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Edizione del 30/07/2022
Estratto da pag. 1
Razzo cinese in caduta libera sulla Terra, frammenti rischiano di cadere sulla Sicilia: ecco quando
Di ora in ora si fanno sempre più accurate le previsioni sulla caduta dello stadio centrale del razzo cinese ‘Lunga marcia 5B’, in rientro incontrollato in atmosfera.Le ultime stime aggiornate, elaborate dall’americana Aerospace Corporation, collocano l’evento intorno alle 20:26 (ora italiana) di sabato 30 luglio, con un’incertezza di circa 6 ore. La situazione rimane comunque in evoluzione: il margine di errore rimarrà sostanziale fino all’ultimo.In base alle previsioni attuali di caduta, la Protezione Civile ha fatto sapere che, dalle misurazioni, non si possono ancora escludere tre differenti traiettorie verso l’Italia. Queste ultime potrebbero interessare il Centro-Sud, in particolare Lazio (da Latina verso Sud), Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.Il Centro Space Situational Awareness di Poggio Renatico, in coordinamento con il Comando delle Operazioni Spaziali (Cos) della Difesa, che opera alle dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi), sta monitorando il rientro incontrollato nell’atmosfera del secondo stadio del razzo cinese che, il 24 luglio, aveva portato in orbita il modulo Wentian della stazione spaziale della Repubblica Popolare Cinese.Si è tenuto questa mattina presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile il primo incontro del tavolo tecnico che seguirà le operazioni di rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore cinese PRC-CZ5B.Alla riunione, hanno preso parte, oltre all’Asi, (Agenzia Spaziale Italiana) un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa – Covi e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione di Protezione civile della Conferenza delle Regioni.Successivamente, nonostante la bassa possibilità che uno o più frammenti del lanciatore possano colpire il nostro Paese, il Capo del Dipartimento, Fabrizio Curcio, ha presieduto il Comitato operativo della Protezione civile per informare sull’evoluzione dello scenario atteso le componenti e le strutture operative del Servizio nazionale, nonché le Regioni interessate.Sulla base degli ultimi dati forniti dall’Agenzia Spaziale Italiana, al momento la previsione di rientro sulla terra è fissata in un’ampia finestra di incertezza tra la sera del 30 luglio e la sera del 31 luglio. In questo periodo sono previste, sul nostro Paese, 3 differenti orbite che andranno ad interessare, per alcuni secondi, 5 porzioni di territorio delle regioni centro-meridionali e insulari. Non è quindi ancora completamente possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite possano cadere sul nostro territorio.