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Edizione del 12/08/2022
Estratto da pag. 1
Berlusconi: “Se passa il presidenzialismo Mattarella deve dimettersi”. Letta: “Attacco al Colle, destra pericolosa”. Di Maio: "Il Cav vuole buttare giù il Capo dello Stato". Calenda: “Non è più in sé”. Conte: “Ha calato la maschera”
Accordo tra Azione e Italia viva: «Il nostro programma sarà molto chiaro, l’agenda Draghi»
Accordo tra Azione e Italia viva: «Il nostro programma sarà molto chiaro, l’agenda Draghi»

La giornata politica è subito infiammata da Silvio Berlusconi, che in diretta a Radio Capital svela il vero piano del centrodestra: subito il presidenzialismo e, se passa, via Sergio Mattarella e subito il voto. Ovviamente la prospettiva infiamma il dibattito. Enrico Letta risponde immediatamente che «questa dichiarazione è la dimostrazione di quello che noi diciamo: per battere la destra l'unica alternativa è votare la coalizione che è nata attorno al Pd». Una destra pericolosa, dice.  Ieri c’è stato l’accordo fra Italia viva e Azione per la nascita del terzo polo. Oggi depositeremo il programma e «sarà molto chiaro: l'agenda Draghi», ha annunciato Calenda.«Lascio che sia lui a guidare la campagna elettorale», ha detto Renzi. Da stamani si depositano in Viminale i simboli dei partiti. Meloni «tolga la fiamma dell'Msi» dal suo, chiede il Pd. Intanto comincia la campagna elettorale. Il Pd di Letta la farà girando l’Italia in minibus elettrico, e promette meno tasse ma non ai ricchi. Il centrodestra presenta il programma dei patrioti: meno tasse e tassa flat, stretta sui migranti, più Italia in Europa.

L’intervista – 

Berlusconi: "Se passa il presidenzialismo Mattarella si dovrebbe dimettere"

Gli aggiornamenti ora per ora

10.28 – Conte: «Parole di Berlusconi? Il centrodestra ha calato la maschera» «Con le parole di Silvio Berlusconi il centrodestra ha calato la maschera, ammettendo che la riforma costituzionale in senso presidenzialistico di cui parla prefigura un semplice accordo spartitorio: Giorgia Meloni premier, Matteo Salvini vicepremier e ministro dell'interno, Silvio Berlusconi primo presidente della nuova Repubblica presidenziale, dopo avere ottenuto le dimissioni di Sergio Mattarella- afferma il capo politico M5S Giuseppe Conte – Non permetteremo che le Istituzioni siano piegate alle fameliche logiche spartitorie delle forze di destra».

10.21 – Ceccanti (Pd): «Da destra combinato disposto orbaniano» «Dalla destra un combinato disposto orbaniano- sostiene il costituzionalista Dem, Stefano Ceccanti-. Occorre concentrare i consensi sulla coalizione imperniata sul Pd. Bisogna chiedersi cosa succede se si mettono insieme, come è giusto fare, le proposte costituzionali di Meloni sul primato del diritto interno su quello dell'Unione, che scardinerebbe il mercato unico e che servirebbe a sganciarsi dagli standard dello Stato di diritto posti dall'Ue, con le dichiarazioni di stamani di Berlusconi, che parla del tutto genericamente di presidenzialismo, senza chiarire pesi e contrappesi, né la volontà di discutere con le altre forze politiche, ma essendo precisissimo solo su una norma transitoria che dovrebbe far decadere prima possibile Sergio Mattarella, eletto solo da pochi mesi. Ecco  l'insieme delle proposte della destra». Aggiunge Ceccanti: «Il combinato disposto che chiarisce bene il significato di ognuna, dà una chiara idea orbaniana di democrazia illiberale. Questo ci spiega non solo quello che si vorrebbe fare a Costituzione modificata, ma allude anche e soprattutto a quello che si immagina già di fare a Costituzione invariata, esasperando i conflitti con gli organi di garanzia». 

10.18– Mulè (FI): «Nessun attacco a Mattarella» «Facciamo chiarezza: non c'è nessun attacco alla persona del presidente Sergio Mattarella. Il centrodestra ha inserito nel suo programma l'elezione diretta del presidente della Repubblica all'interno delle regole della Costituzione e dello stato democratico. Il fantomatico attacco a Mattarella per il quale si sta agitando la sinistra che non ha programmi e non ha proposte, non esiste. Le dichiarazioni del presidente Berlusconi sono ovvie – afferma a Radio 1 Giorgio Mulè, sottosegretario alla Difesa ed edid esponente di Forza Italia– Perché è evidente che cambiando la forma costituzionale ci sono conseguenze: introducendo il presidenzialismo con l'elezione diretta del presidente della Repubblica ci sarebbe al più un periodo transito
rio tra il passaggio da una forma all'altra e lo stesso presidente della Repubblica potrebbe avvertire l'esigenza di lasciare il mandato per poi magari essere anche rieletto». E aggiunge: «E’ tutto alla luce del sole ed è offensivo che già da subito la sinistra agiti inesistenti spettri di golpismo e anticostituzionalismo. La Costituzione, ed e' previsto dalla costituzione stessa, non è immodificabile: si modifica secondo le regole o con una maggioranza di due terzi in parlamento o con un referendum. Non c'è nulla di strano, si chiama democrazia. Fa così male? Fa male alla sinistra del nullismo e dell'ipocrisia, quella stessa sinistra modello accozzaglia che nel 2006 con l'Unione propose nel suo programma la riforma della costituzione nel senso di un premierato forte e allora nessuno gridò al golpe. Perché se lo fa la sinistra e' democratico, se lo fa il centrodestra diventa un pericoloso tentativo di attentato alla Costituzione».

