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Dir. Resp.
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Edizione del 18/07/2022
Estratto da pag. 1
“Reperire medici e carenza personale nelle Rsa”, la ricetta della Lega Veneta
“Da tempo la Regione del Veneto è in prima linea per risolvere il gravoso problema della carenza di personale sanitario e diversi sono stati i provvedimenti adottati. Anche il Governo, però, deve fare la propria parte, permettendo ai medici che frequentano i corsi di formazione specialistica in Medicina generale di lavorare presso le Residenze Sanitarie Assistenziali e i Centri di Servizio per anziani. Un aiuto prezioso che permetterà ai nostri anziani di essere seguiti da più persone”. A chiederlo, con una mozione depositata in Consiglio regionale del Veneto, è Filippo Rigo, esponente a palazzo Ferro Fini dell’Intergruppo Lega-LV.

“La crisi del personale socio-sanitario è purtroppo diffusa in tutto il Paese – spiega il Consigliere – e ha radici vecchie di anni. La Regione, dal canto suo, ha adottato diversi provvedimenti per porre riparo a questa situazione, aumentando il numero di borse di studio per la formazione specialistica e permettendo recentemente, come da richiesta della Conferenza Stato-Regioni, che i medici specializzandi possano lavorare negli ospedali e possano seguire più pazienti come medici di famiglia. Il Ministero della Salute, che pure in pieno periodo emergenziale aveva concesso in deroga agli specializzandi di prestare servizio presso gli ospedali, ha però ribadito che incarichi convenzionali come medico curante di Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e dei Centri Servizio per la persona anziana rimangono incompatibili con la frequenza al corso di formazione specifica in Medicina generale in quanto non rientrano negli incarichi “standard” di assistenza primaria, continuità assistenziale, emergenza sanitaria territoriale e medicina dei servizi, per i quali è invece prevista tale deroga. Come amministratori, il nostro primo pensiero deve andare ai fragili e agli anziani che necessitano di tutta l’assistenza possibile, trovando anche soluzioni emergenziali in attesa che l’aumento del numero di posti nelle Scuole di specializzazione dia i suoi frutti e che, quindi, aumenti il numero di medici che abbiano completato il percorso di specializzazione”.

“Nella mozione, quindi – conclude Rigo – chiedo alla Giunta di farsi portavoce presso il Governo affinché preveda la deroga necessaria ai medici frequentanti il corso di formazione specifica in Medicina generale per lo svolgimento degli incarichi convenzionali anche presso le RSA e i Centri Servizio per la persona anziana”.

“Dal Crea Sanità arriva una promozione piena per il Veneto, che dedico a tutti i lavoratori della nostra sanità. Promozione particolarmente significativa, perché arriva in un momento in cui stiamo affrontando una grande Pandemia, che ha messo in difficoltà tutte le Regioni. In un contesto come questo, tutto il mondo a cui fa riferimento la sanità dice che siamo i migliori. Con soddisfazione lo prendiamo come un punto di partenza verso nuovi progressi, con l’augurio di riuscire al più presto a recuperare le liste d’attesa causate dal Covid”.

Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione agli esiti della decima edizione del Rapporto sulle Performance Regionali elaborato da Crea Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) e presentato oggi in Senato.

 

Il Veneto risulta il migliore nell’area di eccellenza del Rapporto, davanti a Emilia Romagna, Toscana e Lombardia. Il ranking è frutto del contributo di un panel di 107 esperti basato su una valutazione che unisce le preferenze di utenti, istituzioni, professioni sanitarie, management aziendale e industria medicale, relativi a 6 parametri: Appropriatezza, Economico-Finanziaria, Equità di accesso, Esiti, Innovazione e Sociale.

“I parametri valutati – osserva Zaia – sono estremamente rigorosi e costituiscono di fatto l’ossatura delle politiche e delle scelte indicate nel nostro Piano SocioSanitario, con una forte integrazione tra sanità e sociale, difficile ma efficace, attenzione maniacale all’utilizzo delle risorse senza però lesinare le migliori cure, investimenti continui ai quali
dedichiamo almeno 70 milioni l’anno, informatizzazione, organizzazione a rete per molte specialità, equità di accesso nel senso che in ogni ospedale del Veneto, perché collegato in rete con tutti gli altri, ogni persona può essere certa di ottenere le cure migliori esistenti”.

 

“Questa promozione – conclude Zaia – la rivolgo con gratitudine e ammirazione a tutti i lavoratori della sanità veneta, dal primo all’ultimo. Da quando è iniziato il Covid ognuno di loro è sottoposto a un pesantissimo stress test, dovendo affrontare contemporaneamente una pandemia tremenda e le alte necessità di salute ordinarie. Grazie a tutti. La promozione di Crea è la loro bellissima pagella”.