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Edizione del 28/05/2022
Estratto da pag. 1
Ucraina: Fedriga (Lega), `difendere con forza valori occidentali, muoversi dentro sfide Ue`
28/05/2022 12:44AdnKronos@AdnkronosAdnKronosRoma, 28 mag (Adnkronos) - "Rispetto all’Ucraina dobbiamo dirlo con forza chein questa guerra c’è un aggressore e un aggredito e non c’è dubbio che tuttinoi dobbiamo difendere con altrettanta forza i valori occidentali e i valoridelle democrazie occidentali che hanno consegnato alla nostra generazione unastagione di pace, libertà e benessere. Dopo di che se mi si chiede sel’occidente ha dei problemi io rispondo: sì, sicuramente sì". Lo ha dettoMassimiliano Fedriga a un convegno organizzato da Ambrosetti a Goriziarispondendo a una domanda del direttore del Foglio Claudio Cerasa. "Se mi sichiede se l’occidente ha fatto degli errori io rispondo altrettanto sicuramentesì, senza dubbio. Ma tutto questo ragionamento non può mettere in discussione ivalori che l’occidente rappresenta. Non possiamo pensare per esempio che se visono delle frange, presenti anche nella popolazione italiana, che guardano conammirazione a modelli che si avvicinano più alle dittature rispetto alledemocrazie possiamo liquidare questo fenomeno affermando che quelle frange‘inseguono solo delle fake news’", spiega il governatore del Friuli VeneziaGiulia e presidente della Conferenza Stato-Regioni."Dobbiamo porcil’interrogativo su quali siano le criticità del modello occidentale che fannosì che persone normali, non persone che vengono dall’altra parte del mondo,possano guardare a modelli non democratici. Liquidare questi problemiaffermando che quelle frange siano composte solo da matti significa non voleraffrontare i problemi. E’ questo il processo di cambiamento che l’Europa deveaffrontare”, sottolinea ancora. (Adnkronos) - "Noi presidenti di regioneabbiamo vissuto un cambiamento epocale che è stato prima di tutto quello dellapandemia. La pandemia ha cambiato il modo di vivere, ha cambiato il modo dilavorare, ha cambiato la sanità, ha cambiato i nostri rapporti con l’Europa,con il mondo. Il cambiamento a cui dobbiamo lavorare non è dunque quello in cuisi coltiva la nostalgia per il passato ma è quello in cui si costruisce laresponsabilità per il futuro. E’ quello in cui si governa il processo dellaglobalizzazione, evitando di commettere ancora errori commessi nel passato",spiega tra l'altro l'esponente della Lega.Sull'Europa, Fedriga sottolinea:"Rispetto all’Europa io dico che l’Europa può sbagliare, perché è fatta dapersone che come tali possono sbagliare, sono umane, ma penso anche che ilnostro compito sia difendere i valori europei e quindi correggere anchel’Europa se sbaglia, ma in un’ottica precisa: quella di chi si muove volendopromuovere e affermare alcuni valori che l’Europa difende. E’ una sfidadifficile dove non penso esistano soluzioni scontate".Fedriga parla tra l'altrodel fatto che la "consapevolezza di una comunità è fondamentale proprio perevitare e cercare di limitare sempre di più quei rischi di degenerazione difrange seppur minoritarie che invece si allontanano dal modello di libertà edemocrazia che abbiamo difeso e vogliamo difendere. E’ per questo che le sfidequotidiane fondamentali che abbiamo per l’economia, per il commercio ciimpongono di avere un approccio nuovo, che ci costringe a non guardare soltantoa noi stessi ma a capire che oggi siamo di fronte a un nuovo modello globale.Un modello che è stato finora gestito male, che dobbiamo cambiare, ma che nonpossiamo negare". (Adnkronos) - L'esponente della Lega continua: "O quelmodello lo affrontiamo nel modo giusto o ne saremo travolti. Non esiste dire‘non lo voglio’, non esiste dire ‘non voglio quel modello’. Esistono deiprocessi che non sono nella nostra disponibilità ma che dobbiamo cercare diaffrontare al meglio e sicuramente il cambiamento di approccio è un cambiamentoche dobbiamo mettere in atto""In tutto questo noi abbiamo un serio problemanella politica: non ha mai guardato al dopodomani" e se "non siamo in grado diguardare come istituzioni a qualche anno più avanti rischiamo di fare lepolitiche soltanto dell’oggi ma di non costruire un futuro per il domani”.