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Edizione del 10/09/2022
Estratto da pag. 1
AIOP. Caro bollette. Le RSA rischiano di chiudere: Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie senza lavoro?
Il caro energia sta mettendo in ginocchio le RSA, le RSSA, le CRA, i Centri Diurni e le Case di Riposo in tutta Italia. Molte strutture rischiano la chiusura
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Il caro energia sta mettendo in ginocchio le RSA, le RSSA, le CRA, i Centri Diurni e le Case di Riposo in tutta Italia. Molte strutture rischiano la chiusura e ciò significa meno offerta assistenziale e persino pericolo licenziamento per Infermieri, OSS e altri Professionisti della Salute.

L’allarme diretto alla classe politica è stato lanciato da Barbara Cittadini, presidente nazionale dell’AIOP, ovvero l’Associazione Italiana Ospedalità Privata.

“Il caro energia sta travolgendo il sistema produttivo e dei servizi del Paese e, in particolare, la sanità. Chiediamo, pertanto, che la definizione degli strumenti necessari per affrontare questo problema diventi una priorità assoluta nell’agenda politica. Evidenziamo che gli aiuti, attualmente previsti per contrastare il rincaro dei prezzi di energia elettrica e gas, escludono gli ospedali accreditati di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale, i cui costi di gestione stanno diventando insostenibili. Le bollette, in molti casi, sono aumentate anche del 400%. In una situazione di questo genere, si rischia davvero di trovarsi costretti a limitare servizi e prestazioni di cura”. Lo afferma Cittadini.

“Come ospedalità privata accreditata eroghiamo il 25% di tutte le prestazioni e i servizi ospedalieri resi alla popolazione dal SSN, ma il problema è che le nostre imprese non rientrano, pur essendolo di fatto, tra le strutture energivore o gasivore. Per coprire l’aumento dei costi di gestione, più che triplicato, occorre un immediato e adeguato incremento delle risorse finanziare per il SSN, valutato dalla Conferenza delle Regioni in 1,6 miliardi, da utilizzare a copertura dei maggiori oneri e da ripartire equamente fra gli erogatori di diritto pubblico e di diritto privato del SSN” – aggiunge.

“La situazione è estremamente delicata, come dimostrano i tanti allarmi e appelli che giungono dal mondo produttivo italiano. A rischio è anche la filiera del farmaco, che deve affrontare aumenti del 600% rispetto a un anno e, quindi, ha dei problemi reali di sopravvivenza. Sulla questione energetica si è espressa con chiarezza la Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha rilanciato l’urgenza da parte dell’Europa di intervenire sul tema della resilienza e dell’autonomia energetica, ribadendo che il mercato dell’elettricità deve essere riformato. Dal Governo – conclude Cittadini – ci aspettiamo, in tempi brevi, azioni efficaci e risolutive”.

In bilico la sopravvivenza di tantissime strutture assistenziali in tutta Italia. Se chiuderanno andranno a casa i loro Pazienti e anche il personale impegnato al loro interno.

Al momento l’unica cosa da fare è ridurre le spese e non lo si può fare offrendo meno qualità dell’assistenza o licenziando il personale, già esiguo e costretto a turni massacranti per “mandare avanti la baracca”.

Cosa dirà la politica a 15 giorni dalle elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano? Vedremo, noi di AssoCareNews.it continueremo a parlare dell’argomento.

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