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Edizione del 08/05/2022
Estratto da pag. 1
Indagine su diretta e Dpc, reso disponibile il resoconto dell`audizione di Moratti
Pubblicato da RIFday In Maggio 08, 2022 0 CommentRoma, 9 maggio – La Conferenza delle Regioni ha reso disponibile sul suo sitoil resoconto stenografico (sia pure in una bozza non corretta) dell’interventoche Letizia Moratti (nella [moratti-2]foto),  vice Coordinatrice dellaCommissione Salute della stessa Conferenza e vicepresidente della RegioneLombardia, tenne lo scorso 22 marzo davanti alla Commissione Affari socialidella Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di distribuzionediretta dei farmaci per il tramite delle strutture sanitarie pubbliche e didistribuzione per conto per il tramite delle farmacie convenzionate con il Ssn.Moratti avrebbe dovuto rappresentare la posizione delle Regioni su unaquestione che, non da oggi, presenta aspetti problematici e controversi e –proprio per l’occasione – le Regioni stesse avevano approvato il 16 marzo undocumento ufficiale con le osservazioni e proposte da illustrare davanti aimembri della XII Commissione di Montecitorio.Non andò pero esattamente così: nel suo intervento,  Moratti presentò infatticontenuti e valutazioni decisamente difformi rispetto a quelli contenuti neldocumento ufficiale predisposto dalle Regioni, tanto da indurre la Sifo, laSocietà dei farmacisti ospedalieri, a scrivere prontamente al presidente dellaConferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, per chiedere conto delledifferenze e per sollecitare un necessario chiarimento sulla reale posizionedelle Regioni a proposito della distribuzione diretta e quella per conto:valeva quanto messo nero su bianco sul già ricordato documento ufficiale del 16marzo, o quanto dichiarato in audizione da Moratti?Come all’epoca ampiamente riferito da RIFday in questo articolo, Sifoevidenziava che nel documento ufficiale delle Regioni viene sottolineata laperfetta integrabilità della distribuzione diretta nel  processo di riforma incorso della sanità nazionale e viene rimarcata l’integrazione tra la stessadiretta e i nuovi scenari sanitari: “La distribuzione diretta da parte dellefarmacie delle strutture sanitarie regionali dovrebbe potrebbe inserirsi intale processo attraverso l’home delivery che potrà prevedere l’erogazione difarmaci a domicilio del paziente o direttamente presso le Case di Comunità oOspedali di comunità” vi si legge “e si integra quindi in modo coerente con ilnuovo piano territoriale del Pnrr delle cure domiciliari e di telemedicina, conla creazione degli Ospedali di comunità e Case della comunità (Mmg–Infermieri–Specialistica) e con la Cabina di regia rappresentata dalle Cot(Centrali operative territoriali)”.Affermazioni, scriveva Sifo nella sua lettera a Fedriga, assolutamente in lineacon la visione della società dei farmacisti ospedalieri, anch’essarappresentata davanti alla Commissione Affari sociali, ma assai diverse daquanto invece affermato dalla Moratti nel corso della sua audizione, dove lavice-coordinatrice della Commissione Salute delle Regioni – stravolgendocompletamente, secondo la Sifo, testo firmato e approvato dalle Regioni –arrivò a mettere in dubbio la stressa utilità dell distribuzione diretta, chiedendosi “se sia ancora vero il messaggio per cui la distribuzione diretta èvitale per il sistema” e affermando che questa modalità distributiva “non èvero che non crea disagi, perché spesso il cittadino non abita vicino allastruttura, gli orari di distribuzione sono ridotti e contingentati”.Inevitabile, dunque, la richiesta di chiarimento di Sifo, per sapere se laposizione delle Regioni in materia di distribuzione diretta e per conto èquella espressa nel documento ufficiale protocollato alla Commissione Affarisociali della Camera, oppure l’interpretazione (definita del “tutto personale”) riportata da Letizia Moratti nel corso dell’audizione.Per quanto ne sappiamo, non risulta essere arrivata (almeno in Sifo)  alcunarisposta alla richiesta di chiarimenti,  ed è difficile pensare – consideratoil rilievo della vicenda  e l’inconciliabilità tra lo scritto delle Regioni equanto poi dichiarato dalla Moratti – che possa essersi trattato di unadimenticanza.  Più probabilmente, s
iamo dalle parti della furbesca dimensionedel non detto che tanto piace ai nostri politici, sempre volutamente sospesinella terra di nessuno dell’indefinitezza e della mancanza di chiarezza, peravere le mani sempre libere e agire secono la convenienza del momento.  Etuttavia, siccome è sempre cosa saggia e opportuna sapere cosa si è detto efatto relativamente a temi importanti (quale certamente è  quello dellemodalità di distribuzione dei farmaci), RIFday mette a disposizione dei suoilettori un agevole accesso sia al documento ufficiale delle Regioni, sia altesto dell’intervento di Letizia Moratti in Commissione Affari sociali.Potrebbe sempre tornare utile, a memoria futura, soprattutto nel caso diqualche inopinato cambio di idea e posizione, che davvero non può essereescluso.In ogni caso, anche se così non fosse, poter constatare documenti alla manocome, dopo aver accettato una delega per dire una cosa, poi se ne dica un’altrapraticamente opposta, aiuta plasticamente a capire gli usi, costumi ecomportamenti dei nostri rappresentanti politici a propositodell’interpretazione del loro ruolo e del loro mandato.Print Friendly, PDF & EmailCondividiFacebookfb-share-iconLinkedIn[linkedIn]Share[quisikrea_]