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Edizione del 18/08/2022
Estratto da pag. 1
Elezioni Politiche 2022, le news di oggi. Meloni: «No al salario minimo, l`unica via è tagliare le tasse sul lavoro»
Le notizie di oggi 18 agosto 2022: gli aggiornamenti in tempo reale e la diretta in vista della tornata elettorale del 25 settembre. Berlusconi: «L''It...
No di Giorgia Meloni al salario minimo per legge come proposto nei programmi elettorali di Pd e Cinque Stelle. «Sono assolutamente d'accordo sul risultato da ottenere - risponde la leader Fdi, candidata premier in pectore del centrodestra- ma una norma per introdurre per fissare per legge è un po' uno specchietto per allodole. Il tema dell'aumento dei salari italiani bassi e fermi - dice ai microfoni di Mattino 24 a Radio 24- è serissimo. Ma su come realizzare l'aumento dobbiamo ragionare bene e decidere dove mettere le risorse che in questo momento abbiamo. Per me il salario lo si aumenta di certo con un taglio netto del cuneo fiscale in busta paga accompagnato agli incentivi alle imprese ad assumere e occupare. La strada per me è quella e la avrei già seguita. La proposta di Fdi per le imprese 'più assumi meno tasse paghi' significa questo».

11:36 - Calenda: «Non esiste voto utile, le coalizioni sono quattro»

«Non esiste voto utile perché sono in campo quattro coalizioni non due. La partita si gioca col proporzionale e mel proporzionale al Senato: a Roma partivamo dal 6 e abbiamo finito al 20 per cento». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, presentando la coalizione neocentrista che lui guida, nel corso di una conferenza stampa al Senato.

«Non vi chiedono - ha spiegato - un voto per governare ma per non far vincere gli altri. Nessuna delle coalizioni che si presenta alle elezioni sarà in grado di governare il Paese. La destra è divisa, con Berlusconi alleato del Pd. Il programma della coalizione di destra non dice nulla, ha dei titoli. Per finire con la posizione internazionale della Meloni: io non credo al rischio fascista, l'Italia è piuttosto un Paese anarchico. Ma mentre in Italia si parla tanto di fascismo, in altri Paesi se ne parla poco ma dirimente per relazioni. Se Meloni non avrà il coraggio di togliere la fiamma dal simbolo, dichiaratamente postfascista, il problema è che i leader degli altri Paesi europei non le stringeranno la mano. E noi siamo un Paese che a forza di fare cavolate è finito per essere fortemente dipendente dal sostegno europeo».

Dall'altro lato, ha proseguito Calenda, «la sinistra con Fratoianni Di Maio e Bonelli, mettiamo il caso che vincano che fanno, come governano? Non hanno un programma comune. Tutti i riferimenti all'agenda Draghi si sono dissolti. Vorrei dire agli elettori del Pd, con cui ho tentato veramente di fare un'alleanza, che cinque minuti dopo le elezioni si rialleeranno con i 5 stelle, basta vedere le dichiarazioni di Orlando Boccia Emiliano e Bettini».

Secondo Calenda «nessuna di queste coalizioni è in grado di garantire la continuazione del Pnrr; Salvini e Berlusconi voterebbero contro armi all'Ucraina e ci collocherebbero fuori dalla Nato».

11:35 - Di Maio: «Calenda sparge odio e rancore»

«Carlo, il sollievo è reciproco. Continua a spargere odio e rancore, la cosa ti viene bene. Hai scelto di schierarti dalla parte di chi ha fatto cadere il governo Draghi, ne prendiamo atto. Ma basta lezioni di coerenza. P.S. saluta Renzi». Lo afferma il ministro Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, rispondendo al tweet di Carlo Calenda che parla di «sollievo» per non avere il ministro degli Esteri candidato alleato.

11:32 - Calenda: «Mensilità in più detassata per combattere l'inflazione»

«Proponiamo una mensilità in più detassata finanziata metà dalle imprese e metà dallo Stato per combattere l'inflazione, grazie al gettito Iva in più dovuto all'inflazione». Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, presentando la coalizione neocentrista che lui guida, nel corso di una conferenza stampa al Senato.

11:30 - Lega, ricandida intera squadra al governo, capigruppo e vicesegretari

La Lega ricandida in Parlamento l'intera squadra di ministri, viceministri e sottosegretari che la hanno rappresentata nel Governo Draghi, insieme ai capigruppo alla Camera e al Senato e ai vicesegretari. Lo riferiscono fonti della Lega, sottolinea che «correrà alle Politiche del 25 settem
bre per la Lega anche uno dei più rilevanti editori italiani come Antonio Angelucci».

11:24 - Reddito cittadinanza, Renzi: «Con Calenda valutazioni diverse»

«Con Calenda condividiamo il fatto che il reddito di cittadinanza è una misura che non ha funzionato. Sulle conseguenze di questo però io sono più tranchant. Per lui si può modificare e migliorare. Io non lo penso».

