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Dir. Resp.
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Edizione del 13/08/2022
Estratto da pag. 1
Scuole dell’infanzia, le regole per il rientro in classe. Mascherine per il personale a rischio
Pubblicate dal Ministero dell’Istruzione le “Indicazioni strategiche ad interim per preparedness e readiness ai fini di mitigazione delle infezioni da SARS-CoV-2 nell’ambito dei servizi educativi per l’infanzia gestiti dagli Enti locali, da altri enti pubblici e dai privati, e delle scuole dell’infanzia statali e paritarie a gestione pubblica o privata per l’anno scolastico 2022 -2023”.
Il documento fa seguito a quello dedicato alle scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, pubblicato nei giorni scorsi, ed è stato messo a punto, tenendo in considerazione le peculiarità didattiche ed educative dei servizi per l’infanzia. Le indicazioni sono state definite dall’Istituto Superiore della Sanità con i Ministeri della Salute e dell’Istruzione e con la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. “Le Indicazioni – riferisce il Ministero – sono uno strumento utile per pianificare le attività dei prossimi mesi e propongono, da un lato, misure standard di prevenzione per l’inizio dell’anno scolastico che tengono conto del quadro attuale, dall’altro, ulteriori interventi da modulare progressivamente e attivare in base alla valutazione del rischio, al possibile cambiamento del quadro epidemiologico”.
Come già per le scuole elementari, medie e superiori, il documento individua come possibili misure di prevenzione di base per la ripresa scolastica: permanenza a scuola consentita solo senza sintomi/febbre e senza test diagnostico per la ricerca di SARS-CoV-2 positivo; igiene delle mani ed etichetta respiratoria; sanificazione ordinaria (periodica) e straordinaria in presenza di uno o più casi confermati; strumenti per gestione casi sospetti/confermati e contatti e ricambi d’aria frequenti. L’utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria (FFP2) viene indicato per il personale a rischio di sviluppare forme severe di COVID-19
Il documento individua come possibili ulteriori misure di prevenzione sulla base di eventuali esigenze di sanità pubblica e di cambiamenti del quadro epidemiologico, da adottarsi gradualmente e solo in seguito a precise decisioni di carattere sanitario a livello nazionale:
– Distanziamento di almeno 1 metro tra gli adulti;
– Attività educative da svolgersi prevedendo gruppi stabili di bambini, compatibilmente con gli spazi disponibili e le potenzialità organizzative, per ridurre al minimo le occasioni di contatto tra bambini appartenenti a gruppi diversi;
– Utilizzo dei bagni da parte dei bambini controllato in modo tale da evitare affollamenti e l’intersezione tra gruppi diversi;
– Evitare l’uso promiscuo di giocattoli tra bambini appartenenti a gruppi diversi. Non è consentito portare negli spazi delle attività oggetti o giochi da casa;
– Accoglienza e ricongiungimento: ove possibile, organizzare la zona di accoglienza all’esterno; qualora in ambiente chiuso, si provvede con particolare attenzione alla pulizia approfondita e all’aerazione frequente e adeguata dello spazio. Può accedere alla struttura un solo adulto accompagnatore;
– Sanificazione periodica di tutti gli ambienti predisponendo un cronoprogramma ben definito, da documentare attraverso un registro regolarmente aggiornato. Le superfici toccate più frequentemente andranno disinfettate almeno una volta al giorno;
– Uscite e attività didattiche esterne sospese;
– Utilizzo di mascherine chirurgiche, o di dispositivi di protezione respiratoria di tipo FFP2, in posizione statica e/o dinamica per chiunque acceda o permanga nei locali scolastici (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica), fatta eccezione per i bambini;
– Utilizzo di dispositivi di protezione respiratoria di tipo FFP2 per tutto il personale scolastico (da modulare nei diversi contesti e fasi della presenza scolastica);
– Concessione palestre/locali a terzi con obbligo di sanificazione non a carico del personale della scuola e a conclusione delle attività nel giorno di utilizzo;
– Somministrazione dei pasti nelle mense limitando il più possibile la promiscuità tra bambini di gruppi diversi;
– Consumo delle merende nello stesso spazio di esperienza dedicato al gruppo dei bambini.