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Dir. Resp.
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Edizione del 21/06/2022
Estratto da pag. 1
Quali sarebbero le iniziative concrete e perché un legiferato nazionale è importante, stato di emergenza per siccità: cosa significa e cosa cambierebbe
Stato di emergenza per siccità, non è più solo un’ipotesi ma l’argomento al centro di un decreto del governo atteso per i prossimi giorni con cui l’esecutivo di Mario Draghi andrebbe a modificare i criteri di consumo. La crticità diffusa in Italia ed in particolare per alcune Regioni è il tema in agenda dei summit del prossimi giorni.
C’è una road map e la prima data sarà quella di domani, 22 giugno, con la Conferenza Stato-regioni a cui è prevista partecipazione di Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile.
Stato di emergenza per siccità, non più un’ipotesi
Il si dell’esecutivo allo stato di emergenza pare scontato e per fine giugno dovrebbe prendere forma un legiferato. Lo scopo? Ridurre gli sprechi e il primo passo è quello del razionamento dell’acqua nelle prossime settimane.
A a Skytg24 ha fatto il punto il Sottosegratario alla Salute Andrea Costa: “Credo ci siano le condizioni per arrivare a dichiarare lo stato di emergenza, la preoccupazione delle Regioni è giustificata e il governo condividerà un percorso con le Regioni”.
Le parole del sottosegretario Costa
E ancora: “Dobbiamo sostenere il comparto agricolo, che non è solo produttivo ma vitale per il nostro Paese grazie al presidio e alla manutenzione del nostro territorio”.
Il dato è quello che sottolinea giustamente Fanpage, con “una delle peggiori emergenze idriche degli ultimi settant’anni” che richiede “provvedimenti rapidi e precisi”. Fra le richieste delle Regioni spicca quella di poter utilizzare rapidamente i fondi del Pnrr per intervenire a livello strutturale, una richiesta arrivata anche dal Direttore Generale dell’Anbi Massimo Gargano. Lo scopo è creare uno stato di emergenza nazionale per poi imporre razionamenti che siano si in capo alle Regioni ma dietro coordinamento del governo centrale.