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Edizione del 08/09/2022
Estratto da pag. 1
Wartsila, sindacati: "Azienda ha respinto le richieste dei lavoratori, del sindacato e del governo confermando delocalizzazione e licenziamenti"
Pubblichiamo dal Coordinamento Sindacale Nazionale FIM-FIOM-UILM della Wärtsilä Italia   Oggi 7 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico i [...]
Pubblichiamo dal Coordinamento Sindacale Nazionale FIM-FIOM-UILM della Wärtsilä Italia

 

Oggi 7 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico i Ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea

Orlando, alla presenza del Presidente del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, hanno

riconvocato il tavolo di crisi Wartsila alla luce dell’apertura della procedura dello scorso 14 luglio per

la dismissione di parte dell’attività produttiva e il conseguente licenziamento 451 dipendenti del sito

di Bagnoli (TS).

Nell’incontro Fim Fiom Uilm hanno ribadito la richiesta di ritiro dei licenziamenti e di interrompere la

procedura. È stato sottolineato che ci sono ancora tutte le condizioni industriali per mantenere le

produzioni di motori marini e propulsori per le centrali elettriche. Posizione sostenuta anche dal

Governo.

L’azienda ha respinto le richieste dei lavoratori, del sindacato e del governo confermando la

delocalizzazione e i licenziamenti

Si tratta di una “delocalizzazione a tradimento” con 451 licenziamenti che si configura sempre più

come decisione scellerata, politica e non industriale.

Wartsila ancora una volta gira le spalle, non solo al governo Italiano, ma a tutto il paese.

Abbiamo apprezzato la posizione espressa a nome del Governo, dai Ministri Giorgetti e Orlando nel

rivendicare la continuità produttiva e occupazionale e riconoscere nel sito triestino una vocazione

industriale strategica per l’intera filiera della cantieristica .

Importante ora un intervento urgente del parlamento per modificare la Legge 234/21 introducendo

misure più efficaci nel contrastare le scellerate delocalizzazioni di multinazionali.

Contro queste scelte di Wartsila, che pregiudicano il futuro dell’intera Wartsila Italia, Fim Fiom

Uilm proclamano un ulteriore pacchetto di almeno 8 ore di sciopero da effettuarsi in tutti i siti

secondo le modalità definite dalle Rsu.