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Edizione del 19/07/2022
Estratto da pag. 1
Scanno, il 30 luglio disvelamento del dipinto murale di San Cristoforo
A conclusione dei lavori di restauro del dipinto murale di San Cristoforo si terrà a Scanno sabato 30 luglio, il disvelamento dell’opera.
L’AQUILA – A conclusione dei lavori di restauro del dipinto murale di San Cristoforo (secoli XVIII-XX) si terrà a Scanno sabato 30 luglio alle ore 18:30 in Via Silla-Piazzetta dell’Olmo, il disvelamento dell’opera.

All’inaugurazione del dipinto murale di San Cristoforo saranno presenti il Sindaco di Scanno Giovanni Mastrogiovanni, l’Assessore Regionale alle aree interne Guido Quintino Liris e il Direttore dei Lavori Architetto Matilde Landriscina. L’intervento di recupero del manufatto, gravemente danneggiato dal trascorrere del tempo, è stato fortemente voluto dai proprietari dell’edificio, i Signori Fedora Galante, Claudio D’Alessandro e Silvio Notarmuzzi, con il desiderio non solo di intervenire sul degrado delle facciate esterne, ma soprattutto per restituire alla memoria storica del borgo di Scanno il maestoso dipinto murale (2,00×6,00 metri), con la raffigurazione del Santo Ausiliatore.

Il manufatto artistico risultava essere stato già oggetto di un corposo intervento nel 1931 a opera del pittore Francesco Bolloni, intervenuto su un dipinto più antico eseguito dal maestro Pietro Brunetti nel 1705 che a sua volta aveva “rifatto la figura di San Cristoforo sulla casa dell’Università”, ovvero il Comune.

L’edificio che ospita il dipinto ha quindi una lunga storia: in origine risultava essere la sede della Chiesa del SS. Sacramento dinanzi alla quale (in Largo dell’Olmo) il Comune, non avendo ancora una sede propria, teneva i consigli. Ai proprietari quindi il plauso per aver intrapreso in forma privata e con forte senso civico l’azione di recupero del manufatto artistico e di aver contribuito così a ricostruire un pezzo di storia del bellissimo borgo di Scanno.

OVINDOLI – Un 45enne è stato bloccato con il taser e arrestato dai carabinieri di Avezzano dopo aver girato sulle strade della località San Potito, frazione di Ovindoli, armato di machete, in modo da impedire il transito delle auto e minacciando i passanti.

Come riporta l’Ansa, protagonista dell’episodio un uomo del posto in evidente stato di alterazione che dovrà rispondere di resistenza e minacce aggravate a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e porto abusivo di armi.

La pattuglia intervenuta ha cercato di far desistere il 45enne: scongiurando una grave situazione di pericolo, l’uomo è stato neutralizzato con l’utilizzo del taser ed è ora in carcere in attesa dell’udienza di convalida dinanzi al Gip dello stesso Tribunale.

I carabinieri rendono noto che l’utilizzo del taser, per la prima volta in provincia dell’Aquila, è stato necessario ed è stato portato avanti nel rispetto la normativa vigente e tutte le direttive ministeriali recentemente diramate. Nella specifica circostanza è stato anche attivato il protocollo sanitario con l’intervento contestuale di un’ambulanza del 118. Nessun pericolo per la salute della persona coinvolta. 

CALASCIO – “L’antico paese vivrà una nuova dimensione. Un piccolo gioiello di cultura e storia che punta a promuovere un sistema integrato di investimenti sul patrimonio culturale, naturalistico e abitativo, allo scopo di attivare una nuova sorgente di sviluppo, nuove economie funzionali al ripopolamento e al recupero di un patrimonio inestimabile. Oggi è un giorno storico non solo per questo centro dell’area interna ma per l’intero Abruzzo”.

Sono parole del presidente della giunta regionale Marco Marsilio che, nella splendida cornice di Rocca Calascio, ha partecipato all’evento di presentazione del progetto ‘Rocca Calascio Luce d’Abruzzo’ vincitore nell’ambito della misura contenuta nel PNRR per la rigenerazione dei borghi a rischio abbandono.

