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Edizione del 29/07/2022
Estratto da pag. 1
Elezioni 2022, le news sul Governo di oggi 29 luglio - politica
Attesa per il vertice con Calenda, Gelmini e la ministra per il Sud del governo Draghi. All’indomani dell’inchiesta sulle “ombre russe” lo scontro si accende tra i partiti. E nei 5 stelle vince la linea di Grillo sul limite delle candidature
Alla fine l’ha spuntata la linea del fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. Nomi illustri dei pentastellati non saranno quindi ricandidabili in seguito all’esito della decisione presa oggi di confermare il tetto del doppio mandato.Tra scontri e avvicinamenti, continua il balletto dei partiti in quest’estate di campagna elettorale. Nelle ultime ore l’annuncio di Mara Carfagna fuoriuscita da Forza Italia che si candiderà nel partito di Carlo Calenda ‘Azione’. Attesa per la conferenza stampa che la vedrà sedersi al suo fianco assieme a un’altra delle ex forziste più in vista: la ministra Mariastella Gelmini. Ma a tenere banco all’indomani dell’inchiesta “Ombre russe” che ha rivelato i legami tra l’intelligence russa e la Lega, i partiti chiedono spiegazioni al cerchio magico del leader Matteo Salvini. Sembra definitiva la rottura tra M5s e Pd con quest’ultimo che rifiuta di guardare verso il centro di Renzi. Se da un lato Giuseppe Conte afferma che "Non ci sono possibilità di rapporti con il Pd” e derubrica i tentativi di alleanza del centrosinistra come “un'ammucchiata", dall’altra Matteo Renzi accusa Letta di escludere il dialogo con lui “per motivi personali”. L’approfondimento – Salvini, bufera russa: le rivelazioni de “La Stampa” agitano al politicaIl commento – Giannini: “Sul Russia-gate la Lega ha molto da chiarire e noi nulla da spiegareIl retroscena – Lega, da Mosca a Pechino: i contatti dell’emissario di Salvini con l’ambasciata a Roma11.40 – Toti: “No clima da guerra fredda e paura dei cosacchi” "Riportarci a un clima di guerra fredda credo che non sia consono al Paese, come non penso che nessuna forza politica abbia mai pensato che il nostro fronte fosse quello di Putin. Non credo che chiunque vada a palazzo Chigi possa mai governare rinunciando alla Nato, all'Unione europea, alla moneta unica. Una paura dei cosacchi che abbeverano i cavalli alle fontana di San Pietro non è cosa di questa campagna elettorale". Così il leader di Italia al centro, Giovanni Toti, in conferenza stampa alla Camera.11.30 – M5s: “Nessuna deroga sul tetto dei due mandati” A quanto apprende l'Adnkronos da autorevoli fonti, non ci sarà nessuna deroga alla regola del tetto dei due mandati. La decisione, a quanto si apprende, è stata già comunicata dal leader del movimento Giuseppe Conte ai 'veterani' del M5S. Saltano, dunque, nomi storici del Movimento. Tra questi, Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, artefice dell'approdo di Conte nel M5S.11.20 – Conte, su doppio mandato valuterete nostro grado di coerenza "A fine giornata valuteremo il grado di coerenza del Movimento 5 stelle". Lo ha detto il presidente di M5s, Giuseppe Conte, anticipando che nel corso della giornata verrà ufficialmente sciolto il nodo sulla questione del doppio mandato.11.00 – Renzi: “Se Pd ci esclude è per rancori personali” "Letta, in una intervista, ha detto 'Renzi no'. Se questa è la linea del Pd ne prendiamo atto, ma sono cose che riguardano rancori personali più che la politica". Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi parlando delle alleanze. Calenda? "Carlo deve decidere se allearsi con il Pd o fare una cosa centrale, se fa la seconda io lo preferisco, se sceglie il Pd, in bocca al lupo", afferma l'ex presidente del consiglio.10.30 – Quartapelle: “Il centrosinistra superi in fretta le divisioni” Chiede che vengano "superate le divisioni" e "in fretta" si "trovi il modo di accordarsi" per "mettere insieme tutte le forze europeiste decise a opporsi alla deriva sovranista e illiberale che imboccherebbe il Paese qualora vincesse la destra". Così in un'intervista a Repubblica, la deputata e responsabile Esteri del Pd, Lia Quartapelle parlando di elezioni e alleanze. Sul caso Lega-Russia ricorda che "abbiamo sollevato la questione delle ombre russe sulla caduta del governo, alcuni partiti hanno provato a impedirci che ne parlassimo; uno è stato zitto, cioè il M5S; tutti gli altri hanno detto che è gravissimo lasciare spazio a questo tipo di interferenze".10.00 – Conte: “Pd fa ammucchiata, mai alleati”
"Io non apro e chiudo spiragli, fessure. Ieri ho detto che per il futuro non escludo un dialogo con il Pd, ma non parlavo di alleanza, vedo che il Pd ha cambiato posizione anche sul salario minimo". Nessuna alleanza dunque in vista? "Assolutamente no. Che rapporti può avere il M5S con una forza politica che fa alleanze che vanno da Calenda a Renzi a Di Maio, è un'ammucchiata in cui non ci potremo mai ritrovare", perché regge su "personalità divisive, la politica fatta così è tutto e il contrario di tutto". Così il leader del M5S Giuseppe Conte09.30 – Renzi: “Con Letta non ci sentiamo da tempo” "Con Letta non ci sentiamo da tempo. Ha fatto sapere ai giornali che riteneva non utile un'alleanza con noi, poi mi pare di aver visto dichiarazioni diverse. con Calenda ci siamo visti. Sia con Letta e con Calenda l'elemento chiave non è quello di una sistemazione personale per me il ragionamento è la politica. In un Paese in cui la situazione politica e economica è molto seria bisogna decidere cosa proporre ai cittadini cosa dobbiamo". Lo dice il leader di Italia viva, Matteo Renzi.09.00 –  Renzi, alleanze si fanno su contenuti non su poltrone "È ovvio che non siamo ben visti. Noi siamo sempre stati soli in questa legislatura. Noi da soli abbiamo mandato a casa Conte. Se il tema dell'alleanza" è sui contenuti "io mi siedo al tavolo. Non è il mio obiettivo, invece, quello di salvare la poltrona. Il punto è salvare la faccia e non la cadrega". Così Matteo Renzi a Radio 24. "Che cosa si fa sul rigassificatore?", si chiede il leader di Iv. "Se il Pd vuole fare un'alleanza sulle cose serie parliamone", afferma.08:00 – Carfagna lascia FI e si candida Azione di Calenda Mara Carfagna lascia Forza Italia e si unisce ad Azione di Carlo Calenda. La ministra per il Sud lo ha annunciato in un'intervista al Corriere della Sera. "La scelta più difficile, anche umanamente per la riconoscenza che devo a Silvio Berlusconi, è stata quella di lasciare FI - ha detto Carfagna - . Il passo successivo è stato più semplice. Oggi formalizzerò la mia candidatura con Azione di Carlo Calenda, che rappresenta a mio giudizio l'unica proposta politica capace di salvare il Paese da una nuova stagione di estremismi". Carfagna ha scelto Azione "perché ha una proposta europeista, liberale, garantista, fedele al patto europeo e occidentale, capace di dire la verità agli elettori, di prendere impegni seri e poi di rispettarli fino in fondo, e quindi in sintonia con tutto ciò in cui credo da sempre".

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