Il leader Iv Matteo Renzi, ai microfoni di Mattino 24 su Radio 24 , torna a bocciare il reddito di cittadinanza, prendendosela soprattutto con Luigi Di Maio. «Vederlo annunciare dal balcone di palazzo Chigi l'abolizione della povertà - ha detto Renzi- è stata una pagina indecorosa. Come lo è stata vederlo salire lo scalone del Nazareno per un collegio...».

11:17 - Meloni: «In liste FdI prevale meritocrazia»

«La presentazione delle liste porta sempre polemiche. Tanto più l'avvento del Movimento 5 Stelle che ha raccontato che arrivare in Parlamento poteva essere la pesca delle occasioni e che ha aperto la possibilità a chiunque, senza avere una storia e fare gavetta, di avere speranze di entrare». Lo ha affermato la presidente Fdi Giorgia Meloni, ospite a Radio 24 a 24 Mattino, sottolineando che Fratelli d'Italia «sta componendo le liste nel modo più meritocratico possibile».

"Noi della coalizione di centrodestra - ha detto ancora Meloni - siamo insieme per scelta e compatibilità di visione, abbiamo valori e scelte di fondo comuni. E siamo già insieme al governo di 15 Regioni. Dall'altra parte, invece, sono divisi su tutto: stanno insieme solo sperando di battere la Destra».

11:09 - Golden power, Meloni: «Andrà esteso»

«Penso che il 'golden power' dello Stato vada esteso». Lo ha detto la presidente Fdi Giorgia Meloni, rispondendo a Radio 24 a una domanda di Mattino 24 «Ricordo che il golden power è stato attivato a inizio pandemia dall'allora governo Conte su nostra proposta - ha aggiunto Meloni- consentendo di salvare moltissime aziende italiane, che altrimenti sarebbero state acquisite e avremmo continuato a perdere gioielli di famiglia».

10:50 - Meloni: «Stop aziende extracomunitari apri e chiudi in Italia»

«Deve finire l'odioso fenomeno dell'abusivismo e della concorrenza sleale nel commercio, nel turismo, nei servizi, nella manifattura, ecc. Non permetteremo più il gioco dell'apri e chiudi fatto da soprattutto dagli extracomunitari, quello di aziende che non pagano un euro di tasse, agiscono nell'illegalità e poi chiudono i battenti prima che lo Stato si accorga di loro, per riaprire magari con altro nome. Chi vuole lavorare da noi è il benvenuto, ma chi arriva da fuori dell'Unione Europea, prima di aprire la serranda, dovrà presentare una fidejussione a garanzia del pagamento delle tasse. Così che tutti possano competere tutti ad armi pari. Restituiremo dignità e libertà alle persone oneste che creano lavoro e ricchezza in Italia». Lo afferma in un video sui suoi social Giorgia Meloni, presentando quella che chiama «rivoluzione copernicana» che intende introdurre se andrà al governo.

10:27 - Meloni: «Blocco navale nel mio programma non c'è»

«Nel programma del centrodestra la la dicitura blocco navale non c'è: viene sempre mistificato. Fratelli d'Italia dice da sempre che noi dobbiamo chiedere all'Europa una missione europea in accordo con le autorità libiche per difendere i confini europei, creare degli hot spot in Africa per valutare già lì chi può venire e chi no, controllare gli spostamenti e rimandare a casa chi non ha le carte in regola». Lo ha affermato la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, candidata premier in pectore del centrodestra ai microfoni di «24 Mattino Estate' su Radio24.

10:00 - Berlusconi: «L'Italia tornerà al nucleare, di quarta generazione»

«Il nostro compito è quello di tutelare l'ambiente, la qualità dell'aria che respiriamo, il mondo intorno a noi. Per questo, quando saremo al governo accelereremo al massimo la realizzazione di impianti per le energie rinnovabili, per sfruttare il calore d
el sole, l'energia del vento e dell'acqua, il moto delle maree. Nello stesso tempo, riprenderemo in mano la ricerca sul nucleare di quarta generazione, come tutta l'Europa ha deciso di fare: la ricerca che ci potrà dare in futuro energia pulita e sicura in grande quantità». Lo afferma Silvio Berlusconi, nella «pillola del giorno» sul programma elettorale di Forza Italia e di governo del centrodestra, dedicata al capitolo energia.

«In tutto il mondo, ma soprattutto in Italia - afferma il leader Fi- l'energia è un grande problema. L'aumento delle bollette mette in ginocchio famiglie e imprese e la dipendenza dall'estero - magari da paesi instabili o dilaniati da conflitti - pone a rischio i nostri rifornimenti.Proprio ieri, sono pervenute nuove previsioni, secondo le quali le tariffe dell'energia potrebbero raddoppiare. Un vero dramma per le famiglie e imprese italiane».