10.09 – Pd: «Eversione» «La campagna per le Elezioni Politiche 2022 non è ancora ufficialmente iniziata, ma Berlusconi vuole già cacciare il presidente Mattarella. Indossano il doppiopetto, girano video rassicuranti in tre lingue, ma alla fine è la destra di sempre. Eversiva e pericolosa», scrive su Twitter Antonio Misiani, segreteria nazionale Pd.

10.04 –Letta: «Berlusconi evoca le dimissioni di Mattarella. Destra pericolosa» «Berlusconi dopo aver fatto cadere Draghi stamani attacca Mattarella ed arriva ad evocarne le dimissioni. Siamo noi che agitiamo lo spettro di una destra pericolosa per il Paese?». Così Enrico Letta su Twitter.

9.59 – Calenda: «Berlusconi non è più in sé» «Berlusconi non è Mattarella a doversi dimettere ma tu a non dover essere eletto. Ci stiamo lavorando». Così Carlo Calenda, leader di Azione, su Twitter. «Dopo aver cacciato Draghi adesso anche Mattarella. Non credo che Berlusconi sia più in sé», aggiunge.

9.44 –Di Maio: «Berlusconi vuole presidenzialismo per buttare giù Mattarella» «Che il presidenzialismo fosse nel programma della destra lo sapevamo ma ora sappiamo il vero motivo. Berlusconi vuole il presidenzialismo per buttare giù Mattarella. Non c'è nulla di moderato in tutto questo». Così il leader di Impegno Civico e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a Radio 24 in merito alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi sul presidenzialismo.

9.15 – Berlusconi: «Con ok al presidenzialismo via Mattarella e voto». Sì a condono e rientro di capitali dall’estero «Io spero che la riforma costituzionale sul presidenzialismo si farà, E' dal '95 che ho proposto un sistema presidenziale" per l'Italia. Un sistema "perfettamente democratico che la democrazia la esalta consentendo al popolo di scegliere direttamente da chi essere governato» ha detto il leader di Fi, Silvio Berlusconi a Radio Capital aggiungendo che «se la riforma entrasse in vigore sarebbero necessarie le dimissioni» di Mattarella «per andare all'elezione diretta di un capo dello Stato che, guarda caso, potrebbe essere anche lui». Berlusconi ha anche aggiunto che con la destra ci sarà il condono e il rientro dei capitali dall’estero. Ci sarà sia un condono e un rientro di capitali dall'estero, gli chiedono? «Sì, immagino di sì. Non conosco ancora la proposta di Fratelli d'Italia (sul rientro dei capitali, ndr), ma penso che si farà». «Sono convinto che la flat tax si farà - ha poi aggiunto - perché è lo strumento più efficace per lo sviluppo e che in tutti i paesi in cui è stata adottata ha portato benefici». Quali? Gli è stato chiesto: «Hong Kong, la Russia - alla quale l'ho suggerita io - l'Albania, la Romania, la Bulgaria... insomma sono tanti, 56».

8.27 – Cingolani: «Nessun dubbio che il prossimo governo mantenga l’agenda del Pnrr serrata» «Non ho motivo di dubitare che il prossimo governo, qualunque esso sia, non manterrà l'agenda molto serrata del Pnrr- dichiara al Foglio il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani-. Ne sono profondamente convinto. Sia per questioni di responsabilità, come è ovvio che sia, perché solo un irresponsabile potre
bbe pensare di rimettere in discussione un contratto firmato con la Commissione europea, sia per questioni di opportunità, perché il Pnrr è un patto vincolante e non tenere fede a un patto vincolante significa minare alla radice la credibilità di un paese».  Aggiunge Cingolani: «In questi mesi, il governo Draghi ha lavorato bene. Le strutture predisposte non solo nei ministeri ma anche a livello centrale, anche all'interno di Palazzo Chigi hanno la forza di lavorare garantendo continuità a un percorso che considero irreversibile».

