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Edizione del 20/07/2022
Estratto da pag. 1
Mario Draghi alla conta in Senato. Salvini: "In Aula faremo quello che serve agli italiani" - HuffPost Italia
Attesa per il voto di fiducia a Palazzo Madama. I 5 stelle intenzionati ad ascoltare il premier e poi decidere come votare
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La crisi di Governo arriva alle sue giornate clou: oggi il Senato, domani la Camera. Il presidente del Consiglio Mario Draghi prende la parola in Senato alle 9.30 per quella che si preannuncia come una lunga giornata a Palazzo Madama, che si conclude con il voto di fiducia al Governo.  

M5S: ascoltiamo e decidiamo. Fonti del Movimento 5 Stelle, osservato speciale della votazione, ieri in tardissima serata facevano trapelare che verrà ascoltato il discorso di Draghi per poi decidere come votare in Aula. 

Salvini: "Oggi faremo quello che serve agli italiani". Era passata da tempo la mezzanotte quando si concludeva la riunione fiume, in due tranche, del centrodestra di maggioranza, che ha anche incontrato Draghi a Palazzo Chigi. Al termine bocche cucine, ma in mattinata arriva il video sui social di Matteo Salvini: "Dopo la crisi di governo causata dai 5 Stelle, dopo giorni di minacce e provocazioni, con decine di parlamentari che cambiano partito per salvare la poltrona e con un Pd che insiste a parlare di ius soli, ddl Zan e legge elettorale, invece di mettere al centro stipendi, bollette e lavoro, oggi si decide. E la Lega, unita e compatta, deciderà solo e soltanto per il bene e il futuro dell'Italia" afferma il leader leghista, lasciando intendere, prima delle comunicazioni del premier, che arriverà un sostegno al Governo. 

Il Pd non molla Conte. Ieri sera, alla Festa dell'Unità di Roma, Enrico Letta ha glissato alla domanda sull'alleanza del Pd con i 5 stelle. "Io penso che gli italiani si aspettano che il governo prenda la fiducia e faccia le cose che servono agli italiani. Poi discuteremo di tutto il resto subito dopo" ha detto il segretario dem. Oggi però basta un'intervista della deputata dem ed ex ministra Marianna Madia su Repubblica - che parla di "incompatibilità di cultura politica", di "una profonda differenza sul modo di intendere la politica come servizio al Paese" rispetto ai 5 stelle di Conte, di "alleanza impossibile" - che fonti del Nazareno precisano all'Agi che queste parole "non riflettono il pensiero della segreteria Pd".

Toti: "Chi stacca la spina pagherà un prezzo altissimo". "Comunque vada, questa crisi da drammatica sta diventando ridicola, chi eventualmente si incaricherà di staccare la spina sta facendo male i suoi conti. Perché pagherà un prezzo molto alto" sostiene Giovanni Toti, leader di Italia al Centro e governatore della Liguria, secondo cui "sarà il passaggio per arrivare davvero alla Terza Repubblica: può nascerne un fronte della responsabilità e uno del richiamo della foresta, del populismo, del mero qui e ora". 

 

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