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Edizione del 31/08/2022
Estratto da pag. 1
Verso il voto, Salvini e Meloni divisi su tutto. Conte sfida Letta in Veneto. Il leader della Lega: “Su luce e gas siamo in guerra” Meloni: “Troviamoci lunedì in Parlamento e approviamo norme per i cittadini” - La Provincia Pavese
I due leader del centro destra hanno diverse posizioni su molti punti: dalla questione Ucraina alla gestione dei migranti e alla gestione della flat tax. Conte aggancia nei sondaggi il Carroccio, mentre Meloni vola. Calenda sorpassa Berlusconi
A 25 giorni dal voto, la campagna elettorale è concentrata attorno al caro bollette e all’emergenza gas che rischiano di mettere in ginocchio molte famiglie e imprese a partire dal prossimo autunno. I leader dei principali partiti chiedono un intervento del governo e ognuno di loro, nei rispettivi programmi, snocciola ricette e formule per affrontare la questione energetica. E continua a tenere banco, nel centro destra, anche la questione migranti. Sempre sul fronte della destra è Giorgia Meloni che si smarca dagli altri leader della coalizione. La numero uno di FdI è data ampiamente in vantaggio dai sondaggi e lavora da futura premier: apre all’armistizio delle bollette e dice sì al rigassificatore di Piombino, interviene sulla Flat tax, tema caro a Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, parla di blocco navale per far fronte al flusso dei migranti e fissa il punto su una questione: «Se diventerò premier non rinuncerò a mia figlia Ginevra di 6 anni». Salvini, intanto, precisa che «In Italia non esiste alcuna minaccia fascista». E mentre Giuseppe Conte rivendica il lavoro fatto durante i suoi governi e rilancia il tema del «Superbonus» e del «Reddito ci cittadinanza», nel centro sinistra il leader del Pd Enrico Letta va a caccia di voti in Veneto, terreno della Lega: «Sfiderò chi ha fatto cadere Draghi». E in una intervista a La Stampa, Giuseppe Provenzano sottolinea che «la destra è unita solo contro i poveri» e che «sul lavoro il Pd ha corretto gli errori». Il podcast 1 – 25 giorni al voto - Conte ruba voti a Salvini, Calenda ruba voti al Cav, Meloni ruba voti a tuttiIl podcast 2 – Per la gioia dei no vaxL’intervista – Elsa Fornero: “Ma il machismo dei populisti non digerirà una donna premier”I sondaggi – Vola FdI, Conte aggancia Salvini 09.01 – Berlusconi, senza FI la destra non governa «Il centrodestra vincerà perché Forza Italia ne fa parte. Senza di noi non vi sarebbe centrodestra, vi sarebbe una destra democratica, come c'è in altri Paesi, che raccoglierebbe un numero importante di voti, ma insufficiente a governare. Noi siamo i garanti del profilo liberale, cristiano, garantista, europeista, atlantico del futuro governo. Siamo il centro, quello vero, quello del Partito popolare europeo che orgogliosamente rappresentiamo in Italia». Lo dice Silvio Berlusconi intervistato dal Corriere della Sera. Alla domanda se sia pronto “a fare largo a Giorgia Meloni in caso di vittoria della destra o se prova un pizzico di gelosia politica”, l'ex premier risponde: «Lei crede davvero che una persona con la mia biografia professionale e politica potrebbe provare gelosia verso qualcuno?». Quanto a un nuovo intervento del governo in tema di energia, Berlusconi ribadisce di essere d'accordo, ma «sarebbe preferibile farlo senza ulteriori scostamenti di bilancio, se le risorse disponibili lo consentiranno». Rispondendo alle domande sulla invasione russa dell'Ucraina, il leader di FI aggiunge che «la mia posizione coincide esattamente con quella del governo italiano, dell'Unione Europea, della Nato», «ho già detto più volte che sono deluso per quel che è successo in Ucraina. La guerra è la cosa più folle che esista. Speriamo che finisca presto perché le conseguenze umanitarie, economiche e geopolitiche sono molto gravi per tutti, Russia compresa». E sui rapporti tra il partito di Vladimir Putin e la Lega conclude: «Non ho nessun titolo per giudicare vicende che riguardano altri, ma mi sembra che questi presunti rapporti, semplicemente, non esistano».09.00 – Speranza: “Salvini e Meloni non cerchino i voti dei No Vax” 08.58 – Zingaretti, con la destra più ingiustizie e paure Flat Tax uno schiaffo a dignità persone. M5s? Non gioisco Le contraddizioni nell'alleanza di centrosinistra sui rigassificatori? «Le vere contraddizioni sono nelle destre», risponde il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e candidato alle elezioni politiche, intervistato dal Corriere della Sera: «Si sono uniti per chiedere voti, ma sono divisi su temi fondamentali come l'Europa, i rapporti euroatlantici, le politiche di immigrazione, lo scostamento di
bilancio, il servizio di leva. Persino sull'ingiusta flat tax hanno tre proposte diverse che però rivelano una identità, quella sì comune». «Proporre la flat tax che riduce la progressività delle aliquote e che può portare al taglio di sanità, scuola e politiche sociali - avverte -, è uno schiaffo in faccia alla dignità delle persone e conferma un dato: il populismo non aiuta il popolo, lo usa». Non potevate ricucire con i 5 Stelle? «Letta non aveva altra scelta: si è rotto unilateralmente un patto di fiducia - afferma -. Non sono tra coloro che hanno gioito, ma il voto dei 5 Stelle è stato un errore. Aggiungo, però, che hanno inciso non poco tre anni di picconate al progetto di un'alleanza ampia». Sottolinea poi che «nel Lazio, ma non solo qui, uniti da un programma condiviso stiamo governando bene. Sul futuro mi sembra un esercizio inutile. Dipenderà da tante cose».08.45 – Speranza: “Isolamento positivi,per elezioni voto domiciliare” «Se una persona è positiva è interesse di tutti che non contagi altri e resti in isolamento. Come fatto nelle ultime elezioni, c'è la possibilità del voto domiciliare, cosi come per le persone inferme. Anche per queste elezioni il voto domiciliare c'è e lo si può usare anche in questo caso. Dobbiamo mantenere un elemento di prudenza». Così il ministro della Salute Roberto Speranza a Radio Capital, rispondendo ad una domanda in merito all'impossibilità per le persone positive di andare a votare il 25 settembre. 

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