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Edizione del 08/09/2022
Estratto da pag. 1
Il caro energia costerà alla Sanità regionale almeno 20 milioni
Il caro energia, sempre che i prezzi non si impennino ancor di più, costerà alla sanità umbra almeno 20 milioni nel 2022. L&rsqu...
Il caro energia, sempre che i prezzi non si impennino ancor di più, costerà alla sanità umbra almeno 20 milioni nel 2022. L’assessore regionale, Luca Coletto, spiega che “questa è la proiezione che gli uffici hanno fatto ma potrebbe anche subire delle variazioni, purtroppo non certo al ribasso, a seconda del costo dell’energia”. E che i venti milioni di spese extra diventeranno, anzi sono già, un problema per la sanità umbra messa a dura prova da bilanci affatto rosei non è una deduzione ardua. “Come Regione, sia io che la presidente Tesei - aggiunge Coletto - sediamo a tutti i tavoli e insieme alle altre Regioni stiamo chiedendo con insistenza al governo che ci vengano dati fondi. Mancano all’appello cinque miliardi di spese Covid. E il tema sia in conferenza Stato- Regioni che in commissione Sanità è all’ordine del giorno. Del resto - aggiunge l’assessore - diversamente noi cosa potremmo fare? E’ vero che siamo l’istituzione più prossima ma come possiamo intervenire senza un aiuto a livello nazionale?”. Prima del piano del Mite lo stesso Coletto aveva chiesto che ospedali e Rsa non venissero compresi nel piano di tagli ai costi dell’energia. “Ma non basta, infatti noi non abbiamo un’idea finita della dimensione del costo futuro e questo non aiuta a programmare”. 

 

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Per quanto riguarda invece l’allarme lanciato dalle associazioni del volontariato sanitario che nei giorni scorsi dal Corriere dell’Umbria hanno parlato del “rischio di sospensione di alcuni servizi” se non venissero adottati provvedimenti di adeguamento delle tariffe di rimborso o di razionalizzazione delle strategie, l’assessore dice: “Ovviamente non possiamo permetterci di far saltare questa rete che è fondamentale per il nostro territorio. Dobbiamo stare attenti a non arrivare al punto in cui l’assistenza sanitaria e sociale sul territorio deve decidere se andare avanti o rimetterci. Con il governo ci stiamo facendo portatori anche di questa istanza”. Le associazioni - Croce Rossa, Anpas e Misericordie - avevano già incontrato la Regione a maggio ed era stato programmato un nuovo punto a settembre. “Stiamo incontrando tutti - spiega l’assessore Coletto che nei giorni scorsi con la presidente, Donatella Tesei e il direttore regionale alla Sanità Massimo D’Angelo ha incontrato sindacati e università per il piano sanitario - e non negheremo niente a nessuno”. 

 

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Le associazioni si occupano del 70% dei trasporti sanitari per quanto riguarda le visite mediche, le dimissioni e le sedute di terapia da fare in ospedale, un servizio indispensabile per fa funzionare il sistema. Intanto, per quanto riguarda la razionalizzazione dei consumi nei corridoi del Broletto si parla di uffici amministrativi di ospedali e Asl, in cui forse qualche luce a una certa ora, potrebbe essere spenta. 

 

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