09:52 - Renzi: «A elezioni scelta fra Draghi o Meloni Premier»

«Io dico che a scegliere dovranno essere gli italiani. Per me dopo le elezioni a palazzo Chigi deve restare Mario Draghi e non Giorgia Meloni. Draghi è per me il più adatto a fare l'interesse del Paese in questo frangente nazionale e internazionale. Il meglio per il Paese è che il Governo lo guidi Draghi, non Meloni. Poi decideranno gli italiani».

Ospite di Radio 24 a Mattino 24 poco prima della conferenza stampa in cui Carlo Calenda presenta il programma comune di Azione e Italia Viva, Matteo Renzi spiega che «è solo il governo Draghi quello a cui ho detto che potremo dare i nostri voti».

"Non vorrete farmi spoilerare la conferenza stampa fra poco di Calenda -aveva detto poco prima Renzi- e farmi litigare per questo con lui. Cosa che in passato - ha ironizzato- non ci è riuscito difficile fare..."

09:41 - Reddito cittadinanza, Meloni: «E' ingiusto, mi vanto di non averlo votato»

«Mi vanto che Fdi sia stato l' unico partito che non ha votato mai reddito cittadinanza: è una misura ingiusta. Uno stato giusto non mette tutte le persone sullo stesso piano. Distingue chi non può da chi non vuole lavorare». Lo dice ospite a Mattino 24 su radio 24 Giorgia Meloni, candidata premier in pectore del centrodestra, confermandone l'abolizione se entrerà a palazzo Chigi.

"Va distinto - sottolinea la presidente Fdi - il sostegno al reddito di chi ha una difficoltà oggettiva a lavorare perchè fragile, invalido o con problemi personali o familiari particolari che è doveroso e giusto a invece l'incentivo a far assumere i disoccupati da parte delle imprese. Se avessimo già dato alle imprese per questo la cifra che stiamo spendendo per il reddito avremmo forse molti più occupati al lavoro che disoccupati a casa».

"La povertà in Italia - osserva ancora Meloni - con l'avvento del reddito non è diminuita, è aumentata. Dunque il reddito di cittadinanza non ci ha aiutato. Perchè la povertà non si abbatte per decreto come pretendeva Di Maio, si combatte producendo posti di lavoro. Incentivando e sostenendo le aziende ad assumere, non lasciando a casa la gente che può lavorare dandogli uno stipendio».

09:30 - Meloni: «Aumento pensioni minime da valutare, cifra non c'è»

«La quantificazione di una cifra non c'è. Bisogna capire la praticabilità di quanto si possono aumentare le pensioni minime. Io come tutto il centrodestra sono certa che le pensioni minime sociali e di invalidità siano inadeguate. E che le risorse per renderle adeguate a inflazione e una realtà che muta si possono certamente trovre in un sistema che oggi spende 100 miliardi in bonus inutili e finanzia un inutile reddito cittadinanza inutile». Lo ha detto la presidente Fdi Giorgia Meloni, candidata premier in pectore del centrodestra, a Mattino 24 su Radio 24 a proposito dell'aumento delle pensioni minime che Silvio Berlusconi ha quantificato in 1000 euro per tutti.

"Noi - ha sottolineato Meloni - vogliamo realizzare un sistema previdenziale e di assistenza giusto ed equilibrato nel suo complesso. Le risorse ci sono. In Italia abbiamo speso 180 mld i
europei ottenuti per la pandemia. E ora ne abbiamo da gestire 25mld investiti sul Pnrr. Dobbiamo farlo bene. Lavoreremo per questo».

08:47 - Flat tax, Letta: «Irrealizzabile, impedisce ridurre tasse sul lavoro»

«Se uno dice che vuole la flat tax, misura irrealizzabile e che crea disuguaglianza, non può contemporaneamente dire che vuole la riduzione delle tasse sul lavoro. O l'una o l'altra. La nostra proposta fiscale invece si basa sulla riduzione delle tasse sul lavoro per dare una mensilità in più ai lavoratori e questa è una misura che va a sostegno di questi ultimi e delle imprese. Questa misura era già stata costruita e dettagliata nelle sue coperture. Sarebbe entrata in vigore già a dicembre, se il governo Draghi fosse rimasto in carica». Lo sottolinea, fra l'altro, il segretario del Pd Enrico Letta, intervistato da Il Giornale di Vicenza.

08:45 - Visco: «Meno tasse ai più ricchi, è inaccettabile»

«Possono presentarla e imbellettarla in mille modi, ma il messaggio è uno solo: meno tasse per i più ricchi. È un messaggio inaccettabile e completamente fuori dal dibattito politico sulle tasse in corso in tutto il mondo». Così Vincenzo Visco, ministro delle Finanze con i governi Prodi, D'Alema e Amato, boccia la flat tax dalle pagine di Repubblica. «È solo una battaglia identitaria della destra, è sicuro che non si farà», aggiunge.

