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Edizione del 26/05/2022
Estratto da pag. 1
26 Maggio 2022 - 14:05 - Taser alle Polizie locali, Molteni: “Va avanti, il no è sugli storditori”
ROMA – “Si va avanti con il Taser per le polizie locali. La sentenza 126 della Corte costituzionale dello scorso 6 aprile, poi pubblicata il 24 maggio, riguarda il dissuasore a stordimento a contatto, che è cosa ben diversa dalla pistola a impulsi elettrici“. Lo chiarisce il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni, che prosegue: “La possibilità di far entrare il Taser nelle dotazioni effettive delle polizie locali è stata prevista con l’articolo 19 del Dl 113/2018, convertito nella legge 132/2018, meglio noto come decreto sicurezza Salvini.
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L’11 maggio scorso, la Conferenza Unificata, a cui io stesso ho partecipato, ha approvato le linee guida per avviare la sperimentazione del Taser nei comuni con più di 100mila abitanti e nei comuni capoluogo. Dopo sei mesi di sperimentazione, un apposito regolamento comunale, un adeguato periodo di formazione e la definizione di un manuale operativo, redatto anche con le Aziende sanitarie locali, le polizie municipali potranno utilizzare questo fondamentale strumento che è già in uso alle Forze di Polizia nazionali e che sta dando risultati eccezionali in termini di deterrenza. È il motivo per cui auspichiamo che i comuni vogliano cogliere l’opportunità offerta loro”, conclude.
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Il taser è salvo, e non sarà scalfito dalla sentenza di incostituzionalità della Corte costituzionale, arrivata ieri contro la legge ordinamentale lombarda del 2021 nella parte in cui affidava alle polizie locali l’utilizzo dello storditore elettrico, il cosiddetto stun gun. È la tesi dell’assessore regionale alla Sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, che già ieri spiegava alla ‘Dire’ come a tutti gli effetti il taser sia classificato come un’arma. Anche la Consulta ha definito arma offensiva lo stun gun, statuendo di fatto l’esclusiva del suo utilizzo alle sole polizie dello Stato. Ma sul taser si va avanti, perchè la sperimentazione nelle polizie locali dei Comuni lombardi (in corso ad esempio a Monza con le prime sessioni di formazione) è cominciata dopo il preventivo via libera del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, peraltro arrivato “a due anni dalla nostra richiesta”, puntualizza De Corato.
Di fatto dunque poco cambia nelle politiche di sicurezza promosse in Lombardia dall’assessore di Fdi ed ex vicesindaco di Milano, che ostenta tranquillità: i dissuasori sono strumenti che “stordiscono”, dunque legalmente in Italia possono essere detenuti in abitazione dai privati cittadini per autotutela, “a patto che non vengano usati fuori da casa”.
“Il taser è stato autorizzato su mia richiesta dalla Conferenza Stato Regioni, e lo stanno distribuendo, tant’è che Nicola Molteni (sottosegretario agli interni, ndr) comunica spesso le consegne territoriali”. Oltretutto “a Milano- prosegue- il taser ha già salvato due vite umane negli ultimi giorni“.In pratica, “noi per dotare di taser la Polizia locale dobbiamo avere il via libera dal ministero degli Interni e poi ogni Comune ha facoltà di regolamentarne l’uso”, conclude De Corato.
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