quotidianomolise.com
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 1190
Edizione del 06/08/2022
Estratto da pag. 1
Il sindaco: i molisani pagano sulla propria pelle la scelta dei governi di centrosinistra di rinunciare a servizi sanitari fondamentali, in virtù di norme inaccettabili, quelle del decreto Balduzzi
Con il procedimento 296/2022 il Tar ha respinto il ricorso sul disservizio di Emodinamica.
Il ricorso era stato proposto dal sindaco di Termoli Francesco Roberti e dai componenti della maggioranza consiliare di centrodestra in qualità di cittadini termolesi.
“Come cittadini di Termoli – si legge nella nota – prima ancora che come amministratori, abbiamo ritenuto fosse nostro preciso dovere fare tutto il possibile per scongiurare il grave disservizio di Emodinamica aperto solo a singhiozzo. Questo perché eravamo e siamo ancora convinti, anzi convintissimi che trattandosi di servizi salva vita afferenti il comparto dell’emergenza urgenza, i relativi trattamenti vadano garantiti h24, tanto più che il San Timoteo è l’ospedale di tutto il basso Molise, non solo di Termoli, e in estate, com’è noto, l’utenza quintuplica. Senza dimenticare le criticità del servizio 118 e della viabilità che rende per niente agevole raggiungere il Cardarelli di Campobasso.
Il Tar Molise non ha condiviso la nostra preoccupazione, valorizzando il fatto che il DM 70/2015 (Balduzzi) ha prescritto Emodinamica h24 soltanto per gli ospedali Hub di I livello, cioè il Cardarelli, non anche per quelli Spoke come il San Timoteo.
Ancora una volta, dunque, i molisani pagano sulla propria pelle la scelta dei governi di centrosinistra di rinunciare a servizi sanitari fondamentali, in virtù di norme inaccettabili, quelle del decreto Balduzzi, su cui in Conferenza Stato regioni, nel lontano agosto 2015, avrebbe dovuto essere posto il veto. Ma il passato è passato: per il futuro, la prossima programmazione deve necessariamente prevedere espressamente che i servizi salvavita siano garantiti h24 a tutti i cittadini, a partire proprio dall’Emodinamica. E in questo senso la nostra battaglia continua senza arretrare di un millimetro. Il trattamento riservato ancora una volta all’ospedale San Timoteo ci impone una seria riflessione politica e dunque paghiamo la mancanza di rappresentanti locali sia nella politica regionale che in quella Nazionale che abbiano a cuore le sorti del Basso Molise.
Tale deriva non potrà più essere tollerata, non saremo più disposti ad essere gregari o semplici spettatori delle sorti del nostro territorio”.