7colli.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 146
Edizione del 15/07/2022
Estratto da pag. 1
Cinghiali, sono sempre i grillini a opporsi a una soluzione intelligente: vadano a casa - 7colli.it
La situazione è insostenibile: i cinghiali hanno invaso il Paese. Ci sono danni sotto l’aspetto agricolo, ma anche danni alle persone.
“La situazione è insostenibile: i cinghiali hanno invaso il Paese. Ci sono danni sotto l’aspetto agricolo, ma anche danni alle persone. Parliamo dell’aspetto della sicurezza dei cittadini. Per non parlare poi della peste suina africana. Gli agricoltori sono in grande difficoltà. Il punto è politico: è la prima volta che 21 assessori si riuniscono per lanciare questo allarme al governo. Ci auguriamo che l’esecutivo proceda rapidamente e risolva i nostri problemi sul territorio. C’è un decreto che è bloccato per motivi politici. Due mesi fa col sottosegretario Gava abbiamo scritto una bozza di un decreto interministeriale che prevedeva modifiche alla legge 157 del 1992. Andava bene a noi, alla conferenza Stato-Regioni, al Mite, al Ministero della salute e dell’agricoltura. Tutto è fermo perché una parte del Movimento 5 stelle non vuole questo decreto”.I grilini si oppongono al decreto sui cinghialiLo ha detto Federico Caner assessore all’agricoltura della regione Veneto e coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Durante la conferenza stampa sull'”emergenza cinghiali” nel Paese. Presenti tutti i 21 assessori all’agricoltura delle Regioni e il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. “E un fatto inedito stare tutto insieme per fronteggiare questa emergenza. Il tema è politico causato da un concetto ambientale esasperato. Abbiamo cercato ogni strada sul piano politico e istituzionale ma da 60 giorni della bozza del decreto non abbiamo saputo più nulla. Le modiche che abbiamo chiesto, sono di allargare il periodo di caccia e fare piani di controllo in zone sottratte alla caccia. C’è grande menefreghismo di una parte della politica”. Lo ha detto l’assessore all’ agricoltura del Molise Nicola Cavaliere.Cinghiali, è un bollettino di guerra“Parliamo di un bollettino di guerra. A Moncalieri una persona è morta per un attraversamento di cinghiali. Le Regioni sono imbrigliate da regole vecchie, noi in più abbiamo anche la peste suina. Dobbiamo aprire le attività venatorie. Non ci sono solo i cacciatori ma anche le guardie venatorie. Nella modifica alla legge 157 chiediamo anche un aumento delle risorse per incrementare queste figure. Purtroppo, siamo imponenti e al momento non possiamo fare altro che sborsare agli agricoltori i danni causati dai cinghiali. Chiediamo aiuto allo Stato”. Lo ha detto l’assessore all’agricoltura del Piemonte Marco Protopapa.All’esplosione demografica dei cinghiali si aggiunge la peste suina“Serve una norma di carattere nazionale: la situazione è fuori controllo. Ci sono oltre 2 milioni e 400 mila cinghiali censiti in Italia, più quelli non censiti. Questo è anche un tema di carattere ambientale: c’è un danno enorme all’ambiente dovuto all’abbandono del territorio agricolo flagellato dai cinghiali. C’è poi il capitolo della peste suina africana: a parte un caso nel Lazio, non c’è stato ad oggi contagio negli allevamenti di suini, ma se c’è anche solo un cinghiale infetto siamo costretti ad abbattere decine dei nostri maiali sani e questo è inaccettabile. Non si può permettere al settore suinicolo di scomparire. L’unico strumento è allargare il periodo di caccia e monitorare il fenomeno con persone possessori del porto d’armi deputate al controllo di questo fenomeno”. Lo ha detto il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini.Righini (FdI): Così Zingaretti ha disatteso il protocollo di intesa“Anche la Regione Lazio poteva e doveva fare la sua parte. L’esplosione demografica dei cinghiali nel Lazio è una delle piaghe aperte durante l’infausto periodo di Zingaretti. Da nove anni Fdi propone soluzioni mai prese in esame dalla maggioranza. Impedire la proliferazione della fauna selvatica è infatti compito della Regione, che doveva adottare tutte le misure di contenimento possibili”. Lo afferma in un comunicato Giancarlo Righini, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Pisana e consigliere regionale. “Esiste la Direttiva per l’Individuazione dei criteri di attuazione dei prelievi faunistici e abbattimenti selettivi, disattesa dalla giunta Pd-M5Stelle del
Lazio. A Zingaretti anche la responsabilità di non aver mai applicato il protocollo di intesa a tre, tra Regione, Comune ed ex Provincia che prevede che sia la Regione a dover predisporre piani di gestione”.Per approfondire “Al conclave vota Turkson”: il cardinale silurato da Bergoglio diventa il simbolo dei tradizionalisti La metà dei ristoranti rimangono ancora chiusi, il coprifuoco va abolito subito L’ambasciata italiana in Brasile e il Maxxi celebrano il genio dell’ingegnere razionalista Pier Luigi Nervi Cinque milioni non si vaccineranno. Ma non sono no-vax, solo “invisibili” al sistema Manuel, il tatuatore di Anzio morto sullo snow. Il dolore della ragazza e degli amici La scuola telematica non funziona. A Roma un milione di genitori nel panico