Quello delle tasse agitato dalla destra, è «un argomento demagogico e populista quanti altri mai - sottolinea Visco - La destra non è neanche tanto sofisticata da voler ingannare l'opinione pubblica nascondendo dietro le ricette anti-tasse la privatizzazione di scuola, sanità, previdenza, perfino della carità. Vuole solo gettare fumo negli occhi».

08:43 - Letta: «Ho scelto Vicenza per dimostrare che possiamo vincere»

«Vicenza è il cuore del Veneto. Con questa provincia ho sempre avuto negli anni rapporti forti e intensi: mi sento a casa». Inoltre «penso che la nostra campagna elettorale non debba essere in difesa ma in attacco. Se fosse stata in difesa mi sarei candidato in Toscana ma così facendo avrei trasmesso il messaggio di un segretario nazionale che si rinchiude nella fortezza protetta. Invece voglio dimostrare che queste elezioni possiamo vincerle. E quindi ho deciso di fare un'incursione laddove la partita è più difficile, laddove i risultati del Pd sono oggettivamente più bassi che altrove, laddove, soprattutto, il numero di coloro che hanno tradito Draghi è altissimo». Lo dice il segretario del Pd intervistato dal Giornale di Vicenza.

08:34 - Letta: «Partita congresso ultimo dei problemi, unità ora è reale»

Il congresso del Pd dopo le elezioni per passare la mano in caso di sconfitta alle elezioni «è l'ultimo dei problemi: l'unità nel partito è reale. E adesso ci dobbiamo concentrare solamente su questa campagna elettorale perché è decisiva per l'Italia».

Lo dice al Giornale di Vicenza il segretario del Pd Enrico Letta, respingendo l'accusa di aver imitato Matteo Renzi nella scelta delle candidature, epurando avversari interni e facendo spazio solo ai più fedeli. «Semplicemente -contesta Letta- non è vero: basta scorrere l'elenco per rendersene conto. Le liste del 2018 erano un monocolore renziano, stavolta invece garantiscono il pluralismo interno. Avrei voluto ci fosse più spazio per tutti ma il taglio dei parlamentari ha reso tutto molto complesso e le proteste purtroppo devono tenere conto di questa riduzione».

08:21 - Presidenzialismo, Letta: «E' un gravissimo errore, lo combatteremo»

Il presidenzialismo in Italia «penso sarebbe un gravissimo». Per questo «combatteremo per evitarlo». Lo dice il segretario del Pd Enrico Letta, intervistato da Il Giornale di Vicenza, città dove sarà candidato alla Camera.

"Sono contrario - spiega Letta- non perché pensi che il presidenzialismo porti a una dittatura, ma perché la nostra Costituzione è anti-presidenzialista. Chi propone oggi la torsione presidenziale non sta proponendo un aggiustamento della Carta ma la sua cancell
azione per andare verso un impianto sbagliato che gioca sull'uomo forte o la donna forte di cui il nostro sistema non sente il bisogno».

"Mi colpisce - afferma ancora il segretario del Pd- che la campagna elettorale del centrodestra sia cominciata con la caduta del governo e sia proseguita con l'attacco a Mattarella di cui sono addirittura state vocate le dimissioni».

07:07 - Fedriga ad Avvenire: «Riforme da fare, non da soli»

«Non alimentare troppe attese. Riforme da fare, non da soli». Intervista al governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga - su Avvenire - che mette in fila i capisaldi della Lega «di governo».

Il governatore dice: «Mattarella e Draghi, caduto il governo, hanno rassicurato i ceti produttivi garantendo continuità. Fra i modelli il semi-presidenzialismo: non cambia il ruolo del Quirinale, ma rafforza l'esecutivo, con l'elezione diretta del premier».

06:51 - Speranza al Corsera: «Ambiguità sui vaccini rischia di farci male»

«L'ambiguità sui vaccini rischia di farci molto male. Il 40% non sa chi votare, la partita è ancora aperta». Così Roberto Speranza in un'intervista al Corriere della Sera firmata da Marco Galluzzo.

Secondo il ministro Speranza la destra ha seguito un modello alla Bolsonaro, lasciar correre e si sono viste le conseguenze. Per lui «tutte le forze politiche» dovrebbero dismettere ogni ambiguità: «riconoscano che la campagna di vaccinazione è stata fondamentale e si impegnino a continuarla con determinazione. Se si fa questo allora il tema può uscire dalla campagna elettorale, sarebbe auspicabile. Io da ministro non posso che chiedere un approccio condiviso nazionale, ma ancora non lo vedo. Qual è il problema? Si cercano i voti dei no vax?».

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