito le spara grosse. È chiaro che se il pericolo è “la fascista Meloni”, come egli la definisce, allora non c’è alternativa: si deve preferire la coalizione che ha più possibilità di prevalere contro la destra. E questa alleanza è il nostro centrosinistra. Ciò detto, Emiliano pone un tema che l’alleanza Sinistra-Verdi considera molto importante: il rapporto con il M5S. Si sarebbe dovuto costruire un’alleanza elettorale larga, che comprendesse anche i pentastellati. Non si è fatto e mi dispiace che i
n questa campagna elettorale Pd e M5S stiano dicendo troppi “mai più”. Sia Letta, sia Conte sanno bene che dal 26 settembre si tornerà al confronto. E all’alleanza Sinistra-Verdi toccherà il ruolo di cerniera».

Non è escluso, come viene suggerito a microfoni spenti da un alto dirigente del centrosinistra, che il vero obiettivo di Emiliano sia proprio quello: posizionarsi ora per farsi trovare pronto dopo le elezioni nella funzione di mediatore/facilitatore del rapporto tra Pd e M5S. Se è così troverà orecchie che lo ascolteranno. «Quando Emiliano parla del rapporto con i 5 Stelle - sostiene il co-portavoce dei Verdi, Mimmo Lomelo - evoca uno scenario propugnato anche da noi, prima del deposito delle liste e della costituzione delle coalizioni. Occorreva dialogare con i 5 Stelle e anche con Carlo Calenda. Io sono convinto che la nostra coalizione avrà un ottimo risultato. La gente è matura e saprà scegliere, a prescindere dall’invocazione al voto utile. E dopo le elezioni, noi tutti dovremo riprendere il cammino. Esattamente dal punto dove era stato interrotto».

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14 settembre 2022 | 09:28

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