lamiacittanews.it
Dir. Resp.
Tiratura: n.d. - Diffusione: n.d. - Lettori: 79
Edizione del 13/05/2022
Estratto da pag. 1
Carenza sanitari nei pronto soccorso, la Regione sigla un accordo con Simeu e Cittadinanza attiva
La Sanità, che alla luce dell’emergenza causata dalla pandemia, sembrava dovesse essere il settore maggiormente attenzionato è invece in forte affanno.

In diverse parti d’Italia si registra carenza di medici: dai pediatri ai pronto soccorso, ai medici di famiglia.

E il Lazio non sfugge a tale preoccupante fenomeno.

In particolare per quanto riguarda il personale sanitario dei pronto soccorso, la Regione corre ai ripari siglando un’intesa con Simeu-Cittadinanzattiva.

A darne notizia è la Direzione Salute della Regione Lazio.

“E’ stato firmato – si legge nella nota – il protocollo d’intesa per la medicina d’urgenza con il segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio, Elio Rosati e il presidente regionale del SIMEU Lazio, Giulio Maria Ricciuto. L’intesa, a fronte della perdurante carenza di medici di Pronto Soccorso nelle strutture sanitarie regionali, prevede alcune proposte per facilitare l’accesso e la valorizzazione del percorso professionale e il miglioramento delle condizioni di lavoro al personale in servizio nella medicina d’urgenza”.

“Un accordo importante – prosegue il comunicato – per evitare il fenomeno della ‘fuga’ dei professionisti dall’emergenza-urgenza. Il cuore dell’intesa riguarda il reclutamento del personale per i pronto soccorso e l’apertura prevista per l’utilizzo delle discipline equipollenti per il periodo di prova dei nuovi assunti. Questo permetterà di dare nuova linfa e una nuova spinta ad un settore cruciale come quello dell’emergenza-urgenza che vivono sicuramente una fase di difficoltà in tutto il territorio nazionale sotto il profilo del personale e del reclutamento”.

“L’accordo prevede inoltre alcune richieste a livello nazionale sul tema della formazione e del contratto che porteremo all’attenzione dei Ministeri e della Conferenza delle Regioni in un’ottica di sistema” conclude la Direzione regionale Salute.