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Dir. Resp.
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Edizione del 29/06/2022
Estratto da pag. 1
Dopo innumerevoli ipotesi, proposte e accese discussioni, la Commissione dellepolitiche agricole del 10 e 13 giugno 2022 ha raggiunto un accordo tra Regionie Mipaaf sulla ripartizione delle risorse del secondo pilastro della Pac. Il 21giugno la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera definitivo. Temi che sono stati al centro dell’assemblea generale di Asnacodi Italia,tenutasi oggi a Roma presso palazzo Rospigliosi, e che ha visto la presenza dirappresentanti del Ministero dell’agricoltura, di Agea, di Ismea, di Ania,delle organizzazioni professionali e dei principali portatori di interesse delmondo agricolo.[asnacodi-Andrea-Berti-piccola-cs] L’accordo della Commissione politiche agricole del 10 e 13 giugno 2022 prevededi destinare 12,96 miliardi all’attuazione degli interventi regionali e 3,14degli interventi nazionali.Nella programmazione 2023-2027 si conferma per la Gestione rischio un importopari ad 3.065.577.313 euro di risorse FEASR, oltre al 3% di prelievo automaticoper ulteriori 544 milioni di euro. “Un plafond quasi doppio rispetto alla programmazione precedente – evidenziaAlbano Agabiti, presidente Asnacodi Italia. Un eccellente risultato, chetestimonia l’importanza che ha per la Comunità Europea la Gestione del Rischioin Agricoltura”.Con la prossima programmazione tutte le imprese agricole del Paese sarannocoinvolte in un percorso di conoscenza e di utilizzo degli strumenti diGestione del Rischio.“Gli strumenti di gestione del rischio – sottolinea Andrea Berti, direttore diAsnacodi Italia – nel periodo di programmazione 2023-2027 vengono decisamentepotenziati: al sistema assicurativo agevolato viene affiancato il nuovo fondodi mutualizzazione nazionale, cofinanziato con fondi europei a copertura deirischi catastrofali, quali siccità, gelo, alluvioni (Fondo AgriCat). Un nuovoapproccio che ci permetterà di sviluppare soluzioni innovative al serviziodegli agricoltori anche grazie al supporto delle nuove tecnologie, strumentiimprescindibili per favorire l’innovazione”. Il nuovo Fondo AgriCat è così finanziato:• quota a carico degli agricoltori (30%): finanziata ai sensi dell’art. 19 delReg. 2021/2115 con un prelievo del 3% dei pagamenti diretti;• quota pubblica (70%): finanziata attraverso l’art. 76 del Reg.2115/2021,nell’ambito della programmazione dello sviluppo rurale 2023-2027. Complessivamente il settore potrà contare su quasi 700 milioni di euro all’annoper la parziale copertura dei costi degli strumenti di Gestione del Rischio.Sarà importante favorire una contaminazione tra pubblico e privato e rendereconsapevoli le imprese dei nuovi e crescenti rischi, accompagnandole in unpercorso di risk management che consenta un necessario approccio di adattamentoal nuovo contesto climatico con azioni di prevenzione e protezione dellecolture. Il tutto con un forte utilizzo delle soluzioni tecnologiche checonsentono di semplificare la percezione e gli oneri complessivi all’adesionedelle soluzioni sempre più complesse e complete delle misure di Gestione delRischio.Fonte: Ufficio Stampa Asnacodi