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Edizione del 25/05/2022
Estratto da pag. 1
(ANSA) - ROMA, 25 MAG - "E' fondamentale superare la retorica
del dovere etico perché dobbiamo tutti impegnarci affinché si
renda concreta la buona pratica clinica per una piena
umanizzazione delle cure". È il messaggio che Fulvia Massimelli,
presidente nazionale di Aisla, Associazione Italiana Sclerosi
Laterale Amiotrofica (SLA), lancia in vista della "Giornata
nazionale del Sollievo", promossa ogni anno a maggio dalla
Fondazione Ghirotti, insieme al ministero della Salute e alla
Conferenza delle Regioni, per sensibilizzare tutta la società
civile sul tema del sollievo dal dolore.
"È noto - prosegue Massimelli - che una malattia inguaribile
porta con sé grande sofferenza, fisica, psicologica, sociale e
spirituale. Questa condizione influisce pesantemente tanto sulla
vita delle persone costrette a convivere con una malattia severa
come la SLA, quanto su quella dei nostri cari che ci accudiscono
quotidianamente".
La "cultura del sollievo" è il cardine della Giornata, che si
celebra quest'anno il 29 maggio, e della Legge 38/2010, grazie
alla quale per la prima volta viene anche garantito in Italia
l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore
nell'ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
Tuttavia, evidenzia Stefania Bastianello, direttore tecnico di
Aisla, "la legge è ancora incompiuta. Manca un decreto attuativo
importante, che riguarda le tariffe da applicare uniformemente
sul territorio nazionale".
Aisla rilancia, quindi, i dati dell'Osservatorio per il
monitoraggio della terapia del dolore e delle cure palliative,
che riferiscono come siano ancora pochi i cittadini e le persone
malate che conoscono le cure palliative e il loro diritto ad
accedervi. In particolare, secondo i dati, in Italia solo il 45%
delle persone conosce la normativa, oltre il 65% non è
consapevole che le strutture sanitarie sono tenute a misurare e
riportare il dolore e il 40% non è a conoscenza delle cure
attuabili, anche se la quasi totalità delle sindromi dolorose
sono trattabili. Bastianello ricorda come "il nostro Paese può
contare su oltre 5mila volontari che integrano attivamente i
servizi di cure palliative. Questo volontariato è particolare,
significa avere competenze e capacità."
Per promuovere e testimoniare la cultura del sollievo, Aisla
Pistoia e Prato, in collaborazione con la Ausl Toscana Centro,
promuove per il 28 maggio (circolo MCL di Valdibrana, ore 17.30)
un momento di confronto sul tema delle Cure Palliative e SLA (è
necessaria la prenotazione contattando i volontari di Aisla ai
numeri 335 74560041 oppure 347 3586947). (ANSA).