8.19 – Calenda: «Spero che gli italiani rompano con il bi-populismo» «Non so se il nostro Polo sarà terzo, primo o secondo. Questo lo decideranno gli italiani- afferma Carlo Calenda-. Quello che è nato è il Polo della serietà e del buonsenso. Cioè il Polo delle persone che vogliono fare per il Paese cose molto precise. Dai rigassificatori ai termovalorizzatori, ma anche interventi sul salario minimo, il taglio del cuneo fiscale, il rilancio di impresa 4.0, più fondi alla sanità e all'istruzione, politiche vere per i giovani. Insomma, molte delle cose di cui Draghi ha parlato nel suo ultimo intervento in Parlamento. Ecco, più che di Terzo polo, parlerei di “Italia sul serio”». E aggiunge al Messaggero il leader di Azione: «Quando ha stretto un accordo con Fratoianni, Bonelli e Di Maio la confusione è diventata tale, il messaggio è diventato così contraddittorio e incomprensibile, che mi sono chiamato fuori. A me piacciono le scelte chiare e nette. L'idea del patto con Italia viva è nata perché siamo consapevoli che c'è tante gente stanca di dover votare per coalizioni che sanno perfettamente che non riusciranno mai a governare». 

8.12- Stasera a Olbia Salvini incontra il governatore sardo Solinas Matteo Salvini sarà stasera dalle 18 a Olbia per un comizio davanti al municipio di Corso Umberto. Prima dell'incontro pubblico il leader della Lega dovrebbe avere un faccia a faccia con il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas del Psd'Az, partito alleato della Lega alle prossime Politiche, per provare a convincerlo a candidarsi al Senato nell'Isola. Una eventuale candidatura del governatore sardo, che Solinas ha ufficialmente escluso nei mesi scorsi, però, potrebbe riaprire i giochi per un eventuale rimpasto in giunta o, in caso di elezione, addirittura aprire le porte a una fine anticipata della legislatura, che dovrebbe concludersi naturalmente nel 2024.

8.04 – Per la consegna dei simboli elettorali Pli in pole position, Lega nona Pli, Maie e Sacro romano impero cattolico sono i primi tre partiti a presentare il loro simbolo al Viminale. Il Pli, che ha cominciato a mettersi in fila ieri mattina, non è in coalizione con il centrodestra. Tra i partiti più grandi la Lega è al nono posto. Il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, diversamente dal solito, non ha fatto nottata con i militanti del Carroccio.

7.56 – Di Maio: «Impegno civico sarà la sorpresa. Calenda e Renzi due estremisti» «Noi saremo la sorpresa di queste elezioni», afferma il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. fondatore di Impegno civico. Quanto alla novità del Terzo polo “battezzato" ieri da Matteo Renzi e Carlo Calenda, per Di Maio «Calenda che dà lezioni di coerenza non è credibile. A novembre diceva in tv “mi sono rotto di Renzi, il suo modo di far politica mi fa orrore”. Sono due estremisti». Il titolare uscente della Farnesina parla anche del Movimento 5 Stelle: «Non credo ci possa essere compatibilità tra la coalizione progressista e il partito di Conte, che ha scelto l' autodistruzione», dice, in merito al rapporto con il Pd. «Impegno civico andrà oltre il 3% e ci sarà spazio per tutti quelli che vorranno correre nelle liste. Ci poniamo come coloro che intercettano il voto moderato, con un partito fatto di proposte, pragmatismo e concretezza».  Quanto alla mancata candidatura di Di Battista, Di Maio sottolinea: «Conte sta coronando il suo sogno, distruggere quel che era rimasto del M5S. Lui e Grillo passano il tempo a litigare sul secondo mandato, sul simbolo, sulle Parla
mentarie. Con colpevole ritardo Grillo si è accorto che Conte gli sta distruggendo il M5S».

7.39 – Tajani: «Meno tasse per tutti, serve pace fiscale» «Noi puntiamo a una riforma della politica sociale, per dare sostegno a chi non è in grado di poter lavorare, alle famiglie più povere. Ridurremo i beneficiari del reddito di cittadinanza e destineremo quelle risorse agli anziani con pensioni più basse, agli invalidi – dichiara a Qn il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani-. Per quanto riguarda la parte fiscale - aggiunge - ribadiamo il nostro assoluto no a patrimoniali, imposte di successione straordinarie e innalzamento delle tasse. Puntiamo a una pace fiscale, che non è un condono e ci farebbe recuperare risorse preziose. E poi vogliamo la riduzione del cuneo fiscale e l'introduzione di una flat tax che ci permetterebbe anche l'emersione del sommerso e quindi un aumento del gettito».

7.18 – Calenda: «L'obiettivo è Draghi al governo» «La nostra idea è che bisognerà andare avanti con l'agenda Draghi e possibilmente con Draghi per rafforzare il lavoro che è stato fatto. Perché non possiamo tornare indietro, alla destra e alla sinistra, ai fascisti e ai comunisti», afferma al Carlino il leader di Azione, Carlo Calenda.

7.12 – Tajani: «Il terzo polo è destinato ad arrivare quarto» Preoccupato da Azione e Italia Viva? «Ma figuriamoci. L'ultimo sondaggio che ho letto dava Azione all'1,1% e Italia Viva siamo lì. È il terzo polo che è destinato ad arrivare quarto. Diciamolo, è un voto sprecato. E poi è un polo raffazzonato, ci sono persone che fino a due giorni fa si sono insultate. Vediamo quanto è stato capace di fare Calenda nell'ultima settimana: è gente che cambia le alleanze come magliette. Come è possibile fidarsi? La loro è chiaramente una alleanza elettorale per racimolare un po' di voti», dichiara al Carlino, Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia.

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