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Edizione del 25/07/2022
Estratto da pag. 1
Zingaretti: "Io candidato? Dipende dal Pd". E Renzi lancia Bonaccini - Politica
Letta concova la Direzione nazionale del partito. Il leader di Italia Viva: "Fossi in Enrico, come candidato premier sceglierei il governatore dell''Emilia-Romagna"
Letta concova la Direzione nazionale del partito. Il leader di Italia Viva: "Fossi in Enrico, come candidato premier sceglierei il governatore dell'Emilia-Romagna"

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Roma, 25 luglio 2022 - Grandi manovre nel Pd, piombato in piena campagna verso le elezioni del 25 settembre dopo la strenua difesa del governo Draghi. "Io candidato in Parlamento? Guardi dipende molto dal mio partito", dichiara stamattina Nicola Zingaretti a Radio Anch'io. "Io sono amministratore grazie ai cittadini della mia comunità ormai da 14 anni perché abbiamo sempre vinto insieme le elezioni. Io sono a disposizione di un progetto politico, poi dipenderà da Enrico, dal gruppo dirigente del Pd", aggiunge. "La mia consiliatura è finita, perché nel Lazio dopo due mandati non ci si può ricandidare e penso che due mandati per un presidente di regione siano sufficienti", dice ancora. "Sicuramente combatterò, strada per strada e nelle piazze per ridare speranza a questo paese che è la mia gente e alla mia comunità", conclude.

I dem, nel frattempo, hanno convocato per domani la Direzione nazionale del Partito. Si parte martedì 26 luglio dalle ore 9 in modalità ibrida, nella sede di via Sant'Andrea delle Fratte 16. All'ordine del giorno l'analisi della situazione politica, le elezioni e il regolamento per le candidature. La relazione e la replica del segretario saranno trasmesse in diretta streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube del PD.

Intanto, è Matteo Renzi a dare un consiglio ad Enrico Letta sulla via del voto. Il segretario Pd è il candidato premier migliore?, gli viene chiesto durante un'intervista al Corriere. "Decida lui - risponde il leader di Italia Viva -. Fossi al suo posto sceglierei uno bravo a vincere le elezioni che sembravano già che sembravano già perse: Stefano Bonaccini". E spiega i motivi: "Ha preso il voto dei moderati e quello degli estremisti di sinistra, ha fermato Salvini nel momento in cui sembrava impossibile".

Un endorsement esterno su cui taglia corto lo stesso Bonaccini. "Queste sono cose che non contano davvero nulla", si limita a commentare il governatore a proposito delle parole del leader di Italia Viva. Piuttosto, aggiunge subito, "mi auguro che si riesca a mettere insieme una coalizione che abbia alcuni capisaldi dal punto di vista programmatico, che possa partire come perimetro su cui costruire l'alleanza da coloro che hanno dato la fiducia al Governo Draghi pochi giorni fa".

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