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Dir. Resp.
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Edizione del 17/05/2022
Estratto da pag. 1
Mascherine a scuola: Liguria, Trentino e Alto Adige chiedono lo stop
Ma il ministro alla Salute Roberto Speranza invita alla prudenza
Alcune regioni chiedono lo stop delle mascherine a scuola, prima della fine dell’anno. «La Liguria è pronta a portare questa richiesta in Conferenza Stato-Regioni: basta regole stravaganti, fidiamoci degli italiani e dei nostri ragazzi» ha scritto ieri il presidente della Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook. Ma il ministro della Salute Roberto Speranza invita alla prudenza e ieri ha commentato: «Non sono mai state scelte politiche, sono scelte tecniche che vanno valutate in quanto tali».C’è però, al governo, chi condivide l’appello. Come il sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso che prende posizione contro gli obblighi anti covid a scuola. Adesso torna alla carica per quanto riguarda le mascherine in classe che, a suo modo di vedere, dovrebbero essere eliminate: «Condivido l’appello del presidente della Liguria, Giovanni Toti, a rimuovere l’obbligo di indossare la mascherina nelle aule scolastiche. Una richiesta che mi è arrivata anche da tante famiglie, che ci sollecitano ad adottare una misura di buon senso per l’ultima parte dell’anno scolastico», scrive su Facebook il sottosegretario.«Come Lega – prosegue – lo stiamo chiedendo da diverse settimane, in considerazione sia del miglioramento dei dati epidemiologici sia della brusca impennata delle temperature, che soprattutto nel Mezzogiorno rende davvero difficile seguire le lezioni: oggi, in diversi centri, siamo abbondantemente oltre i 30 gradi». E ancora: «Tra l’altro, è ormai dimostrato che a scuola il rischio di contagio riguarda soprattutto le fasi di entrata e di uscita, non certo quando gli studenti sono seduti ognuno al proprio posto. Si potrebbe lasciare l’obbligo di indossare la mascherina solo quando ci si alza dal banco o si circola nei corridoi».Sul tema interviene anche Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all’Università del Salento: «Finché la circolazione virale da Sars CoV-2 resta alta, la mascherina in ambienti confinati, scuola compresa, è utile. Già nelle prossime settimane (si spera), potrebbe diventare meno importante a fronte di una circolazione virale in diminuzione».«Basta mascherine nelle scuole».  E’ questo quanto contenuto nella lettera mandata a Roma, al governo nazionale dall’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti e dal suo omologo altoatesino Philipp Achammer.I destinatari della comunicazione sono Roberto Speranza e Patrizio Bianchi, rispettivamente a capo dei dicasteri alla Salute e all’Istruzione. La richiesta è quella di avere la possibilità che le scuole delle due Province autonome possano derogare all’obbligo della mascherina in aula da qui alla fine dell’anno scolastico.«Per noi è assolutamente fondamentale questo percorso– commenta l’assessore Bisesti– Come Province autonome, anche nell’ottica regionale, abbiamo investito tanto per far sì che la scuola in presenza fosse un valore: ci siamo distinti più di altri territori per questo».