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Edizione del 09/08/2022
Estratto da pag. 1
L’effetto pioggia già finito: «Mazzata sull’agricoltura»
Il livello è a -8,25. Capodilista (Confagricoltura): «Per cerealicoltura e ortofrutta perdite del 50-60%»
CREMONA - Lo scorso weekend i temporali hanno provocato diversi disagi, ma non sembrano avere avuto effetti significativi sul livello del fiume Po: anche ieri, all’altezza del vecchio ponte in ferro, la stazione idrometrica è stata stabile sui -8,25 metri. Il prossimo Osservatorio sulla crisi idrica è in programma per il 24 agosto e, come sottolinea Andrea Colombo, funzionario dell’Autorità distrettuale del Po, «la situazione resta da monitorare perché a fronte dell’aumento delle portate dopo le precipitazioni, è attesa una nuova diminuzione e il riempimento dei grandi laghi alpini rimane critico».

Giordano Emo Capodilista a Rai News 24

Di certo i danni per l’agricoltura continuano. Secondo una prima stima arrivata da Bruxelles l’emergenza climatica costerebbe 65 miliardi di euro l’anno ai Paesi dell’Unione Europea. Di questo ha parlato anche il vicepresidente di Confagricoltura, Giordano Emo Capodilista: ai microfoni di Rai News 24 ha sottolineato che il fenomeno della siccità non è inedito perché si era già presentato in passato, ma ha subito aggiunto che quest’anno ha colpito maggiormente il Nord Italia.

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Ha ricordato, quindi, che il Po serve un terzo della produzione agricola nazionale e che la mancanza d’acqua nel bacino, unita alla risalita del cuneo salino dal mare, sono delle calamità che stanno colpendo in primis la cerealicoltura e l’ortofrutta, con perdite del 50-60% e purtroppo, in alcuni casi, con la rinuncia ai raccolti. Capodilista ha anche affrontato il tema del caro energia e delle ripercussioni sui prezzi di frutta, verdura e cereali, evidenziando come gli aumenti siano stati legati al conflitto ma anche alla speculazione sui mercati. «Gli aumenti sono molti e il fondo stanziato con il decreto Aiuti Bis potrà aiutare gli agricoltori – ha detto – ma va rifinanziato. Perché 200 milioni non bastano, considerando anche che il settore primario è il primo della filiera e che pertanto spesso gli agricoltori non riescono a fare sicuramente utile né ad influire sulla catena finale, la grande distribuzione».

Nel frattempo, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera all’intesa sul decreto ministeriale che, per la prima volta, garantisce 45 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture irrigue in ambito nazionale. Di queste risorse, circa 9,5 milioni di euro saranno assegnati proprio all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po per la progettazione di infrastrutture idriche rilevanti, da ripartire tra i vari interventi che l’Autorità stessa riterrà finanziabili. 

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