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Edizione del 21/06/2022
Estratto da pag. 1
Siccità, il 30 giugno stop ai prelievi dal Chiese
E'' quanto emerso dal vertice che si è svolto in Prefettura a Brescia lunedì con le associazioni degli agricoltori ed il Consorzio di bonifica del Chiese.
Brescia. Il 30 giugno si chiudono i rubinetti per gli agricoltori del bresciano. Il Consorzio di bonifica del Chiese ha infatti stabilito la data termine del 30 giugno per i prelievi dal bacino fluviale, dopo di che si dovrà trovare una soluzione diversa.

E’ quanto emerso dal vertice che si è svolto in Prefettura a Brescia lunedì e a cui hanno preso parte il presidente del consorzio, Luigi Lecchi, il prefetto Maria Rosaria Laganà, Valter Giacomelli di  Coldiretti, Giovanni Garbelli di  Confagricoltura e Alessandro Baronchelli di Copagri.Quale ipotesi è stata ipotizzata? Svasare il lago di Idro di un metro così da salvare almeno parte del raccolto, in grande sofferenza.

Questo mentre l’Autorità di bacino del Po ha proposto di ridurre del 20% i prelievi di acqua per finalità irrigue. Un’idea che si è scontrata con i malumori degli agricoltori lombardi.

A preoccupare è anche il cuneo salino, penetrato di oltre 20 km nell’entroterra e che ora rischia di bruciare raccolti e “contaminare” le falde acquifere potabili.«In Conferenza delle Regioni sottolineerò la necessità di mantenere un equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo con quelle legate all’utilizzo civile dell’acqua. Non devono esserci sofferenze né da una parte né dall’altra. Sarà un equilibrio difficile da trovare, ma faremo di tutto per evitare problemi maggiori», ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana invitando tutti i cittadini a fare un uso attento e “parsimonioso” dell’acqua in questo periodo.

Il tutto mentre L’Osservatorio permanente sugli utilizzi della risorsa idrica nel Distretto del fiume Po in Lombardia ha stabilito il passaggio dal ‘livello medio’ di severità idrica allo ‘stato di severità idrica alta’.