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Edizione del 07/05/2022
Estratto da pag. 1
Super Oss in Veneto per la Cgil "più che supportare l’attività infermieristica rischierebbero di sostituirla"
In V commissione audite le Organizzazioni sindacali, questo il punto di vistadella CGILLa DGR Veneto n.41/CR del 12/04/2022, in discussione presso la QuintaCommissione consiliare, prevede un nuovo percorso di “Formazione complementarein assistenza sanitaria dell’Operatore Socio-Sanitario” e di “Formazione perinfermieri referenti per l’inserimento di Operatori Socio-Sanitari nellestrutture residenziali e semiresidenziali per anziani”. Nell’audizione di giovedì 5 Maggio, Cgil e FP Cgil Veneto hanno evidenziato cheil percorso formativo complementare proposto è prevalentemente rivolto, almenoall’inizio, agli operatori in attività presso le strutture residenziali esemiresidenziali per anziani, extraospedaliere pubbliche e privateaccreditate. Advertisements“L’iniziativa – dichiarano Paolo Righetti (Segreteria confederale Cgil Veneto)e Ivan Bernini (Segretario generale Fp Cgil Veneto) – mira ad attribuire alnuovo OSS con formazione complementare attività e funzioni aggiuntive rispettoa quelle attuali. Tali nuove attività e funzioni vanno comunque attribuite e supervisionate dagliinfermieri/e e devono essere caratterizzate da bassa discrezionalitàdecisionale ed elevata standardizzazione. Ma in una situazione di oggettiva,manifesta e dichiarata carenza di personale infermieristico in tali strutture,a nostro avviso più che supportare l’attività infermieristica rischierebbero disostituirla, generando molta confusione e forti criticità e carenzenell’organizzazione e nella qualità delle prestazioni, nell’attribuzione delleresponsabilità e nella tutela dei rischi professionali. È poi difficile escludere che tale modello non diventi estensivo anche inambito sanitario ed ospedaliero Cgil e Fp/Cgil del Veneto ritengono che l’opportunità e l’esigenza diidentificare e regolamentare una nuova figura professionale richieda prima unconfronto approfondito e tempestivo e un nuovo accordo specifico nell’ambitodella Conferenza Stato-Regioni, che guardi all’insieme delle professioni delsistema salute e non per pezzi. Un percorso che operi un serio rendiconto ditutti i profili, dopo 30 anni dalla riforma professionale. Un sistema o avanzae cresce insieme o retrocede a modelli non utili né riproponibili. Un percorso che deve prevedere uniformità ed omogeneità applicativa, formativae organizzativa in tutto il territorio nazionale e la regolamentazione dellaeventuale nuova figura professionale in tutti i Contratti Collettivi Nazionalidi Lavoro pubblici e privati. Si auspica pertanto che la Regione Veneto riconosca e condivida il valore diquesto percorso e se ne faccia promotrice, con le altre Regioni, insieme a unprocesso più generale di riordino/riforma dell’intero sistema delleprofessioni, evitando forzature e singole iniziative frammentate, rischiose epoco gestibili. Per dare una risposta strutturale e non solo emergenziale alla grave carenza dipersonale infermieristico è infine quanto mai necessaria e urgente, come pertutte le professioni sanitarie e sociosanitarie, la ridefinizione deifabbisogni reali e la riprogrammazione di tutti i percorsi formativi,aggiornando e incrementando la capacità e l’offerta formativa delle Universitàe dei corsi di Laurea”. Redazione NurseTimes • Super Oss in Veneto per la Cgil “più che supportare l’attività infermieristica rischierebbero di sostituirla” • Rinnovo contratto. Nursing Up “gravi carenze di personale, infermieri con più di 100 giorni di ferie arretrate”  • L’autorevolezza e infungibilità della professione infermieristica: a Bari un esempio • Rinnovo contratto Sanità: il punto di Cgil Cisl e Uil • La dott.ssa Candeloro presenta la tesi “Se l’infermiera avesse il naso rosso? Prendersi cura oltre la cura”