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Edizione del 28/07/2022
Estratto da pag. 1
Elezioni politiche e il drastico taglio del numero dei parlamentari
Elezioni politiche e il drastico taglio del numero dei parlamentari Riforma fatta a metà che complica ulteriormente  la soluzione dei problemi
Elezioni politiche e il drastico taglio del numero dei parlamentari

di Giancarlo Lunghi

Siamo già in campagna elettorale per le elezioni politiche anticipate del prossimo 25 settembre dove andremo a votare con un drastico taglio della rappresentanza parlamentare, particolarmente colpita la nostra regione soprattutto a livello di Senato.

La riduzione dei membri del Parlamento aveva una sua logica contro la  cosiddetta casta  ma come tutte le proposte portate avanti dal Movimento 5 stelle trattasi di riforme a metà che complicano ulteriormente  la soluzione dei problemi.

Infatti ridurre a 600 il numero dei parlamentari 400 alla Camera, 200 al senato aveva un senso se contemporaneamente si realizzava una unica assemblea parlamentare, una unica Camera di 600 membri, magari con il potenziamento e la costituzionalizzazione della Conferenza Stato Regioni  Enti Locali valorizzando il ruolo delle Autonomie  nel circuito politico-decisionale.

Infatti alcuni Costituzionalisti come Sabino Cassese, Enzo Cheli Andrea Manzella, Francesco Clementi e lo scomparso Prof. Beniamino Caravita hanno manifestato il loro parere favorevole a questa soluzione che non è stata minimamente presa in considerazione e che avrebbe ridato una funzione centrale al Parlamento sia nella produzione normativa che nella funzione di controllo del Governo.

La nostra Regione potrà contare su 9  Parlamentari, di cui 6 alla Camera e 3 al Senato ridotto all’osso come rappresentanza. Alla Camera i Collegi dell’Uninominale passano da tre a due, Umbria 1 che comprende le aree del Perugino,parte della fascia Appenninica, l’Alto Tevere,l’Assisano-Bastiolo e solo parte del Trasimeno.

L’Umbria 2 comprende parte della provincia di Perugia e specificatamente Foligno, Spoleto,Valnerina, Todi parte del Lago Trasimeno (comuni diPanicale Citta della pieve Castiglione del Lagoe l’intera provincia di Terni. In questi due collegi uninominali sarà eletto il candidato che prende maggiori consensi.

Per quanto riguarda il Plurinominale dove saranno eletti 4 deputati rimarrà il collegio unico regionale. Il Senato avrà un solo collegio uninominale che eleggerà un Senatore e un Collegio Plurinominale che eleggerà due senatori tra liste concorrenti e comprenderà  l’intera Regione Umbra

Nelle ultime elezioni politiche del 2018 nei 5 collegi umbri dell’uninominale, la vittoria in tutti e 5 è andata al centro destra che ha ottenuto importanti risultati.

Ora siamo in campagna elettorale dopo che è stato affossato il Governo Draghi, persona di grande valore e spessore e della cui caduta sono responsabili in primis i 5 stelle che hanno dato l’occasione  a Lega e Forza italia di staccare la spina togliendogli la fiducia.

Infatti la compagine governativa di Forza Italia, composta da Brunetta Gelmini e Carfagna non era per niente d’accordo e lo sta dimostrando con posizioni rese pubbliche che prevedono l’abbandono di quel partito che secondo loro ha perso i connotati di forza moderata  liberale e popolare.

Ora vedremo anche in Umbria come si comporranno le alleanze sia nel centro sinistra che nel centro destra e la posizione autonoma che assumeranno i 5 stelle dopo che il Pd ha dichiarato chiuso ogni tipo di alleanza politico-elettorale con quel partito.

L’unica cosa certa è che avremo candidature scelte da ristretti gruppi dirigenti dei vari partiti e con candidati nominati soprattutto nei collegi plurinominali dove non esistono preferenze e si è eletti in base ai voti presi dalle singole liste e secondo l’ordine di inserimento dei nominativi nelle diverse liste.

Siamo agli inizi della tornata elettorale, ci auguriamo una campagna senza colpi bassi e con proposte di programma serie e che tengano conto della situazione del Bilancio dello Stato, ma se il buon giorno si vede dal mattino sarà una campagna elettorale dura e difficile che non riguarda solo i problemi della pandemia, della situazione economica e sociale, dell’aumento della povertà e delle diseguaglianze ma
anche a livello internazionale  rispetto alla Unione Europea, alla Nato, alle alleanze dei paesi occidentali e allla guerra in Ucraina.

Certo stiamo facendo elezioni in un momento complicato per il nostro paese ma per fortuna a PalazzoGhigi c’è ancora Mario Draghi, in carica per gli affari correnti che sicuramente affronterà alcuni problemi connessi alla difficile situazione politica economica e sociale dell’Italia.

Comunque buona campagna elettorale a tutti gli attori, ai partiti e soprattutto agli italiani che vadano, nonostante tutto avotare  e non disertino le urne.