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Dir. Resp.
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Edizione del 08/06/2022
Estratto da pag. 1
Covid, ok a mozione Lega su tecnologie anti solitudine in Rsa. Mancini in aula: «Pandemenza» //
«Un progetto pilota per dotare le Rsa della strumentazione tecnologica e del necessario supporto di personale dedicato così da consentire agli ospiti di interagire con i propri cari a distanza». Questa la mozione approvata dall’assemblea legislativa e presentata dal consigliere Daniele Carissimi (Lega) per dotare le residente protette e sanitarie assistenziali (Rp e Rsa) di dispositivi con cui gli anziani e in genere tutti gli ospiti delle strutture potranno avere un contatto a distanza con le persone care. L’atto a cui ha dato il via libera il consiglio regionale prevede anche di individuare le modalità con cui il personale dedicato possa supportare gli ospiti delle Rsa e delle Rp nelle videochiamate.Ok a tecnologie anti solitudine in Rsa Tuttavia, il dibattito è stato segnato dall’intervento del consigliere regionale Valerio Mancini (Lega) che si è domandato, in relazione alla condizione degli anziani, «di cosa si è parlato in questi due anni nella conferenza Stato-Regione? Perché non si è pensato a procedure uniche nazionale che mettessero al riparo anche da responsabilità i direttori delle strutture, i direttori sanitari, il commissario; si è pensato, invece, a una sola cosa, a rendere obbligatori i vaccini fino a tre dosi e poi vediamo che 220 mila operatori sanitari sono diventati positivi.Mancini: «Pandemenza» Il vero problema sarebbero quelli che vanno a trovare i familiari dopo aver fatto un tampone negativo in farmacia la mattina alle 8? Non penso». A un anno e mezzo di distanza dall’avvio della campagna di vaccinazione anti Covid, va evidentemente ancora ricordato, che il farmaco ha avuto il merito non di fermare il contagio, ma di contenere gli effetti gravi dell’infezione. Ma Mancini, che in aula ha parlato di «pandemenza», tira dritto per la sua strada e mette nel mirino anche l’assessore alla sanità Luca Coletto, che peraltro è del suo stesso partito, quando dice ancora: «E allora cosa si sono raccontati i nostri assessori, non solo quelli umbri, in Conferenza Stato Regioni con il ministro Speranza?».«Mai visto una malattia asintomatica, o stai bene o stai male» Il consigliere leghista calca la mano anche sulla questione dei padri lasciati fuori dai reparti di Ostetricia: «Abbiamo visto film dell’orrore, con padri che non hanno assistito alla nascita del proprio figlio perché le procedure non lo consentivano, malgrado il tampone molecolare negativo e però se non eri vaccinato tre dosi, quattro dosi, sette dosi. Qual è il pericolo? Il cittadino che voleva veder nascere il proprio figlio, perché non era vaccinato, non aveva il super green pass rafforzato, oppure la probabilità che comunque senza sintomi ci fosse un operatore sanitario positivo. Peraltro non ho mai visto una malattia asintomatica, o stai bene o stai male, ma ci siamo inventati pure questo, ne teniamo da conto con imbarazzo».