Si tratta del bando ‘Attrattività dei Borghi’ di rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, da 20 milioni di euro, voluto dal Mibact con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), stanziati dall’Europa.

Sono intervenuti, oltre al presidente Marsilio  il sindaco di Calascio Paolo Baldi a fare gli onori di casa, gli assessori regionali Guido Quin
tino Liris e Daniele D’Amario, Cristina Collettini, soprintendente per le province di L’Aquila, Teramo, Chieti e Pescara.

“In Abruzzo – ha commentato l’assessore Liris – ci sono luoghi di indiscutibile bellezza, che negli ultimi anni stanno conoscendo una riscoperta anche grazie ai media e ad alcune produzioni cinematografiche, ma che devono ancora colmare un importante gap per raggiungere la popolarità e l’attrattività di altre destinazioni del resto del paese. Calascio con la sua Rocca è uno di questi, dove coesistono un contesto ambientale di pregio e pressoché incontaminato, un patrimonio storico-architettonico di rilievo e la riconoscibilità di un monumento che, negli anni, si è riusciti, in un modo o nell’altro, a far rappresentare l’Abruzzo fino all’altro capo del mondo. Bene, tutti questi elementi, a nostro avviso – e non solo nostro, considerando che l’ambizioso progetto finanziato a valere sui fondi del Pnrr è stato esaminato e giudicato da commissioni di esperti – sono sufficienti per puntare su questa icona della nostra terra, concentrando le nostre energie affinché questo ‘tesoretto’ venga speso bene, ma soprattutto inneschi un indotto capace di portare beneficio all’intero comprensorio e al resto d’Abruzzo”.

“Il progetto del comune di Calascio – ha aggiunto D’Amario – è destinato a scrivere una pagina nuova sul fronte dello sviluppo dei piccoli borghi delle aree interne. Per la prima volta esiste un progetto ben definito che verrà interamente finanziato con risorse pubbliche del Pnrr e che, a cascata, produrrà sviluppo e occupazione. Il momento di svolta non riguarderà solo il comune di Calascio ma l’intero sistema dei piccoli borghi abruzzesi che rappresenta un valore aggiunto sul fronte della promozione turistica. Calascio sarà progetto di riferimento anche a livello nazionale e questo dovrà coincidere con una generale crescita di consapevolezza di tutti quei borghi che popolano il territorio regionale e che rappresentano una ricchezza unica fatta di storia e tradizione”.

Il progetto, partendo dalla cultura, investe tutti gli aspetti più importanti: sociale, economico, infrastrutturale, ambientale, di innovazione per rispondere alle tempistiche previste dal Pnrr. Sono 21 in totale i borghi scelti dalle Regioni per i Progetti pilota per realizzare la misura contenuta nel Pnrr per la rigenerazione dei borghi a rischio abbandono.

L’AQUILA – “L’invasione dei cinghiali è diventata un’emergenza nazionale che richiede provvedimenti straordinari. Tutti e ventuno gli assessori all’Agricoltura delle Regioni italiane sono infatti unanimi nel richiedere con forza al Governo l’approvazione di un decreto d’urgenza e immediato per modificare le norme della Legge 157. Norme totalmente inadeguate, risalenti al lontano 1992, che di fatto impediscono a Regioni e Enti locali di intervenire, oltre a quanto già si sta facendo, su una situazione diventata ormai ingestibile .”

Lo ha detto il Vicepresidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, intervenendo questa mattina alla conferenza stampa sull’emergenza cinghiali, convocata oggi a Roma nella sede della Conferenza delle Regioni.

Imprudente, che detiene anche le deleghe all’agricoltura e caccia e pesca, ha spiegato che “la nostra priorità è la pubblica incolumità e prendere iniziative per tutelare le nostre aziende agricole che non ce la fanno più a sostenere i danni alle colture dovuti alla fauna selvatica (cinghiali), la necessità di arginare i nuovi rischi sanitari legati alla peste suina, oltre a limitare il numero degli incidenti stradali”.