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Edizione del 12/07/2022
Estratto da pag. 1
Fedriga: "Italia per capacità manifatturiera nel settore farmaceutico tra i Paesi più avanzati"
12/07/2022 11:16AdnKronos@AdnkronosAdnKronos(Adnkronos) - “Ritengo sia fondamentale una forte collaborazione tra privato epubblico per incentivare la ricerca scientifica nel nostro paese. Non c'èdubbio che l'Italia, dal punto di vista della capacità manifatturiera nelsettore farmaceutico, sia tra le più avanzate al mondo. Perciò dobbiamoattrarre ricerca sul territorio italiano ed europeo. Con il Covid - abbiamovisto che, a parte qualche esperienza tedesca, l’Europa non è stataprotagonista di primo piano nella ricerca sui vaccini covid. Vaccinazione checi ha permesso di cambiare il modo in cui abbiamo affrontato la pandemia esoprattutto di proteggere tutti i nostri ospedali da un impatto che, comeabbiamo visto durante le prime andate, rischiava di essere insostenibile. E nonsoltanto per i pazienti colpiti direttamente dal covid, ma soprattutto per lerisposte che si potevano offrire per tutte le altre patologie”. CosìMassimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e governatoredel Friuli-Venezia Giulia intervenendo da remoto al convegno “InnovaCtion –cosa serve alle idee per diventare salute, impresa, futuro”, evento perconfrontarsi sul valore della ricerca e dell’innovazione in sanità promosso erealizzato da GlaxoSmithKline che si è tenuto a Verona in occasione dei suoi 90anni di presenza in Italia. La prevenzione, a detta di Fedriga, “è perciòfondamentale: da una parte per attrarre investimenti economici nel nostroPaese, dall’altra ovviamente nell'interesse pubblico e per la salute pubblica”.Riguardo i vaccini “dobbiamo vincere le resistenze alla somministrazione e ilsettore pubblico deve essere il primo a fare opera di corretta informazione –ha sottolineato Fedriga -. E perché prenda sempre più piede la medicinapreventiva e predittiva, su cui la ricerca sta facendo e dovrà fare passi dagigante - è fondamentale, un'alleanza pubblico-privato. Dobbiamo infattiarrivare a organizzare un sistema nel quale - grazie ai dati sanitari adisposizione - siamo in grado di anticipare l’acuzie o la cronicità di unapatologia per un paziente. Oggi l'approccio principale è: ‘c'è una patologiachiedo una risposta medica’. Invece, noi dovremmo in prospettiva riuscire adavere una risposta medica prima che la malattia si manifesti. E per fare questodobbiamo cambiare approccio, per l’appunto rafforzando la collaborazione trapubblico e privato e fornendo risposte universalistiche”. Le “regioni possonoessere valide alleate per raggiungere questo obiettivo e sono pienamente adisposizione. Infine, dobbiamo cominciare a spostarci dalla propaganda allaprogrammazione. Non possiamo infatti pensare di attrarre investimenti stranierise non offriamo una programmazione, con regole chiare e certe” conclude.