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Dir. Resp.
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Edizione del 17/03/2020
Estratto da pag. 1
Crisi settore latte: Pan, “Tutelare la filiera con misure straordinarie, il Veneto studia aiuti per i piccoli produttori”
“In questo momento di crisi la filiera veneta del latte, dalle stalle alpiccolo caseificio fino alle grandi cooperative e imprese, va tutelata daspeculazioni, ribassi indebiti dei prezzi, distorsioni delle catenedistributive. Se le stalle chiudono non riaprono più: gli allevatori rischianodi essere l’anello più debole”. Lo ha ribadito l’assessore all’agricolturadella Regione Veneto, Giuseppe Pan, a conclusione del ‘tavolo bianco’ convocatooggi in videoconferenza, presenti tutti gli attori della filiera veneta.“La prima richiesta espressa dal mondo dei caseifici – sottolinea Pan – èmettere in sicurezza i lavoratori, fornendo agli operatori della filieralattiero-casearia mascherine, guanti e dispositivi di prevenzione e adottandomoduli organizzativi che prevedano presenze alternate. Il mondo dei produttori,piccoli e grandi, sta dimostrando grande senso di responsabilità verso ilavoratori e verso i consumatori. E l’amministrazione regionale sta attivandotutte le strade e le risorse per garantire l’approvvigionamento di mascherinein Veneto, consapevoli però che la priorità nella distribuzione è rappresentatagli operatori del sistema sanitario”.“Produttori, caseifici e organizzazioni di categoria – aggiunge Pan – hannoespresso una sostanziale condivisione delle misure emergenziali già richiestedalla Regione Veneto, in particolare sulla possibilità di utilizzare il sierodel latte e i sottoprodotti delle lavorazioni casearie come ammendanti perl’agricoltura e di attivare le deroghe per conferirli nei biodigestori, nonchésulla richiesta di stoccaggio temporaneo di latte e di congelamento dellecagliate. La filiera, inoltre, valuta positivamente l’intervento governativo afavore della polverizzazione del latte o della sua trasformazione UHT abeneficio degli stock Agea da distribuire agli indigenti. Ma, in questo momentocosì difficile, servono ulteriori misure straordinarie e tempestive pergarantire liquidità alle aziende e per fronteggiare una fase emergenziale chepotrà durare anche qualche mese”.Controllo del prezzo del latte alla stalla, sblocco dei premi unici Pac,gestione del surplus di latte non ritirato e riorientamento della domanda del‘fresco’ messa in crisi dalla chiusura del canale Horeca (hotel, ristorazione,caffè e pubblici esercizi), coinvolgimento della grande distribuzione perchésugli scaffali di supermercati e ipermercati arrivino latte, latticini eformaggi ‘made in Veneto’, tutela delle produzioni locali rispetto alleimportazioni d’oltre frontiera: queste le richieste formulate, con diversiaccenti, del mondo dei produttori e dei trasformatori.“Già da domani  porterò le richieste e le proposte della filiera veneta, daipiccoli produttori alle grandi cooperative, al tavolo della Commissionepolitiche agricole della Conferenza delle Regioni e all’attenzione del Governo– ha assicurato Pan – Bene le prime misure adottate dal Consiglio dei ministrirelative all’ammasso, al ricorso alla cassa integrazione e all’aumento delfondo indigenti per l’acquisto di latte crudo. Ma il Veneto, in questa fase,chiede di rallentare le importazioni di latte dai paesi esteri e fa appello aduna misura nazionale di sostegno economico e promozionale alla filieraalimentare del ‘made in Italy’. Da parte del sistema veneto, che è il terzoproduttore in Italia di latte e formaggi dopo Lombardia ed Emilia Romagna e cheesporta il 40 per cento dei suoi prodotti caseari, ci sono le potenzialità peradottare strategie condivise su conferimenti, lavorazioni e distribuzione, ladisponibilità ad applicare misure di stoccaggio e a lavorare insieme nellaprospettiva di dotare il Veneto di un impianto di polverizzazione”.“Chiederò al Presidente e al Vicepresidente della Giunta, che ha anche ladelega al bilancio – ha promesso Pan  – di verificare la possibilità diattivare fondi diretti regionali per favorire lo stoccaggio dei formaggi adenominazione di origine, a tutela delle rispettive quote di mercato, e diindividuare una misura di aiuto rivolta in particolare ai piccoli produttori,per integrare il reddito delle stalle e dei caseifici più esposti aicontr
accolpi della crisi”.Al tavolo odierno dedicato alla crisi della filiera del latte hannopartecipato, oltre all’assessore Pan e ai tecnici della Direzione Agroambientedella Regione, Gianluca Fregolent e Alberto Zannol, i rappresentanti deiproduttori (Arav, Aprolat e Comitati spontanei), i Conzorzi di tutela deiformaggi D.O del Veneto, i piccoli caseifici (rappresentati daConfartigianato), le grandi cooperative (Lattebusche, Latteria Soligo) e leassociazioni di categoria Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Agriform,Agriveneto, Copagri e Confcooperative.