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Edizione del 27/05/2022
Estratto da pag. 1
Pesca, Fitto e Stancanelli (FDI-ECR): `Più attenzione da UE e Governo`
La nota del copresidente del gruppo Ecr - FdI al Parlamento europeo, Raffaele Fitto, con l''eurodeputato Raffaele Stancanelli sulla crisi dell settore pesca.
Una nota del copresidente del gruppo Ecr - FdI al Parlamento europeo Raffaele Fitto insieme con l’eurodeputato di FdI-Ecr Raffaele Stancanelli, componente della commissione Pesca. 

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“Il grido d’allarme lanciato in questi giorni in diverse marinerie pugliesi, ma anche in altre realtà italiane, dagli addetti del settore va non solo colto ma necessità di risposte immediate al fine di evitare un blocco della pesca italiana e l’assenza sul mercato di prodotto ittico nazionale fresco e di qualità”. 

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“Per questo è necessario che Governo e Unione Europea intervengano per supportare un settore tra i più colpiti dalla crisi energetica, per scongiurare la chiusura di diverse attività ma soprattutto per garantire un futuro ad uno dei comparti più importanti dell’economia italiana. Riteniamo siano necessarie misure come una fiscalità più leggera grazie al credito di imposta, l’accesso agli ammortizzatori sociali oltre alla proposta di Fratelli d’Italia di istituire un Fondo europeo per compensare i settori più colpiti.

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“Purtroppo finora né il governo italiano né l’Unione Europea hanno ancora dato risposte sufficienti. Basti pensare che il credito d'imposta anche per il secondo semestre 2022 è stato lasciato fuori dal nuovo decreto varato per fronteggiare la crisi di imprese e famiglie. Un impegno che noi come delegazione di FdI porteremo avanti anche nelle prossime settimane in commissione Pesca, dove a breve si discuterà di misure specifiche per mitigare gli effetti della guerra su tutta la filiera”.

Una sollecitazione ripresa anche dal capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia, Davide Bellomo: “La nuova protesta dei pescatori, penalizzati da un prezzo del gasolio che è schizzato a 1,20 euro al litro, incidendo ormai sui costi dell’attività fino al 70 per cento, impone attenzione e chiarezza alla politica nazionale e regionale. Urge non soltanto un provvedimento adeguato da parte del Ministero delle Politiche Agricole, e mi auguro che il presidente Emiliano faccia sentire la sua voce anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, ma anche misure di sostegno che la Giunta può rapidamente adottare in autonomia. Il settore della pesca dà lavoro a centinaia di famiglie pugliesi, è tempo di passare dalle parole ai fatti".

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"Bisogna prevedere una proroga del contributo sotto forma di credito d’imposta - ha ribadito Bellomo - per arginare i rincari, un fermo biologico straordinario, velocizzando i pagamenti dell’anno precedente, una maggiore facilità di accesso al credito, la sospensione dei mutui, l’estensione senza limiti della cassa integrazione agricola ai lavoratori della pesca e un contributo a fondo perduto. Tutte richieste che arrivano direttamente da chi è ormai stanco di promesse non mantenute e di soluzioni che tardano ad arrivare".

"I contributi Covid che vengono finalmente erogati in questi giorni sono soltanto una goccia nel mare - ha concluso Bellomo - e non possono rappresentare neppure lontanamente una misura sufficiente a tamponare l’emergenza. I pescherecci pugliesi fermi sulle banchine sono non soltanto un danno per l’economia, ma un’immagine amara e una sconfitta per l’intero territorio”.

(gelormini@gmail.com)

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